134 research outputs found

    Il Progetto “Laboratorio permanente P.I.D.D.AM.”

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    Fondazione CRTriest

    KRAINER K., Nationalpark Hohe Tauern. Geologie, Wissenschaftliche Schriften, Klagenfurt, Universitätsverlag Carinthia, 2005, pp. 200

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    Questo numero della rivista è stato pubblicato con il contributo della Fondazione CRTriest

    THE GEOLOGICAL MAP. A STRATEGIC AID TO GEOGRAPHICAL TEACHING AND RESEARCH

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    Un tradizionale approccio epistemologico continua a considerare la Geografia quale imprescindibile presupposto e, nel contempo, quale fecondo traguardo di significativi itinerari di esplorazione geologica. Geografia e Geologia, infatti, sono scienze contigue, dialoganti, complementari, caratterizzate da epistemologie a tratti convergenti, che traggono proficuo beneficio e reciproco arricchimento proprio da un’incessante dinamica ininterrotta interazione. L’odierna iper-specializzazione sub-disciplinare perseguita con decisione sul versante geologico e, d’altra parte, uno sfilacciamento dell’originario approccio integrale sul versante geografico, sembrano eclissare certezze consolidate e non negoziabili per generazioni di studiosi, mettendo in discussione l’opportuna collaborazione scientifica tra discipline chiamate a scoprire il pianeta e, in prospettiva crono-spaziale, le sue articolate interazioni con l’uomo. La primigenia vocazione che, tuttavia, saldamente accomuna le due discipline, ossia il punto di vista integrale, riemerge, ad esempio, dall’accurata riscoperta e dalla conseguente valorizzazione di un sussidio-chiave per entrambe, più precisamente, la carta geologica. Carta tematica di notevole complessità sul piano elaborativo - essa richiede, infatti, gravose prolungate operazioni di rilevamento geologico che coinvolgono una miriade di specialisti e impongono tra l’altro l’esercizio di non banali competenze geografiche - appare non meno ardua da manipolare ai fini della stessa indagine scientifica, in forza degli impegnativi prerequisiti richiesti a chi si accinge ad utilizzarla, anche con il mero intento di leggerla, tanto più quando si renda invece necessaria una conseguente corretta interpretazione. La carta geologica rappresenta, tuttavia, e ciò non può essere sottaciuto, un’eccezionale risorsa proprio per lo sviluppo della ricerca geografica, anzitutto ambientale ma non di meno integrale, oltre che per la sua conseguente declinazione didattica, in forza dell’inestimabile patrimonio di informazioni che mirabilmente custodisce, su cui il geografo attento e geologicamente preparato può fondare originali inediti percorsi poli-prospettici di analisi territoriale, estremamente ricchi di stimoli e di potenzialità formative nonché di avvincenti risonanze interdisciplinari.Epistemologists traditionally consider Geography an inescapable premise as well as a fruitful target for interesting journeys of geological exploration. Actually, geography and geology are bordering and complementary sciences in constant dialogue. Their epistemologies converge at times, both benefiting and being enriched by a never-ending dynamic interaction. Nowadays the hyper-specialization of sub-disciplines on the geological side and conversely a certain fraying of the original comprehensive approach on the part of geography is seemingly surpassing certainties well established and not negotiable for generations of scholars. This in turn questions the advisability of a scientific cooperation among the disciplines called to discover our planet and, in a space-time perspective, its articulated interactions with mankind. Nevertheless, the primigenial vocation that brings the two disciplines together, namely the integral point of view, re-emerges for instance through the accurate rediscovering and the following use of the geological map as a key-aid for both. Being a thematic map of high complexity, it requires prolonged and burdensome geological surveys involving a myriad of specialities, also requiring a geographer’s competence at no trivial levels. Therefore, it appears no less arduous to handle for the purposes of scientific investigation owing to the demanding prerequisites required from the common reader, not to mention the specialist who is entrusted with its proper interpretation. The geological map still represents a remarkable resource for the development of geographical research, in the first place for the study of the natural environment, but also for a more comprehensive analysis and the resulting applications in the teaching field. It contains in fact such a wide mass of information to enable any good geographer well trained in geology to start original routes of land investigation from a multiple perspective, extremely rich in stimuli and educational potential as well as in captivating interdisciplinary echoes

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