13 research outputs found

    Alexithymia and personality traits of patients with inflammatory bowel disease

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    Psychological factors, specific lifestyles and environmental stressors may influence etiopathogenesis and evolution of chronic diseases. We investigate the association between Chronic Inflammatory Bowel Diseases (IBD) and psychological dimensions such as personality traits, defence mechanisms, and Alexithymia, i.e. deficits of emotional awareness with inability to give a name to emotional states. We analyzed a survey of 100 patients with IBD and a control group of 66 healthy individuals. The survey involved filling out clinical and anamnestic forms and administering five psychological tests. These were then analyzed by using a network representation of the system by considering it as a bipartite network in which elements of one set are the 166 individuals, while the elements of the other set are the outcome of the survey. We then run an unsupervised community detection algorithm providing a partition of the 166 participants into clusters. That allowed us to determine a statistically significant association between psychological factors and IBD. We find clusters of patients characterized by high neuroticism, alexithymia, impulsivity and severe physical conditions and being of female gender. We therefore hypothesize that in a population of alexithymic patients, females are inclined to develop psychosomatic diseases like IBD while males might eventually develop behavioral disorders

    Alexithymia and personality traits of patients with inflammatory bowel disease

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    Psychological factors, specific lifestyles and environmental stressors may influence etiopathogenesis and evolution of chronic diseases. We investigate the association between Chronic Inflammatory Bowel Diseases (IBD) and psychological dimensions such as personality traits, defence mechanisms, and Alexithymia, i.e. deficits of emotional awareness with inability to give a name to emotional states. We analyzed a survey of 100 patients with IBD and a control group of 66 healthy individuals. The survey involved filling out clinical and anamnestic forms and administering five psychological tests. These were then analyzed by using a network representation of the system by considering it as a bipartite network in which elements of one set are the 166 individuals, while the elements of the other set are the outcome of the survey. We then run an unsupervised community detection algorithm providing a partition of the 166 participants into clusters. That allowed us to determine a statistically significant association between psychological factors and IBD. We find clusters of patients characterized by high neuroticism, alexithymia, impulsivity and severe physical conditions and being of female gender. We therefore hypothesize that in a population of alexithymic patients, females are inclined to develop psychosomatic diseases like IBD while males might eventually develop behavioral disorders

    Quality of life, body image, and psychiatric complications in patients with a burn trauma: Preliminary study of the italian version of the burn specific health scale-brief

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    Burn patients may suffer both physical and psychopathological consequences and their quality of life and the presence of psychopathological symptoms should be evaluated. The Burn Specific Health Scale - Brief (BHSH-B) is a tried and tested instrument for assessing burn patients' quality of life. The aim of this study is to propose the Italian translation of BSHS-B and presents the preliminary results of an exploratory study. The Italian version of the BSHS-B was administered to a sample group of 50 burn victims. Reliability was verified by Cronbach's alpha, and construct validity was evaluated through correlation with the Short Form 36 Health Survey Questionnaire (SF-36) and the Self-report Symptom Inventory - Revised (SCL-90). The entire scale and two out of three domains showed Cronbach's alpha values higher than 0.8. Significant correlations were identified between BSHS-B subscales and the SF-36 subscales Physical Pain and Social Activities. Several psychopathological SCL-90 subscales correlated with BSHS-B subscales Heat Sensitivity and Body Image. It was concluded that our translation of BSHS-B was reliable and showed good construct validity. The drawbacks of this study are the limited size of the sample and the wide variety of types of burn injuries

    Traumi infantili in un campione di pazienti affetti da psicosi all\u2019esordio: associazione con psicopatologia e funzioni cognitive. Risultati preliminari

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    Introduzione: Numerosi studi hanno evidenziato l\u2019associazione tra traumi infantili e psicosi (Morgan, Fisher, 2007). Sebbene inizialmente fosse enfatizzato il ruolo dell\u2019abuso sessuale, recentemente l\u2019associazione con l\u2019abuso fisico e\u2019 stata riportata come piu\u2019 forte (Fisher et al, 2010; Rubino et al, 2009). Scopi dello studio sono valutare la prevalenza di eventi avversi infantili in un campione di soggetti al primo episodio psicotico e la sua relazione con la psicopatologia e le funzioni cognitive. Metodologia: Sono stati reclutati 74 soggetti al primo episodio psicotico (51 m, 23 f; em=26.39, ds=9.36). Sono state somministrate le seguenti interviste e test: CECA-Q (Bifulco et al, 2005) per la valutazione retrospettiva degli eventi avversi infantili; PANSS (Kay et al, 1987) per la valutazione della sintomatologia psicotica; WAIS-R (Wechsler, 1981) per la valutazione delle funzioni cognitive. Risultati: I risultati preliminari mostrano un\u2019associazione tra la presenza di gravi eventi avversi infantili e la sottoscala di psicopatologia generale della PANSS (p<0.05). E\u2019 stata osservata, inoltre, un\u2019associazione tra l\u2019abuso fisico compiuto dalla madre prima dei 12 anni e punteggi superiori alla sottoscala dei sintomi positivi della PANSS (p<0.05). Nessuna associazione e\u2019 stata trovata tra la sintomatologia psicotica e l\u2019abuso fisico compiuto dal padre o l\u2019abuso sessuale. Nessuna associazione e\u2019 stata trovata tra il funzionamento cognitivo e la gravita\u2019 o la numerosita\u2019 degli eventi avversi infantili. Conclusioni: I risultati preliminari dello studio appaiono in linea con le indicazioni della letteratura. E\u2019 necessario, tuttavia, ampliare la numerosita\u2019 del campione per ottenere risultati piu\u2019 consistenti

    Eventi di vita stressanti in un campione di pazienti affetti da psicosi all’esordio: prevalenza, sintomatologia ed età d’esordio

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    Introduzione: Un consistente numero di studi suggerisce un’elevata prevalenza di eventi traumatici nella storia di soggetti con disturbi psicotici (Shevlin et al, 2008). Piu’ che l’impatto di un singolo evento di vita stressante, l’esposizione cumulativa ad esperienze traumatiche sembra incrementare il rischio di psicosi (van Winkel et al, 2008). Scopo dello studio e’ valutare la prevalenza di tali eventi in soggetti al primo episodio psicotico a confronto con controlli sani e la possibile correlazione con la sintomatologia psicotica e l’età di esordio. Metodologia: In atto sono stati reclutati 74 soggetti al primo episodio psicotico (51 m, 23 f; em=26.39, ds=9.36) e 27 controlli sani (18 m, 9 f; em=25.93, ds=7.65). Sono state somministrate le seguenti interviste: CECA-Q (Bifulco et al, 2005) per la valutazione retrospettiva degli eventi avversi infantili; List of Threatening Experiences (Brugha et al, 1985) per la valutazione degli eventi di vita stressanti durante il corso di vita e la PANSS (Kay et al, 1987) per la valutazione della sintomatologia psicotica. Risultati e Conclusioni: I risultati preliminari mostrano una maggiore prevalenza nel gruppo dei primi episodi psicotici di almeno un evento di vita stressante nell’arco della vita (p<0.001). E’ stato osservato che i pazienti tendono ad esperire un numero superiore di eventi traumatici rispetto ai controlli (p<0.05); particolarmente frequenti sono infortuni e aggressioni, bullismo, violenza domestica e sul lavoro, abuso sessuale. Tra i pazienti che sono stati vittima di nessuno, uno o piu’ eventi stressanti non sono state rintracciate differenze significative ne’ nell’eta’ d’esordio ne’ nella sintomatologia psicotica

    Durata di psicosi non trattata e consumo di cannabis in un campione di pazienti al primo episodio psicotico

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    Introduzione: la durata di psicosi non trattata (DUP) nei pazienti affetti da psicosi all’esordio rappresenta un fattore predittivo dell’outcome e del decorso del disturbo (Perkins, 2005). La relazione tra consumo di cannabis e DUP è ancora controversa. In questo lavoro viene analizzato il rapporto tra DUP ed età di esordio, consumo di cannabis, funzionamento cognitivo, livello di istruzione e stato di occupazione in un gruppo di pazienti affetti da psicosi all’esordio reclutati nell’ambito dello studio SGAP (Sicilian Genetic and Psychosis) svolto in collaborazione con l’Institute of Psychiatry, King's College of London. Metodologia: sono stati reclutati 74 pazienti di età compresa tra 18 e 65 anni ai quali è stata somministrata una batteria di test composta da: Nottingham Onset Schedule (NOS-DUP), Positive and Negative Syndrome Scale (PANSS) , Social Data Schedule, Cannabis Experience Questionnaire (CEQ), WAIS-R. Risultati: il campione, ancora in fase di reclutamento, è costituito da 74 pazienti (M=68,9%), età media 26,39 (DS=9,36). La durata media di psicosi non trattata è di 40,4 settimane, il 39,5%, dei pazienti ha fatto uso di cannabis nel periodo immediatamente precedente il ricovero. Nel nostro campione i pazienti che fanno uso di cannabis hanno una DUP più breve (p=0,023) e afferiscono ai servizi di salute mentale in età più precoce (p=0,064) rispetto ai non consumatori. Inoltre vi è una correlazione inversa tra DUP e QI (p=0,05). Non sono al momento emerse correlazioni significative tra DUP e severità dei sintomi, valutati attraverso la PANSS. Conclusioni: i nostri risultati, in linea con i dati di letteratura, supportano l’associazione tra consumo di cannabis ed esordio precoce dei sintomi psicotici. Inoltre il consumo di cannabis si associa ad una minore durata della DUP ma quest’ultimo dato sembra meritevole di ulteriori indagini
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