5 research outputs found

    Lavoro sociale e pratiche di sconfinamento. Incontrare l'altro nella relazione di aiuto

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    A partire dalla considerazione che gli operatori di aiuto, per svolgere il proprio lavoro, necessariamente incontrano l’Altro, l’articolo propone una riflessione su come lo sconfinamento nella vita dell’Altro possa essere considerato fonte di un buon intervento di aiuto. I principi della relazionalità, del riconoscimento e della partecipazione sono alla base di buone pratiche di sconfinamento che promuovono l’incontro rispettoso con l’Altro e l’instaurarsi di relazioni di aiuto efficaci. L’incontro autentico tra operatori e persone in difficoltà produce uno sconfinamento reciproco e una contaminazione di competenze tra il sapere tecnico degli operatori e il sapere esperienziale delle persone. Promuovere prassi di lavoro all’insegna della partecipazione e della relazionalità non può rimanere responsabilità unicamente dei singoli operatori; deve interrogare anche le Organizzazioni di cui gli operatori fanno parte, chiamate a ridefinire i propri confini in conseguenza dell’apertura all’Altro, riconoscendo la contaminazione delle competenze come prassi per la costruzione di percorsi di aiuto capaci di rinnovarsi in sintonia le problematiche sociali.Starting from the consideration that social workers, in doing their work, necessarily meeting Other, the article proposes a reflection on how the trespass in the Other’s life can be considered a good way to help. The principles networking, recognition and participation are the basis of good practices of trespass that promote respectful encounter with the Other and the establishment of effective helping relationships. The authentic encounter among social workers and people in need produces a mutual trespass and contamination of powers between the social workers’ technical knowledge and the experiential knowledge of people. Promoting practices in the name of participation and relatedness can not remain the sole responsibility of the single social worker; Organizations are calling to redefine its boundaries as a result of the opening to the Other, recognizing the contamination of skills as practice for the construction of effective pathways capable of renewing aid in keeping social issues

    La casa delle famiglie. Un progetto relazionale

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    L'articolo presenta un'analisi metodologica in ottica relazionale di un progetto di sviluppo di comunita' che ha visto la nascita di un centro per le famiglie grazie al lavoro in rete di alcuni operatori sociali con un gruppo di cittadini interessati a promuovere esperienze di mutualita' familiare

    L'educatore come operatore "sociale". Dalla persona, alla famiglia, alla comunitĂ .

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    Differently from other professional roles, social educators support people going through problems in their everyday trials and tribulations; they thus pick up on the peculiarities and singularities of the people involved and are at the same time seen by the latter as good people. it is in this concrete dimension that social educators and families can identify a common aim, and starting from this, together define concrete steps that need to be taken for their wellbeing. the social educator's task is therefore on the borderline and often provides them with the opportunity to see things differently form institution sending them into the field: thus, they can become part of the network and encourage empowerment processes, tighter with the child or youth, the parents, the surrounding family and any volunteers involved

    Accogliere i genitori non solo i loro figli. La partecipazione della famiglia nella comunita' per minori

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    Promuovere un progetto di cambiamento che investa sul futuro ritorno del bambino nella propria famiglia di origine vuol dire attivare percorsi di sostegno alle famiglie, affinche' possano riprendersi quel ruolo di genitori accudenti a cui in passato sono venuti meno. Come promuovere il coinvolgimento e la partecipazione in quei genitori che hanno i loro figli in una comunita' di accoglienza? E' questa la domanda attorno a cui gli autori riflettono a partire da una esperienza concreta di una comunita' di accoglienza per minori e del lavoro degli operatori con le famiglie dei minori accolti
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