L’orientamento attraverso i Social Network: il progetto “AAA Futuro Cercasi”

Il progetto “AAA Futuro Cercasi” è un percorso di orientamento rivolto agli studenti in uscita dalla Scuola Secondaria Superiore e supportato da Social Network. In alternativa ad un orientamento informativo circa l’offerta universitaria e lavorativa, il percorso mira a valorizzare le competenze degli studenti, le abilità di lavoro in gruppo e la conoscenza delle risorse del territorio. Nelle prime due edizioni hanno partecipato in totale 129 studenti. Il progetto, ora alla terza edizione, si basa sull’approccio Design-Based Research, per cui ogni edizione è stata migliorata tenendo conto dei risultati di quella precedente. Pur restando constante l’articolazione in quattro fasi – incontri iniziali in presenza; attività sui SN; progetti collaborativi; incontri finali in presenza – sono stati migliorati tempi e modalità di esecuzione delle attività. Inoltre, è stato osservato che la partecipazione al progetto fa diminuire l’incertezza verso il futuro e delle scelte da affrontare

LPS-induced TNF-α factor mediates pro-inflammatory and pro-fibrogenic pattern in non-alcoholic fatty liver disease

Lipopolysaccharide (LPS) is currently considered one of the major players in non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD) pathogenesis and progression. Here, we aim to investigate the possible role of LPS-induced TNF-α factor (LITAF) in inducing a pro-inflammatory and pro-fibrogenic phenotype of non-alcoholic steatohepatitis (NASH).We found that children with NAFLD displayed, in different liver-resident cells, an increased expression of LITAF which correlated with histological traits of hepatic inflammation and fibrosis. Total and nuclear LITAF expression increased in mouse and human hepatic stellate cells (HSCs). Moreover, LPS induced LITAF-dependent transcription of IL-1β, IL-6 and TNF-α in the clonal myofibroblastic HSC LX-2 cell line, and this effect was hampered by LITAF silencing. We showed, for the first time in HSCs, that LITAF recruitment to these cytokine promoters is LPS dependent. However, preventing LITAF nuclear translocation by p38MAPK inhibitor, the expression of IL-6 and TNF-α was significantly reduced with the aid of p65NF-ĸB, while IL-1β transcription exclusively required LITAF expression/activity. Finally, IL-1β levels in plasma mirrored those in the liver and correlated with LPS levels and LITAF-positive HSCs in children with NASH.In conclusion, a more severe histological profile in paediatric NAFLD is associated with LITAF over-expression in HSCs, which in turn correlates with hepatic and circulating IL-1β levels outlining a panel of potential biomarkers of NASH-related liver damage. The in vitro study highlights the role of LITAF as a key regulator of the LPS-induced pro-inflammatory pattern in HSCs and suggests p38MAPK inhibitors as a possible therapeutic approach against hepatic inflammation in NASH

Gene-network analysis predicts clinical response to immunotherapy in patients affected by NSCLC

Objectives: Predictive biomarkers of response to immune checkpoint inhibitors (ICIs) have been extensively studied in non-small cell lung cancer (NSCLC) with controversial results. Recently, gene-network analysis emerged as a new tool to address tumor biology and behavior, representing a potential tool to evaluate response to therapies. Methods: Clinical data and genetic profiles of 644 advanced NSCLCs were retrieved from cBioPortal and the Cancer Genome Atlas (TCGA); 243 ICI-treated NSCLCs were used to identify an immunotherapy response signatures via mutated gene network analysis and K-means unsupervised clustering. Signatures predictive values were tested in an external dataset of 242 cases and assessed versus a control group of 159 NSCLCs treated with standard chemotherapy. Results: At least two mutations in the coding sequence of genes belonging to the chromatin remodelling pathway (A signature), and/or at least two mutations of genes involved in cell-to-cell signalling pathways (B signature), showed positive prediction in ICI-treated advanced NSCLC. Signatures performed best when combined for patients undergoing first-line immunotherapy, and for those receiving combined ICIs. Conclusions: Alterations in genes related to chromatin remodelling complexes and cell-to-cell crosstalk may force dysfunctional immune evasion, explaining susceptibility to immunotherapy. Therefore, exploring mutated gene networks could be valuable for determining essential biological interactions, contributing to treatment personalization

Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici

Il presente volume nasce come continuazione del precedente, con l’obiettivo di delineare un insieme di ambiti progettuali e di azioni che la comunità nazionale della ricerca ritiene essenziali a complemento e a supporto di quelli previsti nel DPCM Gentiloni in materia di sicurezza cibernetica, pubblicato nel febbraio del 2017. La lettura non richiede particolari conoscenze tecniche; il testo è fruibile da chiunque utilizzi strumenti informatici o navighi in rete. Nel volume vengono considerati molteplici aspetti della cybersecurity, che vanno dalla definizione di infrastrutture e centri necessari a organizzare la difesa alle azioni e alle tecnologie da sviluppare per essere protetti al meglio, dall’individuazione delle principali tecnologie da difendere alla proposta di un insieme di azioni orizzontali per la formazione, la sensibilizzazione e la gestione dei rischi. Gli ambiti progettuali e le azioni, che noi speriamo possano svilupparsi nei prossimi anni in Italia, sono poi accompagnate da una serie di raccomandazioni agli organi preposti per affrontare al meglio, e da Paese consapevole, la sfida della trasformazione digitale. Le raccomandazioni non intendono essere esaustive, ma vanno a toccare dei punti che riteniamo essenziali per una corretta implementazione di una politica di sicurezza cibernetica a livello nazionale. Politica che, per sua natura, dovrà necessariamente essere dinamica e in continua evoluzione in base ai cambiamenti tecnologici, normativi, sociali e geopolitici. All’interno del volume, sono riportati dei riquadri con sfondo violetto o grigio; i primi sono usati nel capitolo introduttivo e nelle conclusioni per mettere in evidenza alcuni concetti ritenuti importanti, i secondi sono usati negli altri capitoli per spiegare il significato di alcuni termini tecnici comunemente utilizzati dagli addetti ai lavori. In conclusione, ringraziamo tutti i colleghi che hanno contribuito a questo volume: un gruppo di oltre 120 ricercatori, provenienti da circa 40 tra Enti di Ricerca e Università, unico per numerosità ed eccellenza, che rappresenta il meglio della ricerca in Italia nel settore della cybersecurity. Un grazie speciale va a Gabriella Caramagno e ad Angela Miola che hanno contribuito a tutte le fasi di produzione del libro. Tra i ringraziamenti ci fa piacere aggiungere il supporto ottenuto dai partecipanti al progetto FILIERASICURA

Construir conocimiento en los foros de discusión online: dos estudios de caso

Tesis Univ. Granada. Departamento de Didáctica y Organización Escolar. Leída el 8 de abril de 201

L'invisibilità tangibile dei webinar

Riflessioni sullo stato della ricerca e sul fenomeno dei webinar in educazione, con un occhio agli aspetti tecnici, economici e metodologici

Strumenti per i webinar: quali piattaforme?

Analisi degli strumenti più usati per condurre webinar e alcuni criteri per sceglierl

Methodological approaches in MOOC research: Retracing themyth of Proteus.

International audienceThis paper explores the methodological approaches most commonly adopted in the scholarly literature on Massive Open Online Courses (MOOCs), published during the period January 2008-May 2014. In order to identify trends, gaps and criticalities related to the methodological approaches of this emerging field of research, we analyzed 60 papers selected across four relevant scientific databases plus one journal in the sector of eLearning that published a special issue on this topic. The emerging picture is that of a research field in its infancy, heavily relying on theoretical research and case studies, which is just beginning to identify suitable methods to deal with large cohorts of learners, very large amounts of data and new ways of learning. The state-of-the-art is also quite fragmentary, due to the different epistemological and ontological conceptions of the authors of the papers about the nature of the issues faced and the way they should be studied. In this paper, we compare the problems related to the definition of the methodological approaches in this research field with the Greek myth of Proteus, the elusive, multiform divinity whose wisdom would only be revealed to those capable of catching him. We therefore advocate the need for catching Proteus, that is, better identifying and choosing the methodological approaches for MOOC research as a condition for its development