38 research outputs found

    Increasing Number of Cases Due to Candida auris in North Italy, July 2019–December 2022

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    Candida auris is an emerging fungus that represents a serious health threat globally. In Italy, the first case was detected in July 2019. Then, one case was reported to the Ministry of Health (MoH) on January 2020. Nine months later, a huge number of cases were reported in northern Italy. Overall, 361 cases were detected in 17 healthcare facilities between July 2019 and December 2022 in the Liguria, Piedmont, Emilia-Romagna, and Veneto regions, including 146 (40.4%) deaths. The majority of cases (91.8%) were considered as colonised. Only one had a history of travel abroad. Microbiological data on seven isolates showed that all but one strain (85.7%) were resistant to fluconazole. All the environmental samples tested negative. Weekly screening of contacts was performed by the healthcare facilities. Infection prevention and control (IPC) measures were applied locally. The MoH nominated a National Reference Laboratory to characterise C. auris isolates and store the strains. In 2021, Italy posted two messages through the Epidemic Intelligence Information System (EPIS) to inform on the cases. On February 2022, a rapid risk assessment indicated a high risk for further spread within Italy, but a low risk of spread to other countries

    I tumori carcinoidi dell’appendice. Quando l’emicolectomia destra?

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    L’osservazione di tre casi di tumore carcinoide dell’appendice (0,3 % circa di tutte le appendicectomie eseguite) ha indotto gli Autori ad una revisione della letteratura nell’intento di puntualizzare i principali aspetti biologici ed anatomo-patologici e le attuali conoscenze clinico-terapeutiche. La diagnosi viene posta preoperatoriamente solo in casi eccezionali; nella maggior parte dei pazienti essa viene formulata incidentalmente con l’esame istologico in corso di intervento condotto per una appendicite o in corso di altre procedure chirurgiche. Il tipo di intervento chirurgico, ovvero l’entità della demolizione chirurgica richiesta per il trattamento dei tumori carcinoidi dell’appendice, è ancora oggetto di controversie: appendicectomia o emicolectomia destra? È possibile identificare, già durante l’intervento eseguito per una appendicite o per altre lesioni addominali, criteri che possono orientare verso una chirurgia maggiore (dimensioni della neoplasia, invasione dei linfatici della sottosierosa, inteessamento della sierosa, diffusione nel meso-appendice, localizzazione in prossimità della base dell’appendice, interessamento dei linfonodi locoregionali, presenza di metastasi, margini di sezione, numero di mitosi, pleiomorfismo cellular

    SHORT BOWEL SYNDROME: APPROACH AND MANAGEMENT

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    The short bowel syndrome (SBS) occurs after extensive intestinal resection (EIR) and is characterized by symptoms of malabsorption and malnutrition. Here are discussed the main pathophysiological and clinical aspects related to functional digestive and metabolic reduction in the residual intestine

    Exeresi di uno schwannoma del collo: note di tecnica chirurgica

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    Un paziente di 49 anni giunge alla nostra osservazione con un quadro clinico caratterizzato da parestesie, sensazione di corpo estraneo in regione cervicale e disfagia. Eseguite una ecotomografia ed una risonanza magnetica del collo, si documenta una neoformazione che viene sottoposta ad exeresi radicale. L’intervento è stato eseguito con accesso cervicale laterale sinistro ed accurato isolamento e risparmio dei nervi e delle strutture muscolari e vascolari della regione antero-laterale del collo. La neoplasia originava da un nervo della catena simpatica cervicale. La diagnosi istologica è stata di schwannoma Il paziente a distanza di 48 mesi non presenta recidive, né postumi legati all’intervento. Queste lesioni sono rare. L’esatta identificazione del nervo di origine è spesso difficile sino al momento dell’intervento chirurgico, che rappresenta il trattamento di scelta dello schwannoma

    ACUTE BILIARY PANCREATITIS : ENDOSCOPIC AND SURGICAL TREATMENT.

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    The results of endoscopic and surgical treatment in 42 pts affected on acute biliary pancreatitis (ABP) are reported. All pts were managed according to the same protocol. Performed diagnosis (pain, serum amylase, ultrasonography) and evaluated the severity (Ranson\u2019s criteria, glucose and urea levels), the 42 pts underwent to ERCP, within 24 hours in 16 pts (predicted severe disease) or within 72 hours in 26 pts (predicted mild disease). The endoscopic sphincterotomy (ES) was performed in 36 pts with stones in the common bile duct (CBD); it was successful in 94,5% (34 pts: 6 pts underwent more than one session to confirm or achieve CBD clearence). The morbidity was 8% (3 pts: 2 bleeding, 1 perforation). There were no deaths. The cholecistectomy was performed in 32 pts within 2-10 weeks from the initial attack of ABP. There were 3 minor complications (respiratory, laparotomy, urinary infection), no major intraoperative or postoperative morbidity, no mortality. The ABP is still associated with significant morbidity and mortality, but can be managed safely with a combined endoscopic and surgical treatment. We recommend one stop tests for severity stratification of pancreatitis and imaging within 24 hours of admission in AP in order to find the aetiology so that ERCP and sphincterotomy can be performed within 72 hours

    Risultati del trattamento chirurgico nelle complicanze della diverticolite del colon. Esperienza dell’ultimo ventennio

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    mo ventennio gli Autori hanno osservato 422 pazienti affetti da lesioni diverticolari del colon di varia entità, tutti sintomatici. Di questi, 51 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico: 29 per stenosi (24) od occlusione (5), 4 per fistola e 18 per perforazione. Gli interventi eseguiti in urgenza (26 volte) ed in elezione (25 volte) sono stati: 21 resezioni e anastomosi in un tempo e 16 con colostomia protettiva, 8 interventi sec. Hartmann, 5 interventi sec. Mikulicz, 1 sutura del diverticolo con colostomia. L’incidenza delle complicanze è risultata pari al 17,6% (9 casi, 7 in urgenza e 2 in elezione). La mortalità operatoria è stata nulla. La mortalità postoperatoria ha inciso nella misura del 5,8% e cioè 3 decessi su 51 interventi (2 in urgenza ed 1 in elezione). I risultati migliori (minore tasso di morbilità e di mortalità) sono stati registrati con gli interventi radicali, soprattutto con gli interventi di resezione ed anastomosi con o senza colostomia di protezione, che consentono l’allontanamento del focolaio settico dal cavo peritoneale e pertanto una guarigione rapida in un elevato numero di casi
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