61 research outputs found

    Lines of interaction between training and cognitive neuroscience in application direction

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    Education Sciences require interdisciplinarity, self-reflective processes and evidence based research (Calvani, 2011; 2012a; 2012b; Margiotta, 2012; Trinchero, 2002; 2015) to overcome the oscillation, considered stalemate, between two types of conceptions: critical-phenomenological and formalist-scientist of the meta-language referred to some theoretical lines (Minello & Margiotta, 2011). In this paper, we present some lines of interaction between education training and cognitive neuroscience, in the direction of application and research.   Linee di interazione tra formazione e neuroscienze cognitive in direzione applicativa Le Scienze della Formazione richiedono processi di approfondimento in ottica interdisciplinare, auto-riflessiva e di evidence-based research (Calvani, 2011; 2012a; 2012b; Margiotta, 2012; Trinchero, 2002; 2015) per superare, nei meta-linguaggi adoperati in alcuni luoghi di elaborazione teorica, l’oscillazione, che può essere considerata di stallo, tra una concezione di tipo critico-fenomenologico e una di tipo formalista-scientista (Minello & Margiotta, 2011). In questo lavoro vengono proposte alcune possibili linee di interazione tra formazione e neuroscienze cognitive, in direzione applicativa e di ricerca

    Funzioni esecutive in interazione con dispositivi di narrazione multilineare per una formazione generativa evidence based

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    La promozione degli apprendimenti in partecipazione e cooperazione con gli altri, la pianificazione da concretizzare attraverso azioni organizzate, il far scaturire dal problem setting narrativo un processo dinamico, prospettico e costruttivo, in cui l’alunno viene sostenuto dal formatore e dalla struttura narrativa che guida, sono in grado di sollecitare la scoperta di percorsi possibili, sostenendo il carico cognitivo implicato in processi complessi, quali le funzioni neuropsicologiche di tipo esecutivo (Hughes, 2011; Zoccolotti, 2010). Il modello qui presentato può permettere l’attivazione di processi di apprendimento multiplo, infatti, pur inquadrato nel paradigma socio-culturale costruzionista, implica anche strategie afferenti a modelli istruzionali, cognitivi e metacognitivi dell’apprendimento, offrendo una palestra articolata per uno sviluppo di abilità cognitive e sociali, in una prospettiva formativa generativa evidence based

    Studio dell’interazione tra funzioni esecutive e percorsi di qualificazione dell’apprendimento attraverso dispositivi di narrazione multilineare in una prospettiva evolutiva dalla seconda infanzia alla preadolescenza

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    It is debatable whether or not storytelling and multilinearity could still be considered as two separate artefacts, result from the opposition between analogic-metaphorical and logical-discursive thought—as maintained by Bruner (1994). Therefore, the question is: are they still irreducible? This article’s hypothesis is that multi-linear storytelling apparatuses (Salmaso, 2011)—inclusive of the classical paradigms of storytelling—may make it clearer the possible link between narrative-sequential and logic-paradigmaticthought. This connection is made evident when storytelling apparatuses are compared with graphic and expressive representational models aimed at focusing and facilitating the accomplishment of procedures—which are regarded as potentially computable (Olimpo, 2011). Once this task of clarity is undertaken, possible outcomes may lead to an advantageous representation of problem setting, provided it serves the goal of didactic and pedagogical enhancement (Minello and Margiotta, 2011). Hence,the leading hypothesis of this paper is that Multi-linear Narrative processes (i.e. a plurality of voices, decision-making nodes, changes of structure, and enrichment of the narrative plot—as maintained by the Grammar of Stories) activate processes that are involved in the construction of the representation of a problem—according to the ecologic-sequential model of Executive Functions (Zelazo et al., 1997; 2003).Narrazione e multilinearità possono ancora essere considerati due costrutti separati, divisi tra il pensiero analogico-metaforico e il pensiero di tipo logico-discorsivo, rispecchiando così la classica definizione di Jerome Bruner (1994), che considerava questi due tipi di pensiero tra loro irriducibili?Noi ipotizziamo che mediante dispositivi di narrazione multilineare(Salmaso, 2011), includenti i paradigmi classici della narrazione, in sin-cronia a modelli rappresentazionali grafici ed espressivi, di focalizzazione e di facilitazione procedurale, potenzialmente computabili (Olimpo, 2011), sia possibile rendere trasparente la connettibilità tra pensiero narrativo-sequenziale e pensiero logico-paradigmatico e che ciò possa interagire con processi relativi alla rappresentazione di problem setting, qualora questi vengano elaborati con azioni di qualificazione pedagogica e didattica(Minello, Margiotta, 2011). La nostra principale ipotesi prevede che i processi di Narrazione Multilineare (pluralità di voci, nodi di scelta e configurazione/ riconfigurazione, arricchimento del plot narrativo previsto dalla Grammatica delle Storie), attivino processi coinvolti nella rappresentazione del problema, secondo un modello ecologico-sequenziale delle Funzioni Esecutive (Zelazo et al. 1997, 2003)

    Interazione tra dispositivi di narrazione multilineare e funzioni esecutive per la qualificazione dell’apprendimento nel ciclo scolastico di base: elementi di modellizzazione

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    La nostra principale ipotesi prevede che i processi di Narrazione Multilineare– pluralità di voci, nodi di scelta e configurazione/riconfigurazione, arricchimentodel plot narrativo previsto dalla Grammatica delle Storie (Salmaso, 2012) – interagiscano con i processi coinvolti nella rappresentazione del problema secondo un modello ecologico-sequenziale delle Funzioni Esecutive (Zelazo et al. 1997, 2003). Perciò pensiamo possa essere utile presentare a bambini e ragazzi in formazione una pratica di lettura e di costruzione di progetti narrativi multilineari. In questo lavoro presentiamo alcuni primi elementi di modellizzazione a supporto dell’ipotesi indicata

    Recensioni

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    -Matthews Gerald, Zeidner Moshe, Roberts Richard D., Emotional Intelligence di Cristina Richieri;-Rita Minello, Umberto Margiotta, Sei gradi di separazione.Una lettura critica di POIEIN. La pedagogia e lescienze della formazione di Luisa Salmas

    Ambiente, artefatti e collaborazione tra pari per un’attualizzazione formativa-didattica dei costrutti fondativi della teoria dell’esperienza dell’apprendimento mediato

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    Following a number of requests coming from the intersection of the disciplinesArchitecture, Neuropsychology, Education and through the exampleof two experiences of research in a primary school and in a secondary highschool, made on basis of the integration of a new environments-peer mediation-cultural artifacts, here it is presented a proposal for updating the theoreticallines of the mediated learning of Reuven Feuerstein for the currentteaching-learning contexts. The creation of a modifying environment(Feuerstein, 2005; 2011) can provide complex, constructive, intentional andpolyphonic experiences, in which the teacher assumes the role of the learningmediator by facilitating the medial role between peers and by enablingthe cognitive modifiability.A seguito di alcune sollecitazioni provenienti dall’incrocio tra le disciplineArchitettura, Neuropsicologia, Formazione e attraverso l’esemplificazionedi due esperienze di ricerca nella scuola primaria e nella seconda secondariadi secondo grado, realizzate sulla base dell’integrazione tra nuovi ambienti- mediazione dei pari - artefatti culturali, viene qui presentata unaproposta di attualizzazione delle linee teoriche dell’apprendimento mediatodi Reuven Feuerstein per i contesti formativi-didattici attuali. Lacreazione di un ambiente modificante (Feuerstein, 2005; 2011) può garantireesperienze complesse, costruttive, intenzionali e polifoniche, nelle quali, ildocente assume il ruolo di mediatore dell’apprendimento, facilitando ilruolo mediale tra i pari e rendendo possibile una modificabilità cognitiva

    RECENSIONI

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    - Massimo Baldacci, Franco Frabboni, Umberto Margiotta, Longlife/Longwide learning. Per un Trattato Europeo della Formazione di Chiara Urbani; - Pier Giuseppe Rossi, Didattica enattiva. Complessità, teorie dell’azione, professionalità docente di Francesca Coin; - Stefano Calabrese (a cura di), Neuronarratologia. Il futuro dell’analisi del racconto di Luisa Salmaso.

    RECENSIONI

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    - Massimo Baldacci, Franco Frabboni, Umberto Margiotta,Longlife/Longwide learning. Per un Trattato Europeo della Formazione di Chiara Urbani;- Pier Giuseppe Rossi, Didattica enattiva. Complessità, teorie dell’azione, professionalità docente di Francesca Coin;- Stefano Calabrese (a cura di), Neuronarratologia. Il futuro dell’analisi del racconto di Luisa Salmaso.

    Proposta per un curriculum visuo semantico web (CVSw)

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    This article presents the proposal of a device meant for the active construction of one’s own Curriculum Vitae: the representational portrayal in a web environment, called Visual-Semantic web CV (CVSw). The leading hypothesis is that, thanks to its value for guidance and to its enhanced visual features, this apparatus allows for the elicitation of cognitive processes—and thus constitutes a useful medium able to facilitate organizational, communicative,and educational capabilities. This tool includes a progressive stepby-step processing within a virtual environment. When involved in the constructive process, the individuals are led to structure their own life experience according to three areas related to the European CV model: education/training, activities, and products. CVsw introduces two new agents of innovation: the attribution of semantic meanings and values, and userfriendly graphic display meant for both the creator and the final user.Viene presentata la proposta per un dispositivo di costruzione attiva del proprio curriculum vitae, mediante una modalità rappresentazionale in un ambiente web, il curriculum visuo-semantico web (CVSw). La nostra ipotesi è che questo dispositivo, per le sue peculiarità orientative e ad alto impatto visivo, possa permettere un’elicitazione facilitata dei processi cognitivi ecostituire, quindi, un medium utile per facilitare “capabilities” di tipo organizzativo, comunicativo e formativo. Lo strumento prevede un’elaborazione processuale a step progressivi dentro un ambiente virtuale. La persona coinvolta nel processo di costruzione viene, dunque, guidata a strutturare le proprie esperienze di vita secondo tre settori affini al modello di curriculum vitae europeo: istruzione/formazione, attività, prodotti. I due fattori innovativi introdotti dal CVSw riguardano: l’attribuzione di significatisemantici e valoriali; una visualizzazione grafica facilitante per chi compila il CVSw e per chi lo consulta

    Clinical, social and relational determinants of paediatric ambulatory drug prescriptions due to respiratory tract infections in Italy.

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    OBJECTIVES: Collecting information on patterns of drug prescriptions and on factors influencing prescribing decisions is fundamental for supporting the rational use of drugs. This study was aimed at investigating patterns of drug prescription in paediatric outpatients and at evaluating determinants of prescriptions for respiratory tract infections (RTIs). METHODS: We conducted a national cross-sectional survey involving primary care paediatricians and parents. Diagnoses and prescriptions made at each consultation were described. Poisson regression models were used to analyse determinants of drug and antibiotic prescriptions for visits due to RTIs. RESULTS: A total of 4,302 physician and parent questionnaires were analysed. These corresponded to 2,151 visits, 792 of which were due to RTIs. Drugs were prescribed in 83.4% of RTI visits, while antibiotics were prescribed in 40.4%. According to paediatricians' perceptions, 84.2% of parents of children with a RTI expected to receive a drug prescription. Paediatricians' perception of parental expectations was the strongest determinant for prescription of drugs and specifically of antibiotics [adjusted relative risk (RR): 1.7 and 3.6, respectively; P < 0.001]. However, in 77.1% of RTI visits, paediatricians judged themselves as not being influenced at all by parents' expectations in their decision to prescribe. CONCLUSIONS: This study underscores that relational factors, in particular perceived parental expectations, are one of the leading factors of drug prescriptions in paediatric ambulatory care settings, reinforcing the opinion that communication between physicians and parents can affect prescription patterns
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