10 research outputs found

    Prevalence of Salmonella strains in wild animals from a highly populated area of north-eastern Italy

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    Salmonella is a ubiquitous pathogen that can infect host species, like wild birds, rodents, and/or arthropods, which may transmit infection to domestic animals and human population

    Herpes zoster vaccination in the elderly subjects: improving awareness and uptake

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    Herpes zoster (HZ) is a common disease in adults and older subjects solely related to the reactivation of latent varicella zoster virus in ganglia. The incidence of the disease increases with aging and the decline of varicella zoster virus-specific cell-mediated immunity. HZ has a significant impact on the quality of life of subjects during the acute phase. Besides, pain can persist even for a long time becoming chronic. The chronic pain following HZ is called postherpetic neuralgia, and it is a debilitating long-lasting condition, characterized by metameric pain, allodynia, and hyperalgesia. Therapeutic options against HZ and postherpetic neuralgia are often suboptimal and the impact of the disease and its complications on daily living activities is significant, especially in older subjects. Nowadays, a preventive approach to the disease is possible; as a matter of fact, a high-antigen content live vaccine is available. This vaccine has a good profile in terms of immunogenicity, efficacy, effectiveness, and safety and its use may prevent both HZ and postherpetic neuralgia. Nevertheless, the evaluation of the issues raised in countries that introduced this immunization show that both provider and patient barriers could have prevented a more robust uptake of HZ vaccination. In the USA, HZ immunization storage was expensive, reimbursement was cumbersome, and supply shortages may have limited promotion by the interests of the manufacturer and provider. The doctors did not actively recommend HZ vaccination; on the other hand, subjects were mostly unaware of the HZ vaccine. Several demographic factors, including sex and educational level, could have negatively affected the coverage rates; besides, the clinicians who treat adults focus less on vaccination than those taking care of children. On the other hand, when health care professionals undertook every effort to maximize the uptake of the shingles vaccine (eg, in the UK), the vaccine coverage rate increased very quickly

    Pedestrian Inattention Blindness While Playing Pokémon Go as an Emerging Health-Risk Behavior: A Case Report

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    Cases of trauma resulting from the use of mobile phones while driving motor vehicles have become quite common in recent years. Road injuries incurred by people playing video games on mobile phones (or other media devices) while walking have also become a cause for concern. Pokémon Go has been the world's most popular game since it was launched in July 2016, with more than 15 million players trying to catch all Pokémon available in the game; however, the case detailed here is the first reported accident in the medical literature caused by a pedestrian distracted by the game while crossing a street

    A survey on injuries among nurses and nursing students: a descriptive epidemiological analysis between 2002 and 2012 in a University Hospital

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    «A survey on injuries among nurses and nursing students: a descriptive epidemiological analysis between 2002 and 2012 in a University Hospital». Background: Biological risk is the main occupational hazard in hospitals (40-50% of the total).More than 130,000 injuries occur every year in Italy and nurses are the most affected occupational category. Objectives: This study evaluated the incidence of injuries related to biological risk in nurses and nursing students in the University Hospital of Ferrara, how they occur, the knowledge on the topic and on behaviour during the department’s activity. Methods: A retrospective study involving a sample of 8 departments (selected for the occurrence of more than 30 biological injuries between 1st January 2002 and 31 December 2012) recorded injuries related to biological risk; subsequently a cross-sectional survey was carried out through a questionnaire administered to nurses and nursing students. Results: 909 biological accidents were reported (81.18% in nurses and 18.82% in students). Blood was the main biological material involved (83.72% of cases), mostly by percutaneous exposure (84.16%). According to the questionnaire, 53% of subjects reported having had at least one injury during their career, and 5.72% did not report it; 46% reported doing risky procedures (re-capping needles) and 95.45% that they had been informed about the correct use of PPE. Conclusions: The lower percentage of injuries in students could be linked to good university training and to less risky procedures being performed. Re-capping needles remains one of the most dangerous manoeuvers practised. Ongoing training on the correct use of PPE is essential to train prepared and aware health professional

    INDAGINE SULLO STATO IMMUNITARIO NEI CONFRONTI DELL'INFEZIONE DA HPV NELLA POPOLAZIONE FEMMINILE GIOVANILE ED ADULTA DI FERRARA

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    È nota l'associazione tra infezione da virus del papilloma umano (HPV) e sviluppo di lesioni precancerose e neoplasie cervicali. Con l'inizio dell'attività sessuale le donne entrano in contatto con il virus ma non tutte sviluppano una risposta immunitaria sufficiente ad evitare una futura reinfezione. Una protezione efficace e duratura viene conferita attraverso la vaccinazione. Lo studio ha l'obiettivo di valutare presenza e livelli di anticorpi anti-HPV, sia derivanti dall'infezione naturale che dalla vaccinazione, in un campione di ragazze e giovani donne. Nel periodo ottobre-dicembre 2011, sono stati complessivamente raccolti, dalle eccedenze delle procedure analitiche eseguite presso il Laboratorio Analisi dell'Ospedale S. Anna di Ferrara, 798 campioni di siero anonimi. Il gruppo di controllo è formato da 110 maschi e 151 femmine di età inferiore a 10 anni. La quota restante appartiene a soggetti di sesso femminile: 270 ragazze di 11-18 anni e 267 donne di 19-26 anni. La ricerca anticorpale è stata effettuata con test immunoenzimatico ELISA (DRG) per evidenziare presenza e livelli di IgG dei ceppi 6,11,16,18 espressi in EU/ml. In aggiunta per ogni soggetto è stata allestita una serie di diluizioni per ottenere il titolo anticorpale. L'analisi statistica è stata condotta con StatView® applicando il Chi quadro sulle percentuali di campioni positivi ed il t di Student per il confronto tra livelli e titoli anticorpali (valori trasformati logaritmicamente). Tutti i campioni appartenenti al gruppo di controllo sono risultati negativi. Complessivamente i sieri in cui è stata riscontrata la presenza di anticorpi sono stati 168, di cui solo 22 tra le giovani donne. Oltre la metà (54,1%) delle ragazze è risultata positiva contro una percentuale dell'8,2% nella fascia d'età superiore evidenziando una differenza statisticamente significativa (p<0,0001). La concentrazione di IgG è distribuita in un range variabile da 14,52 a 200,88 nella fascia d'età 11-18 anni e da 14,69 a 130,91 in quella 19-26 anni. Il titolo geometrico medio di 68,85 EU/ml (IC 95% 65,73-71,97 EU/ml) rilevato nelle ragazze è oltre il doppio rispetto a quello evidenziato nelle giovani donne (28,98 EU/ml, IC 95% 18,93-39,03 EU/ml). Il confronto tra le fasce d'età ha evidenziato una differenza significativa (p<0,0001). Alti livelli di titolo anticorpale sono stati riscontrati nelle ragazze, di cui oltre la metà ha valori superiori a 1:500 (34 casi 1:500, 35 casi 1:1000 e ben 42 campioni con titolo maggiore di 1:2000). Nelle giovani donne il più elevato titolo riscontrato è stato 1:1000. La metà dei campioni ha raggiunto solamente un titolo di 1:125 e solo 8 casi fino a 1:250: tra i due gruppi esiste una differenza significativa (p<0,0001). La maggiore frequenza di campioni positivi ed i livelli anticorpali più elevati ha riguardato la fascia 11-18 anni, corrispondente alle coorti di nascita interessate dall'offerta attiva della vaccinazione ed in cui generalmente si verifica il debutto sessuale. Purtroppo l'assenza di indicazioni circa i comportamenti sessuali e la vaccinazione non permette di distinguere se derivino da infezione naturale o immunizzazione, tuttavia il riscontro di un titolo anticorpale positivo ad elevate diluizioni permette di ipotizzare si tratti della risposta alla vaccinazione

    La presenza di Salmonella nella fauna selvatica della Provincia di Ferrara

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    Obiettivi: Valutare la presenza di Salmonella in 1114 animali selvatici provenienti dalla provincia di Ferrara nell'ultimo triennio (2010-2013), nell'ambito delle attività di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica come serbatoio di agenti infettivi e/o infestivi patogeni per l'uomo, allo scopo di raccogliere informazioni utili ad una valutazione del rischio per le popolazioni domestiche di animali da reddito e per le persone. Materiali e metodi: Nell'ambito del 'Piano Regionale selvatici', attuato in Emilia Romagna a partire dal 2007, è stata condotta, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Ferrara (IZSLER), la ricerca di Salmonella su 1114 esemplari di fauna selvatica, secondo il protocollo ISO 6579:2002. Le carogne degli animali oggetto del presente studio sono pervenute all'IZSLER a seguito di ritrovamento casuale nell'ambiente selvatico (campagne, boschi) o attività venatoria tra il 1/01/2010 e il 31/5/2013. Le Salmonelle sono state poi sierotipizzate con il metodo di Kauffmann-White . Risultati: I 1114 campioni analizzati provenivano da 547 gazze (Pica pica), pari al 49,10% del totale, 261 volpi (Vulpes vulpes), ossia il 23,43%, 261 cornacchie grigie (Corvus corone cornix) 23,43%, 23 ghiandaie (Garrulus glandarius) 2,06%, 5 lepri (Lepus europaeus) 0,45%, 5 ricci (Erinaceus europaeus) 0,45%, 4 piccioni (Columbia livia) 0,36%, 2 storni (Sturnus vulgaris) 0,18%, 1 cigno (Cygnus cygnus) 0,09%, 1 fagiano (Phasianus colchicus) 0,09%, 1 anatra selvatica (Anas platyrhynchos) 0,09%, 1 istrice (Hystrix cristata) 0,09%, 1 picchio (Picus viridis) 0,09%, ed 1 tortora (Streptopelia dedecaocto) 0,09%. Gli stipiti di Salmonella isolati dalla fauna selvatica, esaminata nel periodo 2010-2013, sono stati 32 in totale (2,87% di tutti gli animali esaminati), dei quali 22 nelle volpi (68,75%), 7 nelle gazze (21,88%), 2 nelle cornacchie grigie (6,25%) e 1 in un riccio (3,12%). Tra questi, sono stati identificati 14 sierotipi di Salmonella, tra cui 8 di S. Enteriditis (25%), 6 di S. Typhimurium (18,75%), 3 di S. Hessarek (9,37%), 3 di S. Newport (9,37%), 2 di S. Typhimurium var. monofasica (6,25%), 2 di S. Braenderup (6,25%), 1 di S. Livingstone (3,13%), 1 di S. Typhimurium var. 5 (3,13%), 1 di S. Zaiman (3,13%), 1 di S. Hadar (3,13%), 1 di S. Bredeney (3,13%) , 1 di S. Mbandaka (3,13%), 1 di S. enterica subsp. enterica (3,13%) ed, infine, 1 di S. enterica subsp. houtenae (3,13%). Il rapporto stipiti /sierotipi isolati è 79,57. Le aree in cui è stato isolato il maggior numero di casi sono Argenta (FE), Ferrara e Bondeno (FE). Conclusioni: Dallo studio effettuato emerge una prevalenza di salmonellosi nella fauna selvatica pari al 2,9%, dato che richiama l'attenzione sulla importanza di una vigilanza costante sul fenomeno. Tale monitoraggio permette di aggiornare il 'Piano Regionale selvatici' sulla base delle nuove conoscenze scientifiche, dei risultati dell'anno precedente e di eventuali problemi emergenti. Questo sistema di sorveglianza sanitaria ha, dunque, una notevole rilevanza dal punto di vista della Sanità pubblica e ambientale ai fini della prevenzione delle infezioni delle persone, degli animali domestici e delle loro produzioni

    Drinking games: real-life hazardous challenges which probably increase 'personal branding'

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    Taking part in drinking games and creating videos on social media sites, together with excess alcohol consumption and its adverse consequences, are becoming imperative new ways of improving young people's 'personal branding'.The context and creation of videos on the web show various qualitative/quantitative assessments of drinking games (rate and frequency), in order to increase 'likes' in personal branding in “online' and 'offline” worlds
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