33 research outputs found

    Arcaismo, anonimato, modernitĂ  : tre opere di Alexandre Alves Costa

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    La produzione architettonica portoghese degli ultimi 50 anni ha ottenuto, grazie al talento di un gruppo di architetti tra cui A. Siza, F. Tavora e E. Souto de Moura, importanti riconoscimenti internazionali creando in certi casi un mito, come quello della cosiddetta Scuola di Porto. La loro genialità e attitudine pragmatica ha contribuito alla diffusione di un’idea di Scuola costruita sul gesto artistico, sull’ispirazione pura e quindi priva di riflessioni teoriche. Tra lo slancio internazionale dell’architettura portoghese post-rivoluzione e la necessità di non disperdere un patrimonio profondo e radicato, si colloca il contributo teorico e pratico di Alexandre Alves Costa, architetto portuense che percorre una “terza via”, una direzione innervata di risonanze arcaiche, confluenze stilistiche e materiche che conducono a risultati complessi e appassionati. Il suo lavoro, pur essendo poco noto a livello internazionale, è di fondamentale importanza per la comprensione dell’architettura moderna in Portogallo, nonché alla definizione di un punto di vista sulla produzione architettonica contemporanea

    Schemi per la progettazione esperienziale : combinare pensiero modulare e teoria integrale = EXPERIENTIAL DESIGN SCHEMAS : combining modular thinking with integral theory

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    Certain aspects of the concept of modularity, introduced primarily in the field of computer science by David L. Parnas (1972), have formed the basis for modularity in education: cohesion, decoupling, ease of modification, replicability are characteristics of the computer module that also apply well to the educational context. It is with this pedagogical attitude related to the modular didactic system that Experiential Design Schemas was born, a work methodologically related to integral theory by Ken Wilber (2007) and applied to architecture through an important section of design schemes. Also organised with a practice intention, the aim is to provide analytical and design tools that outline the capacity of formal and compositional choices to shape environmental forces for the purpose of experiential and emotional effects

    Experiential design schemas – Combining modular thinking with integral theory

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    Certain aspects of the concept of modularity, introduced primarily in the field of computer science by David L. Parnas (1972), have formed the basis for modularity in education: cohesion, decoupling, ease of modification, replicability are characteristics of the computer module that also apply well to the educational context. It is with this pedagogical attitude related to the modular didactic system that Experiential Design Schemas was born, a work methodologically related to integral theory by Ken Wilber (2007) and applied to architecture through an important section of design schemes. Also organised with a practice intention, the aim is to provide analytical and design tools that outline the capacity of formal and compositional choices to shape environmental forces for the purpose of experiential and emotional effects.   Article info Received: 24/10/2023; Revised: 31/10/2023; Accepted: 04/11/2023       

    IR.IDE Itinerari 2018-2022

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    La mostra IR.IDE Itinerari 2018—2022 ricompone in forma visuale gli studi sviluppati nell’ambito dell’Infrastruttura di Ricerca Integral Design Environment (IR.IDE). Nata nel 2018 con il Dipartimento di eccellenza di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia, IR.IDE dal 2021 è riconosciuta come infrastruttura di ricerca di interesse regionale. L’esposizione coinvolge i lavori di oltre trenta studiosi, tra assegnisti di ricerca e dottorandi, che hanno contribuito alla crescita dell’infrastruttura insieme alla direzione, ai responsabili scientifici dei laboratori e dei centri, al comitato scientifico, ai visiting professor, al personale di segreteria e al personale tecnico amministrativo. A partire dalla struttura relazionale definita dal progetto di un database delle ricerche (d.IDE), l’esposizione ricompone geografie e narrazioni integrali, visualizzando itinerari che si avvalgono di parole chiave e immagini evocative per richiamare premesse, relazioni, processi ed esiti delle ricerche. Video, pannelli grafici e modelli tracciano un percorso in cui è possibile riconoscere prospettive integrali, tra riflessioni sul concetto di Made in Italy e nuove possibili traiettorie progettuali

    Venice, the city and the Arsenale

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    Ageing architecture : il paesaggio come fattore curativo

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    Il prendersi cura della città richiede sempre più l’azione dell’abitare, per realizzare una qualità degli spazi, per sostenere condizioni di benessere individuale e collettivo, per alimentare stili di vita salutari e sostenibili. La ricerca di strategie che favoriscano il benessere urbano, adeguate a contrastare l’incremento di malattie croniche non trasmissibili, promuove la realizzazione di reti di mobilità ciclo pedonale che consentano anche un’adeguata fruizione del paesaggio in sistemi di spazi aperti accoglienti e vitali, capaci di reinterpretare i caratteri insediativi e architettonici dei luoghi. La questione della “città che cura” coinvolge il progetto urbano in una estesa opera di infrastrutturazione green, che interviene a scale diverse per adeguare, trasformare e articolare elementi e sistemi, con l’obiettivo di ridefinire i caratteri e le modalità di fruizione degli spazi dell’abitare. In tal senso l’abitare una città-paesaggio mette in relazione la condizione di benessere con un’estensione al paesaggio del concetto di abitare la città, sottolineando il ruolo importante assunto dai caratteri trans-scalari e trans-disciplinari

    Vino o acqua? : Equilibri e contrarietĂ  del Douro Portoghese

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    Il volume si propone di chiarire in cosa consistano oggi i valori patrimoniali di sistema, riconoscibili come risorsa attiva dei territori, da interpretare attraverso il progetto per una riqualificazione sostenibile del paesaggio.In particolare sono presi in considerazione luoghi, architetture e infrastrutture determinati dall’uso produttivo della risorsa acqua che identificano caratteri e potenzialità del paesaggio.Nel percorso dall’immaginario progettuale ai luoghi oggetto di ricerche e ai diversi casi studio, si propone un approccio che vada oltre gli aspetti esclusivamente tecnici, vincoli e norme generiche, per ricomporre diversi elementi e dimensioni culturali, costruendo nuove relazioni e rilevando l’utilità sociale di quanto oggi sia prefigurabile per assetti futuri.Il progetto di architettura e del paesaggio è inteso nelle sue diverse declinazioni come artefice essenziale di conoscenza, capace di creare riconoscibilità del valore specifico e di sistema, oltre a indicare dei criteri di attribuzione di valore, in rapporto a una loro efficacia operativa, alla loro sostenibilità contemporanea in risposta agli esiti non sempre positivi di una patrimonializzazione diffusa

    Interni al margine : Contraddizioni e potenzialitĂ  del Delta del Po

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    Un’ambiguità di termini porta a considerare le aree interne come I territori montani, aree effettivamente “interne” rispetto alla linea di costa italiana. Pur tuttavia una delle maggiori aree interne italiane, il Delta del Po, è proprio al margine, sulla costa Adriatica così densamente urbanizzata e balnearizzata che sul Delta trova una pausa silenziosa. Qui l’uomo combatte da secoli I processi naturali per piegarli alle proprie necessità produttive: agricoltura e allevamento ittico principalmente. Un territorio dinamico le cui capacità adattive in termini di morfologia e uso rappresentano le potenzialità maggiori spesso dimenticate a nome della conservazione di un’immagine statica del paesaggio. Gli immaginari legati a questo territorio sono altrettanto dinamici, da luogo cult per l’affermazione del cinema neorealista italiano a territorio della produzione (energetica con l’estrazione di metano e la centrale Enel di Porto Tolle) fino alla più recente vocazione turistica di stampo naturalistico grazie al marchio Unesco e all’istituzione del Parco del Delta del Po. Quale possibile futuro per un’area interna collocata ai margini
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