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Addendum al Documento Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti-contagio misure di prevenzione e protezione formazione e informazione
Documento da allegare al Documento di Valutazione dei Rischi di ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica. Documento approvato con nota Circolare del 15 maggio 2020, numero 2482
Secondo Protocollo di Implementazione Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2
Questo documento è da intendersi come protocollo di implementazione delle attività nel corso della attuale fase dell’emergenza pandemica e, con lo “Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione”, le Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 e il Protocollo di implementazione MAB (Musei Archivi Biblioteche) dell’INAF, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2, dei quali costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale, e sostituisce integralmente il “Protocollo di Implementazione Fase 2, Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2” adottato con nota Circolare del Direttore Generale del 15 maggio 2020, numero 2482.
Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 Agosto 2020 non si concretano in una totale “ripresa” delle attività di ricerca, ma semplicemente in un “ampliamento”, peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse.
È quindi necessario, in questa “Fase”, adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attività lavorative nella massima sicurezza.
Pertanto, il Direttore Generale, d'intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche all’aggiornamento del “processo di implementazione” delle attività di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova “Fase”, nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9).
Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari aggiornamenti dei provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle Autorità Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiarità delle singole Strutture della specificità dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative.
Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico, e nell’ottica della tutela della pubblica sicurezza, le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo, e dovranno essere immediatamente applicate eventuali, future e più restrittive disposizioni governative Regionali e/o locali.
Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente. I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico
Protocollo per l’aggiornamento delle Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/Covid-19 nelle Strutture di Ricerca e nella Sede della Amministrazione Centrale dello Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il documento è da intendersi come protocollo per l’aggiornamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, anche in considerazione dell’emanazione dei nuovi provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministero della Salute, di circolari e “comunicazioni” di Ministeri e Autorità competenti, e della legislazione vigente in materia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, e contiene linee guida per la revisione e l’aggiornamento dei “Protocolli di sicurezza” adottati a livello locale dalle Strutture di Ricerca e dalla sede della Amministrazione Centrale, tenuto conto della situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire e ridurre il rischio di contagio.
Il documento tiene conto delle nuove disposizioni normative e, in particolare, del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, siglato il 30 giugno 2022 e ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative e linee guida aggiornate per garantire l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19, applicando tutte le misure necessarie allo svolgimento delle attività lavorative nella massima sicurezza, tenendo in particolare conto gli aspetti che riguardano il benessere del personale nell’accezione più ampia del termine.
Il documento richiama, inoltre, la necessità di promuovere e favorire, in ogni sistema di prevenzione di qualunque rischio, un ambiente di lavoro sereno, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto della libertà e dignità della persona in quanto diritti inviolabili di tutto il personale che a qualsiasi titolo lavora e opera all'interno dell'Istituto, delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad applicare, a garantire il rispetto del presente documento e di chi ha lavorato per la sua stesura. Atteggiamenti offensivi, molesti, violenti e lesivi della dignità e della professionalità dell’individuo sul luogo di lavoro, oltre a costituire fattori di rischio lavorativo, sono stigmatizzati dai “Codici” adottati dall’Ente
Is sperm morphology functionally related to sperm swimming ability? A case study in a wild passerine bird with male hierarchies
Abstract Background Sexual selection continues after copulation via either sperm competition or cryptic female choice, and favors sperm traits that maximize sperm competitiveness. Both sperm swimming velocity and longevity are important determinants of the outcome of sperm competition. Theoretically, sperm morphology can influence sperm velocity at least in three different non-exclusive ways: (i) longer sperm may generate more propelling thrust, (ii) bigger midpieces may produce more energy, and/or (iii) larger flagella or mid-pieces relative to the head size may compensate for the drag forces around the head. A growing number of studies have investigated the relationship of sperm morphology with sperm performance, which remains equivocal at both the inter- and intra-specific levels. Here, we used House Sparrows to test the functional relationship between sperm morphology with sperm velocity and longevity. Based on a previous study showing that sperm swimming ability covaries with social rank, we predicted that —if a functional relationship exists—1) sperm morphology should differ across social ranks, and 2) correlations between sperm morphology and sperm velocity and/or sperm longevity should be constant across social ranks. Results We found no differences in sperm morphology across social ranks. Moreover, we found that sperm morphology may be correlated with sperm velocity, but such relationship varied across social ranks. This result contradicts the hypothesis of a functional relationship between sperm morphology and sperm performance. Finally, after experimentally manipulating social ranks, we observed that relationships between sperm morphology and sperm velocity and/or sperm longevity disappeared or changed direction. Conclusions We suggest that in species with internal fertilization, while sperm morphology is likely constrained by the morphology of the female sperm storage organs, selection may act upon physiological traits that enhance sperm performance. Hence, these two selection forces could decouple sperm performance from sperm morphology
Additional file 3: of Social dominance explains within-ejaculate variation in sperm design in a passerine bird
Script of the statistical analyses run with SAS. (TXT 8 kb
Additional file 2: of Social dominance explains within-ejaculate variation in sperm design in a passerine bird
Explicit variable names are to be found in comments. (XLSX 48 kb
Protocollo di Implementazione Fase 2 Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2
Questo documento è da intendersi come protocollo di implementazione delle attività nel corso della cosiddetta “Fase 2” e, con lo ”Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi dedicato al rischio biologico derivante da Sars-CoV-2, protocollo di sicurezza anti contagio, misure di prevenzione e protezione, formazione e informazione” di cui costituisce parte integrante, contiene misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2 per ogni Struttura di Ricerca INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica e per la sede della Amministrazione Centrale.
Le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dl 26 aprile 2020 non si concretano in una effettiva "ripresa" delle attività di ricerca, ma semplicemente in un "ampliamento", peraltro assai limitato e condizionato, delle stesse.
È, quindi necessario, in questa "Fase", adottare misure che consentano, ove possibile, di svolgere le attività lavorative nella massima sicurezza.
Pertanto, il Direttore Generale, di intesa con il Presidente, il Direttore Scientifico e il Collegio dei Direttori di Struttura, ha avviato un processo volto a definire le azioni propedeutiche alla attivazione del "processo di implementazione" delle attività di ricerca e di laboratorio che potranno essere svolte in questa nuova "Fase", nella consapevolezza che le stesse non devono arrecare alcun nocumento alla salute dei dipendenti dell'Ente e non devono, in alcun modo, favorire, direttamente o indirettamente, una recrudescenza della pandemia in atto, salvaguardando il bene supremo della salute pubblica, costituzionalmente tutelato, e che facciano, quindi, prevalere l'interesse generale sulle logiche puramente individualistiche (Circolare 2 maggio 2020, n. 2083, Allegato 9).
Il presente documento tiene conto delle indicazioni contenute nei vari provvedimenti Governativi e delle raccomandazioni delle Autorità Sanitarie Nazionali ed Internazionali, individua e definisce, per tutte le Strutture di Ricerca, le misure di sicurezza che dovranno essere adottate e i dispositivi da utilizzare, suscettibili di ulteriori e/o diverse implementazioni a livello locale, in ragione delle diverse peculiarità delle singole Strutture della specificità dei luoghi, delle esigenze logistiche, delle misure organizzative adottate e di eventuali aggiornamenti delle disposizioni normative.
Il Direttore Generale, il Direttore Scientifico e i Direttori di Struttura, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, individuano idonee procedure di controllo dell'applicazione delle predette misure di sicurezza, con la collaborazione di RSPP, RLS e Medico Competente.
I contenuti del documento saranno aggiornati ad ogni variazione della valutazione del rischio e delle misure di contrasto alla diffusione del Sars-CoV-19 da parte degli organi competenti. Ogni sede integra con eventuali indicazioni del Responsabile della Prevenzione e Protezione, del Medico Competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, anche in relazione all’ambiente specifico
Linee guida operative per i lavoratori e le lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica” Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-CoV-2
Il documento contiene indirizzi operativi finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività compatibile con la tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici dello “Istituto Nazionale di Astrofisica”.
In particolare sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento fisico e contact tracing, con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività, le indicazioni si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale