The Helping Relationship As Educational Care: Structure, Approaches, Evaluation

In the school of inclusion, the helping relationship becomes a way of structuring a significant and reciprocal relationship. Putting yourself in the perspective of the other allows for complex learning and the development of new skills and cognitive styles. Within a similar perspective, the educator and the teacher present themselves as promoting and facilitating agents of scholastic and social inclusion processes, subsuming the individual conception within a vision of an educating community. The educational value of helping relationship practices emerges, aimed at developing a sense of empowerment in the individual in need. The essay then proceeds to analyze the structure of the helping relationship understood as educational care, identifying approaches and methods of evaluating the helping processes

022— Examining p27 Expression and Quiescence in Clobetasol-Exposed UMSCV-4 Vulvar Cancer Cells

Vulvar cancer is rare, mostly afflicting women aged 60 and older [1]. The cancer is often preceded by a common vulvar rash, lichen sclerosus, that is usually treated with the ultra-potent corticosteroid, clobetasol propionate. This treatment may, in turn, be associated with vulvar carcinogenesis. Our previous findings suggest that clobetasol is causing UMSCV-4 vulvar carcinoma cells to enter a state of quiescence. Quiescence is temporary removal from the cell cycle and can be thought of as a dormant state in which cells are not actively dividing [2]. There is growing evidence suggesting that quiescence may play a role in allowing cancer cells to contribute to the recurrence of the cancer months or years after treatment [3]. There are many cell cycle inhibitors that may indicate quiescence, one of which is p27 [4]. Currently, our lab seeks to determine the expression levels of the cell cycle inhibitor, p27, in clobetasol-exposed UMSCV-4 vulvar cancer cells compared to untreated cells

Ambienti tecnologici di apprendimento: strumenti per la valutazione delle competenze digitali

Nelle applicazioni didattiche della multimedialità e della realtà virtuale si avverte un’opera di ridefinizione dei principi relativi alla costruzione degli ambienti di apprendimento, e del ruolo assunto dalle strumentazioni digitali nella attribuzione di significatività ai contesti di vita reale. Emerge la necessità di ripensare l’educazione alle competenze digitali, elemento caratterizzante le culture giovanili, nonché strumento di promozione di una nuova cittadinanza; progettare e valutare gli ambienti di apprendimento digitali diviene quindi lo strumento di creazione di un nuovo progetto di vita per i nativi digitali. Nel saggio presente si procede quindi alla disamina degli scenari creati nella didattica dall’introduzione della media education, facendo quindi riferimento ad alcuni strumenti per la valutazione delle competenze digitali. sino alla configurazione di uno spazio educativo in grado di coniugare learning ed environment

Educational and training conditions of learning environments: quality control standards in the school

The development of forms of monitoring of educational systems has meant to account for the functioning of educational organizations. In the evaluation, the methods of measuring quality have become the structural articulation of each organized system. The need was felt to use interactive management methods, capable of promoting continuous quality control, also through a systematic verification of results and feedback produced by users. The text analyzes similar organizational methods in educational contexts, where actions are affirmed to improve the quality of the service, through the use of indicators, with the aim of defining training standards for quality learning environments. The concept of effectiveness and improvement intersect in the ESI project, where schools from European countries were able to share the identifying elements for educational change. Condizioni educative e formative degli ambienti di apprendimento: gli standard di controllo della qualità nella scuola. Lo sviluppo di forme di monitoraggio dei sistemi educativi ha inteso dar conto del funzionamento delle organizzazioni educative. Nella valutazione le modalità di misurazione della qualità sono divenute l'articolazione strutturale di ogni sistema organizzato. Si è avvertita la necessità di utilizzare metodi di gestione interattivi, in grado di promuovere il controllo continuo della qualità, anche attraverso una sistematica verifica dei risultati e del feedback prodotto dagli utenti. Nel testo si analizzano simili modalità organizzative nei contesti educativi, dove si affermano azioni per il miglioramento della qualità del servizio, attraverso l'utilizzo di indicatori, con l'obiettivo di definire standard formativi per ambienti di apprendimento di qualità. Il concetto di efficacia e di miglioramento si incrociano nel progetto Esi, dove scuole dei paesi europei hanno potuto condividere gli elementi indentificativi per il cambiamento educativo

Educazione al patrimonio culturale e valutazione d’impatto sociale: questioni di pedagogia sociale

Il rapporto tra interventi culturali e territorio ha assunto particolare rilevanza nell’attuale scenario educativo, caratterizzato da una profonda trasformazione nella concezione del cultural heritage, anche a seguito delle richieste che provengono dai numerosi stakeholder e policy maker. Il valore del patrimonio culturale, specie di natura intangibile, determinando un vasto beneficio sociale, in relazione alla pedagogia sociale, diviene quindi oggetto d’analisi, esito di una evoluzione, della quale l’educazione risulta una modalità per definire un sistema di scelte educative, da poter sottoporre a valutazione d’impatto sociale. Nella pedagogia sociale, promuovere l’educazione al patrimonio culturale significa quindi interrogarsi sul significato delle azioni educative poste in essere e sulle modalità di valutazione definite per evidenziarne gli esiti