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    The italian quaternary volcanism

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    The peninsular and insular Italy are punctuated by Quaternary volcanoes and their rocks constitute an important aliquot of the Italian Quaternary sedimentary successions. Also away from volcanoes themselves, volcanic ash layers are a common and frequent feature of the Quaternary records, which provide us with potential relevant stratigraphic and chronological markers at service of a wide array of the Quaternary science issues. In this paper, a broad representation of the Italian volcano logical community has joined to provide an updated comprehensive state of art of the Italian Quaternary volcanism. The eruptive history, style and dynamics and, in some cases, the hazard assessment of about thirty Quaternary volcanoes, from the north ernmost Mt. Amiata, in Tuscany, to the southernmost Pantelleria and Linosa, in Sicily Channel, are here reviewed in the light of the substantial improving of the methodological approaches and the overall knowledge achieved in the last decades in the vol canological field study. We hope that the present review can represent a useful and agile document summarising the knowledege on the Italian volcanism at the service of the Quaternary community operating in central Mediterranean area

    Stratigrafia del vulcanico su vulcaniti pliocenico-pleistoceniche (subordinatamente permiane) di aree mediterranee ed extra-mediterranee;

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    In questo progetto verranno condotte, nell’immediato, indagini stratigrafiche di dettaglio nell'isola di Stromboli, al fine di ricostruirne la sua storia evolutiva, verificando nel contempo eventuali correlazioni con le altre isole dell'arcipelago eoliano. A tal proposito, particolare attenzione sarà rivolta ai tephra caratterizzati da ampio potenziale di correlazione, utili quindi a definire uno schema cronologico dell’isola, ma soprattutto, per inserire l’evoluzione della stessa nel contesto evolutivo eoliano. Verranno inoltre campionate le successioni stratigrafiche post-MIS 5 affioranti su tutte le isole Eolie: particolare attenzione sarà rivolta allo studio geochimico dei “Brown Tuff”, utilizzando le più moderne tecnologie analitiche (laser ablation, SEM, ecc.). Ulteriore argomento di ricerca sarà rappresentato dallo studio delle dinamiche di formazione ed evoluzione dei magmi, in termini di natura delle sorgenti e processi evolutivi alla luce dei più recenti dati stratigrafici, al fine di elaborare modelli che siano in grado di chiarire struttura e funzionamento del sistema magmatico di alimentazione degli apparati vulcanici di Lipari e Salina. Saranno acquisiti i dati geochimici e isotopici, sia su roccia totale che su minerali singoli, al fine di ottenere informazioni su tipologia delle sorgenti mantelliche, ruolo delle fasi minerali nei processi di differenziazione dei magmi, intervento di fenomeni di magma mixing e contaminazione dei magmi di derivazione mantellica con materiale di provenienza crostale. I dati così ottenuti saranno integrati con uno studio delle inclusioni fluide e vetrose presenti nei fenocristalli che costituiscono le rocce vulcaniche e in xenoliti crostali. Tale studio consentirà di ottenere informazioni riguardanti la composizione dei diversi componenti che sono intervenuti durante i processi di mixing e/o assimilazione, permettendo inoltre di discriminare il ruolo di una o più camere magmatiche durante ogni singola eruzione e di determinare i tempi di residenza dei magmi all’interno dei rispettivi serbatoi, con notevoli implicazioni vulcanologiche. Ulteriori ricerche verranno condotte nell’area del volcan Tatio (Cile settentrionale), che dopo indagini preliminari, si è rivelata essere un settore dell’Ande cilene caratterizzato da una evidente complessità strutturale, presentante quindi i prodromi per approfondire le relazioni tra vulcanismo e tettonica nell’ambito dei processi subduttivi del Pacifico orientale

    Vulcanismo effusivo

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