55 research outputs found

    Food at the heart of the Empire. Dietary reconstruction for Imperial Rome inhabitants

    Get PDF
    This paper aims to provide a broad diet reconstruction for people buried in archaeologically defined contexts in Rome (first to third centuries CE), in order to combine archaeological and biological evidence focusing on dietary preferences in Imperial Rome. A sample of 214 human bones recovered from 6 funerary contexts was selected for carbon and nitrogen stable isotope analysis. The baseline for the terrestrial protein component of the diet was set using 17 coeval faunal remains recovered from excavations at Rome supplemented by previously published data for the same geographic and chronological frames. δ13C ranges from − 19.9 to − 14.8‰, whereas δ15N values are between 7.2 and 10.0‰. The values are consistent with an overall diet mainly based on terrestrial resources. All the human samples rely on a higher trophic level than the primary consumer faunal samples. Certainly, C3 plants played a pivotal role in the dietary habits. However, C4 plants also seem to have been consumed, albeit they were not as widespread and were not always used for human consumption. The environment played a critical role also for Romans of lower social classes. The topographical location determined the preferential consumption of food that people could obtain from their neighborhood

    L’insediamento aristocratico a Roma nel IX-X secolo

    No full text
    Il saggio analizza le strategie insediamentali messe in atto dalle aristocrazie romane altomedievali. Basandosi sia sui dati archeologici che sulle fonti documentarie, si analizza il rapporto tra residenze aristocratiche e viabilità e tra esse e le altre proprietà urbane delle aristorazie. Il quadro che ne emerge sembra indicare come già nell'altomedioevo fosse iniziato quel processo di accentramento delle proprietà, e di creazione di aree di influenza da parte di personaggi e lignaggi eminenti, che caratterizzerà poi la Roma bassomedievale

    Public and Private Space in Rome during Late Antiquity and the Early Middle Ages

    No full text
    La Roma di epoca imperiale è una città in cui, in molte aree, specialmente nella zona monumentale, gran parte dello spazio urbano è pubblico, anche se non sempre aperto a una frequentazione libera e indifferenziata. L’analisi della documentazione consente anche di revocare in dubbio l’affermazione, spesso avanzata negli studi sulla topografia della città, che in epoca tardo antica si sia verificata una larga privatizzazione degli spazi pubblici ad opera dell’aristocrazia. E’ solo con l’altomedioevo, specialmente dopo la frattura tra Roma e Costantinopoli nella prima metà dell’VIII secolo, che troviamo tutte le aree pubbliche e monumentali occupate da edilizia residenziale o utilizzate a scopi agricoli. Nella città medievale si assiste a una quasi completa privatizzazione dello spazio urbano e gli spazi pubblici si riducono al minimo

    Esquilino

    No full text

    Il vescovo, il drago e le vergini. Paesaggio urbano e paesaggio del mito nella leggenda di S. Silvestro e il drago

    No full text
    L’analisi di un episodio leggendario attribuito dalla tradizione agiografica a S. Silvestro papa, quello della lotta tra il pontefice e un drago che infestava Roma al tempo di Costantino, consente di ricostruire alcuni elementi di una “topografia del mito” della città, mostrando inoltre come il cristianesimo abbia rielaborato alcuni elementi e personaggi mitici antichissimi (il drago, l’eroe sauroctono, la vergine), integrandoli con la tradizione scritturale e attribuendo loro nuovi valori e nuovi significati
    corecore