11 research outputs found
The Triangular Fortress of Butrint, Albania. New studies for the conservation and the valorisation
[EN] An important programme of valorisation of the architectural heritage involved the Triangular Fortress in
Butrint, in Albania, nowadays UNESCO World Heritage Site.
The little knowledge on this supposedly 15th-century Venetian fortress represented a stimulating task
for a research, which started with the architectural survey of the structure.
Finding information on the time of construction was challenging, the few written books and essays
being hardly compatible and lacking confirmation. Therefore, a research was carried out in the State
Archives and the Museo Correr Library in Venice, which unveiled unpublished manuscripts and
drawings, casting new light on the fortress. On the base of this study, it is now possible to suppose that
the Ottomans erected the fortress after 1655. The archive founds, together with the results of the survey
analysis, helped also to depict a plausible sequence of the historical phases of construction until its
damaging in 1798.Bevilacqua, MG.; Pierini, R.; Pierotti, M.; Ruschi, P. (2015). The Triangular Fortress of Butrint, Albania. New studies for the conservation and the valorisation. En Defensive architecture of the mediterranean: XV to XVIII centuries. Vol. I. Editorial Universitat Politècnica de València. 33-40. https://doi.org/10.4995/FORTMED2015.2015.1720334
Storia e critica d’arte nelle ricerche di Piero Sanpaolesi, in Piero Sanpaolesi. Restauro e Metodo
La Fortezza Cybo-Malaspina a Massa. Una ricerca per la valorizzazione e conservazione
This paper aims to show the main results of a research for the valorization of the Malaspina Fortress in Massa, Tuscany. The study started with a historical analysis, supported by archeological and stratigraphic studies. The hypothesis of valorization has been based on the architectural restoration and recovery of the complex by mean of an organic and systematic set of works aimed at improving its fruition and accessibility. The proposal introduced also new activities inside the fortress, adapting its abandoned spaces, and realized a more suitable location for the existing ones, in order to make the fortress an important resource for the development of the territory
Gli apparati decorativi a marmorino in palazzo Caiselli a Udine: tecnica esecutiva e intervento di restauro
Fino dai primi anni del XVII secolo, i Caiselli, appartenenti a una facoltosa famiglia di origine bergamasca da poco stabilitasi a Udine, iniziarono un'intensa campagna di acquisizioni immobiliari in "Borgo San Cristoful" al fine di realizzare il loro palazzo. Alla metà del secolo essi affidarono al "muraro" Giovan Battista Stella tale incarico. L'intervento dello Stella, tuttavia, riguardo soprattutto lavori di trasformazione interna per uniformare e rendere funzionali i diversi edifici. Intorno alla metà del Settecento segui una seconda fase di lavori, di cui non si conosce il progettista, che riguardò il fronte del palazzo sull'attuale via Caiselli e la realizzazione di una diffusa decorazione interna di gusto rococo, eseguita con largo uso di marmorini e imperniata sulla collocazione della grande tela di Giambattista Tiepolo al centro del soffitto del salone al piano nobile raffigurante "La Nobiltà e la Virtù che trionfano sull'ignoranza" (oggi nei Musei Civici di Udine). Solo sul finire di quel secolo i Caiselli affrontarono un importante problema, rimasto fino ad allora insoluto ma che avrebbe costituito il suggello della loro impresa: la realizzazione della facciata. L'incarico fu dato all'architetto francese Jean Le Terrier de Manetot, transfuga antinapoleonico riparato in Friuli, che la progettò (1799) utilizzando un sobrio ma raffinato linguaggio neoclassico. Poco tempo dopo molte sale venivano decorate dai più abili pittori e quadraturisti udinesi, quali Marino Urbani, Giambattista Canal, Giuseppe Del Negro.
Oltre alla descrizione delle vicende costruttive della fabbrica, nel contributo confluiscono i risultati degli studi inerenti la tecnica esecutiva degli apparati decorativi e una sintesi dei procedimenti di restauro adottati per il loro recupero
Interventi di ritrovamento e di restauro conservativo delle pitture murali di palazzo Caiselli a Udine
Prima del restauro di palazzo Caiselli, uno degli edifici più importanti di Udine, non si conosceva la quantità e la varietà delle decorazioni all'interno delle sue mura. La sfida era quella di svelare la sua complessa ricchezza decorativa, fino a quel momento celata da numerosi strati di imbiancatura e intonaco. L'accurato lavoro di riscoperta e restauro è durato quasi due anni. Il restauro si è quindi concentrato sul recupero delle pitture murali mediante asportazione di vari tipi di sovrammissioni, avvalendosi di tecniche sia meccaniche che chimiche, sempre con cura e rispetto dei materiali originali. Gli interventi eseguiti hanno inoltre permesso di studiare da vicino le varie forme dei supporti murali e lignei, valutarne lo stato conservativo e determinarne la interazioni con vari strati di intonaco aggiunti nel tempo.
Data la varietà della natura dei beni custoditi nel palazzo, il recupero del vasto e complesso sistema decorativo ha comportato l'utilizzo di molteplici procedure di intervento e consentito lo studio approfondito di un'ampia gamma di tecniche decorative
TECNICHE DI RILIEVO 3D PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO: IL CASO DELLA CAPPELLA DI SANT’AGATA A PISA
Il contributo espone i risultati di un lavoro di ricerca finalizzato alla documentazione e digitalizzazione del cappella di Sant'Agata a Pisa, ai fini del restaur