21 research outputs found

    Risposta dell'orzo (<i>Hordeum vulgare</i> L.) a differenti livelli di intensificazione colturale

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    Two source of barley germplasm (pure lines selected from local populations and improved varieties) were compared at 3 locations in Sardinia (Ottava, SS; Cabras, OR; Ussana, Ca) under different levels of agronomic treatments: with and without chemical weed control and at two levels of nitrogen (80 g ha-1 e 40 kg ha-1 N). The results of commerciaI barley varieties show different responses according to the input level. Within Sardinian germplasm several interesting genotypes, for low-input conditions have been identified. The comparison between the genotypes selected from the local populations and the commerciaI barley varieties underline that plant breeding for low-input conditions could be improved by the utilization of germplasm adapted to extensive practices. In tre località della Sardegna (Ottava, SS; Cabras, OR; Ussana, Ca) è stata effettuata una serie di prove comparative fra il 1990 e il 1993 utilizzando due gruppi di genotipi: varietà commerciali e linee pure selezionate all'interno di alcune popolazioni locali sarde. Gli interventi tecnici considerati sono stati la concimazione azotata e il controllo chimico delle infestanti; in particolare sono stati utilizzati due livelli di concimazione azotata (80 kg ha-1 e 40 kg ha-1 di N) mentre per quanto riguarda il diserbo è stata presa in considerazione la presenza o l'assenza del trattamento. I risultati relativi alle sole varietà commerciali indicano la presenza di risposte differenziate in relazione alla riduzione degli input. All'interno del germoplasma sardo sono state messe in evidenza delle linee di notevole interesse per la loro capacità produttiva. In base ai risultati ottenuti sembra possibile affermare che alcuni genotipi sono più adatti di altri ad essere coltivati in presenza di bassi livelli di intensificazione colturale. Il confronto fra il comportamento delle linee selezionate dalle popolazioni locali e le varietà commerciali sottolinea come il miglioramento genetico per l'ottenimento di varietà adattate ad agroecosistemi caratterizzati dall'impiego di bassi input possa utilmente giovarsi di germoplasma adattato a condizioni estensive di coltivazione

    Modello empirico semplificato della produzione di pascoli e prati-pascoli artificiali e possibilità di previsione dell'andamento produttivo

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    Usefulness of productivity models in grassland management is outlined the differences are between empirical and determistic model, both from a theorical point of view and for application are defined. Soil water balance and air temperature are considered as the main physical forces which regulate rangeland production. Soil water balance was computed as soil matric potential taking rainfall and potential evapotranspiration into account, in the balance equation. So, production can be expressed as a linear function of the product of soil water potential and thermal summations, which were cumulated starting from a defined day of the year. Using a multiplicative variable estimate, good results were obtained (correlation coefficients ranged from 0,70 to 0.95). A production forecast method was also presented. Operating on model estimtes and their relation with time, it is possible to have predictive values of production with a different accuracy depending, the on preview period. Presented methods show a good fit with experimental data and good applicability. An acceptable compromise was obtained between accuracy and simplicity. Viene messa in evidenza l'utilità di disporre di modelli dell'andamento produttivo delle colture nel settore foraggero, facendo distinzione fra modelli empirici o statistici e modelli deterministici sia dal punto di vista dell'approccio che di quello del loro impiego pratico. I fattori che influenzano prevalentemente la produzione nelle aree marginali alle nostre latitudini, sono lo stato idrico del suolo, non essendo prevedibile alcun intervento irriguo, e la temperatura dell'aria. Lo stato idrico del suolo viene stimato come potenziale idrico partendo i dati idrologici caratteristici di ogni località tenendo conto, nell'equazione del bilancio, delle piogge e dell'evapotraspirazione. La produzione viene quindi messa in relazione lineare con la variabilità composta dal prodotto fra la sommatoria dei valori stimati del potenziale idrico del suolo e la sommatoria termica, entrambe calcolati a partire da un determinato giorno. Questo prodotto riduce la complessità della relazione pur mantenendo buoni i risultati della stima della produzione ottenuti con il modello (coefficiente di correlazione compresi fra 0,70 e 0,95). Viene inoltre proposto un metodo di calcolo previsionale della produzione che, sulla base dei dati stimati dal modello e della relazione con il tempo, consente, con differenti gradi di precisione, a seconda dell'anticipo della previsione, di approssimare i successivi dati produttivi. I metodi proposti, compatibilmente con la precisione dei rilievi di campagna e le semplificazioni usate nella descrizione dei processi, mostrano un buon adattamento e un discreto grado di utilizzabilità; in tal modo viene realizzato un accettabile compromesso fra la semplicità dello strumento e la sua affidabilità

    Effect of contrasting crop rotation systems on soil chemical and biochemical properties and plant root growth in organic farming: First results

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    Organic farming is claimed to improve soil fertility. Nonetheless, among organic practices, net C-inputs may largely vary in amount and composition and produce different soil conditions for microbial activity and plant-root system adaptation and development. In this study, we hypothesised that, in the regime of organic agriculture, soil chemical and biochemical properties can substantially differ under contrasting crop rotation systems and produce conditions of soil fertility to which the plant responds through diverse growth and production. The impact of 13 years of Alfalfa-Crop rotation (P-C) and Annual Crop rotation (A-C) was evaluated on the build up of soil organic carbon (SOC), active (light fraction organic matter, LFOM; water soluble organic carbon, WSOC) and humic fraction (fulvic acids carbon, FAC; humic acids carbon, HAC), soil biochemical properties (microbial biomass carbon, MBC; basal respiration, dBR; alkaline phosphatase AmP; arylsulfatase ArS; orto-diphenoloxidase, o-DPO) and the amount of available macro-nutrients (N, P, and S) at two different soil depths (0-10 cm and 10-30 cm) before and after cultivation of wheat. We also studied the response of root morphology, physiology and yield of the plant-root system of wheat. Results showed that the level of soil fertility and plant-root system behaviour substantially differed under the two crop rotation systems investigated here. We observed high efficiency of the P-C soil in the build up of soil organic carbon, as it was 2.9 times higher than that measured in the A-C soil. With the exception of o-DPO, P-C soil always showed a higher level of AmP and ArS activity and an initial lower amount of available P and S. The P-C soil showed higher rootability and promoted thinner roots and higher root density. In the P-C soil conditions, the photosynthesis and yield of durum wheat were also favoured. Finally, cultivation of wheat caused an overall depletion of the accrued fertility of soil, mainly evident in the P-C soil, which maintained a residual higher level of all the chemical and biochemical properties tested

    Gestione e miglioramento di pascoli italiani

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    Experimental results of trials on pastures management and improvement, conducted by 10 University Institutes within the study team «Characterization of italian pastures» are reported. The trials carried out in different soil and climate conditions, ranging from the Alps to the southern Appennines and to the Islands, in different years, provide some conclusive and generaI considerations. With periodical cuts, the forage availability period becomes longer, while using one cut at flowering yield results are higher. As far as management techniques are concerned, fertilization with the three main nutrients affects positively quanti-qualitative yield, although in real situations the application of one or two elements may be sufficient and more economically convenient, and in relation to the botanical composition. Undersowing determines positive effects both on botanical composition and on pasture utilization. Positive results, furthermore, are obtained by mechanical scrub clearing. Vengono riferiti i risultati sperimentali delle prove sulla gestione e sul miglioramento dei pascoli condotte da dieci Istituti Universitari costituenti il gruppo di studio «Caratterizzazione di pascoli italiani», Dalle prove condotte in ambienti pedoclimatici diversi, dalle alpi all'appennino meridionale ed alle isole, e in annate differenti, sono emerse come generalizzabili alcune considerazioni conclusive. Con sfalci periodici si allunga il periodo di disponibilità di foraggio verde, mentre con quello unico alla fioritura la produzione risulta più elevata. Per gli interventi tecnici, la concimazione con i tre macroelementi influisce favorevolmente sull'entità e sulla qualità della produzione, anche se, nelle situazioni concrete, può essere sufficiente, e più vantaggioso dal lato economico, la somministrazione di uno o due elementi, anche in relazione alla facies floristica. La trasemina determina effetti favorevoli sia sulla composizione floristica sia nella migliore utilizzazione del pascolo. Risultati positivi, infine, si conseguono con il decespugliamento meccanico

    Caratterizzazione della dinamica produttiva di pascoli naturali italiani

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    This work studies herbage production and its seasonal distribution in indigenous pastures, and analyses the relationship between the environmental factors (soil, clima, vegetation) and the productivity of these resources. The investigations have been carried on during the period 1983-90 by the joint activity of 10 different University Istitutions in 23 different environments distributed along the Italian peninsula and the main islands. For each environment, pasture production has been measured with the Corrall and Fenlon method, analysing the more important vegetational and ecological conditions; altogether the total yearly production and the seasonal pattern of herbage production have been detected on 104 pastures. The total herbage yield is not significantly influenced by the latitudinal gradient, and the overall regional (alps, central Appenine, south Apennine and islands) production is about 2.3 t ha-1 year-1 The wide range (0.5-6.3 t ha-1 year-1) of herbage production, on small or medium scale, seems to be due to evident changeof environmental or management factors. Five types of seasonal distribution of herbage growth are evidenced with multivariate analysis methods, based on the growing season and the amplitude of the growth. With mean temperature above 12°C and total rainfall below 800 mm, herbage distribution shows a standstill during summer period and an evident regrowth in autumn. On the contrary, for the 4 other distribution types, the winter standstill become important, and the types are distinct by summer growth amplitude and by the growing season lenght. With cluster analysis method, for each type of herbage distribution, have been pointed out under-types characterized by interannual herbage production variation. Among the environmental factors, vegetation characheristics, expressed as Pasture Value following Daget and Poissonet seems to be strictly correlated with total production. The comparative poor role played by the soil and climatic factor, may be due to the strong past and present antropic influence, related with management and utilization techniques. Il presente lavoro ha come scopo l'approfondimento delle conoscenze sulla produzione e sulla distribuzione stagionale della crescita dell'erba dei pascoli naturali, nonché l'analisi delle interazioni tra i fattori ambientali, pedo-climatici e vegetazionali, e la risposta produttiva di queste risorse. La ricerca è stata condotta nel periodo 1983-90 da 10 diverse Istituzioni Universitarie, in 23 ambienti differenti, distribuiti lungo tutta la penisola e le isole maggiori. Per ogni ambiente, con il metodo di rilievo di Corrall e Fenlon, è stata saggiata la risposta produttiva di pascoli rappresentativi delle principali situazioni vegetazionali e di giacitura; complessivamente sono state rilevate la produzione totale annua e la curva di produttività media pluriennale di 104 pascoli. Riguardo la produzione annua complessiva si è osservato che essa non presenta variazioni significative lungo il gradiente latitudinale, collocandosi tra le diverse regioni (alpina, centro appenninica, suq, appenninica e insulare) attorno a 2.3 t ha-1 anno-1. La fitomassa raccolta è soggetta invece a variazioni sensibili (0.5-6.3 t ha-1 anno-1) riconducibili a fattori ambientali e gestionali che si esprimono su piccola e media scala. Con metodi di analisi multivariata si sono individuate 5 tipologie distributive della crescita dell'erba, in rapporto alla stagione vegetativa e alle variazioni dell'intensità di crescita nel corso della stagione stessa. Con temperature medie e precipitazioni annue rispettivamente maggiori di 12°C e minori di 800 mm, risulta evidente la stasi vegetativa nel trimestre estivo e la ripresa vegetativa autunnale. Nel caso opposto la stasi è invernale e le 4 tipologie afferenti a questo modello, sono distinguibili dall'entità della crescita nei mesi estivi e dalla durata della stagione vegetativa. Per ogni tipologia produttiva, sono state evidenziate, tramite l'analisi cluster, sotto-tipologie distinte per la variabilità produttiva interannuale. Tra i fattori ambientali, la vegetazione, espressa attraverso l'indice del valore pastorale di Daget e Poissonet, presenta una buona capacità predittiva nei confronti del livello produttivo dei pascoli. Il contributo comparativamente modesto offerto dai fattori pedoclimatici sembra attribuibile alla forte influenza antropica, pregressa e attuale, attraverso le cure colturali e l'utilizzazione
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