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Ricerche archeologiche ad Altojanni (Grottole – MT) e nel suo territorio. Rapporto preliminare
Si presentano i nuovi dati della ricerche effettuate dalla Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera nella Valle del Bradano nel territorio dell'insediamento medievale di Altojanni, portando l'attenzione sulle trasformazioni del paesaggio agrario tra età arcaica e medioev
Integrated use of multi-temporal multi-sensor and multiscale Remote Sensing data for the understanding of archaeological contexts: the case study of Metaponto, Basilicata
This paper is focused on the archaeological area of Metaponto (Μεταπόντιον) and its
territory, located in southern Italy. The area played an important role for the agricultural
economy and the traffic of goods and people, from the south of Italy towards the central
regions, starting from the Neolithic period, and reaching the zenith with the Greek polis of
Metaponto and its hinterland. The site is herein analyzed through an integrated use of several
Earth observation and remote sensing technologies and ancillary data produced over the years
by archaeologists and scholars. The aim was to identify new buried elements of archaeological
interest, for the reconstruction of the historical-archaeological landscape. Through the
combined use of optical and radar satellite images, high-resolution images obtained by
Unmanned Aerial System (visible, multispectral, and thermal infrared), geophysical data, and
archival data, it was possible to deepen the knowledge of the area, in particular the “Castrum”
area, identifying new buried evidence (structures, roads, and elements of the ancient
landscape)
DIGITAL APPLICATIONS IN ARCHAEOLOGICAL EDUCATION AND EXCAVATION TRAINING: THE DELTA COURSE
Despite the fact that over the last two decades there has been a considerable increase in the adoption of digital applications in archaeological excavations, the application of digital educational tools in the excavation training of Archaeology, students has not made commensurate progress. As a consequence, it is still difficult to integrate in Archaeology curricula the physical space of an archaeological excavation with that of the university classroom. The impact of the limited use of digital educational tools became even more apparent during the recent COVID-19 pandemic, which created serious problems in conducting face-to-face excavation training in both the classroom and the excavation site. Within this context, the integration of these two physical spaces through the digital “space” of online training is the main objective of project DELTA (Digital Excavation through Learning and Training in Archaeology), a transnational project funded in the context of Erasmus+/KA2 EU programme. Through the DELTA project, students of Archaeology will be able to improve their subject knowledge and develop digital and 21st century skills.
This paper presents the results of the first phase of the DELTA project, during which we conducted extensive desk and field research aiming at recording the existing situation in the three countries regarding: (1) the use of digital applications in archaeological excavations, (2) current courses on excavation practices, methods and techniques and (3) the use of digital educational tools in such courses. By analysing the results from Internet search and a survey using online questionnaires, we present (a) the most recent trends in the university curricula of Archaeology, (b) the current level of digital skills and expertise of students and professionals and (c) the needs and expectations of students and professors regarding the use of digital applications in excavation and Archaeology education. The results of this research were particularly revealing, especially when comparing the situation between the three countries, but also when contrasting the existing digital skills and the aspirations of the various categories of responders (e.g. educational level, current position etc.).
This research provided us with the necessary evidence for the design and development of a blended training course that combines the use of an online platform with face to face and on-site learning in a joint excavation; the ADDIE model was adapted in the course design. In addition, the online piloting of the course allowed participating Universities to discuss the level of integration of digital applications in Archaeology education and make suggestions for future actions, particularly within the context of the recent pandemic and the problems it created in students’ excavation training.Nonostante il fatto che negli ultimi due decenni ci sia stato un notevole aumento nell'adozione di applicazioni digitali negli scavi archeologici, l'applicazione di strumenti didattici digitali nella formazione degli studenti di Archeologia non ha fatto progressi commisurati. Di conseguenza, è ancora difficile integrare nei curricula di Archeologia lo spazio fisico di uno scavo archeologico con quello dell'aula universitaria. L'impatto dell'uso limitato degli strumenti didattici digitali è diventato ancora più evidente durante la recente pandemia COVID-19, che ha creato seri problemi nel condurre la formazione di scavo faccia a faccia sia in aula che sul sito di scavo. In questo contesto, l'integrazione di questi due spazi fisici attraverso lo "spazio" digitale della formazione online è l'obiettivo principale del progetto DELTA (Digital Excavation through Learning and Training in Archaeology), un progetto transnazionale finanziato nel contesto del programma europeo Erasmus+/KA2. Attraverso il progetto DELTA, gli studenti di Archeologia saranno in grado di migliorare la loro conoscenza della materia e sviluppare competenze digitali e del 21° secolo.
Questo documento presenta i risultati della prima fase del progetto DELTA, durante la quale abbiamo condotto un'ampia ricerca a tavolino e sul campo con l'obiettivo di registrare la situazione esistente nei tre paesi per quanto riguarda: (1) l'uso di applicazioni digitali negli scavi archeologici, (2) i corsi attuali su pratiche, metodi e tecniche di scavo e (3) l'uso di strumenti didattici digitali in tali corsi. Analizzando i risultati di una ricerca su Internet e di un'indagine tramite questionari online, presentiamo (a) le tendenze più recenti nei curricula universitari di Archeologia, (b) l'attuale livello di abilità e competenze digitali di studenti e professionisti e (c) le esigenze e le aspettative di studenti e professori riguardo all'uso di applicazioni digitali nello scavo e nella formazione in Archeologia. I risultati di questa ricerca sono stati particolarmente rivelatori, soprattutto quando si confronta la situazione tra i tre paesi, ma anche quando si contrappongono le competenze digitali esistenti e le aspirazioni delle varie categorie di intervistati (ad esempio il livello di istruzione, la posizione attuale ecc.)
Questa ricerca ci ha fornito le prove necessarie per la progettazione e lo sviluppo di un corso di formazione misto che combina l'uso di una piattaforma online con l'apprendimento faccia a faccia e sul posto in uno scavo congiunto; il modello ADDIE è stato adattato nella progettazione del corso. Inoltre, il pilotaggio online del corso ha permesso alle Università partecipanti di discutere il livello di integrazione delle applicazioni digitali nella formazione in Archeologia e di dare suggerimenti per azioni future, in particolare nel contesto della recente pandemia e dei problemi che ha creato nella formazione degli studenti allo scavo
Archeologia dei paesaggi a Montescaglioso. Ricerche interdisciplinari su un comprensorio collinare della Basilicata in età antica
Questo studio focalizza l’attenzione sull’area di Montescaglioso (Basilicata nord-est), fulcro di un’intensa attività di ricognizione archeologica sul campo, condotta da chi scrive dal 2007 al 2011. In Italia, come è accaduto anche in altre parti del Mediterraneo, l’indagine archeologica di superficie negli ultimi decenni è diventata uno strumento indispensabile per studiare la distribuzione e la tipologia dei siti antichi con l’obiettivo di comprendere l’evoluzione degli insediamenti e dei territori nelle zone interne della penisola italiana, comprese alcune chorai coloniali della Magna Grecia. La zona di Montescaglioso (MT), collocata sul basso corso del fiume Bradano, è stata scelta perché abitata in epoca classica da popolazioni indigene che, abbastanza precocemente, sono entrate in diretto contatto con il mondo coloniale costiero greco del Mar Ionio. Montescaglioso presenta inoltre particolare interesse, anche per quel che riguarda lo sfruttamento delle risorse e gli scambi commerciali con i siti vicini, in quanto si trova nella parte più orientale della Leukania e, nel contempo, molto vicino ai confini della chora della colonia greca di Metaponto.
Nella ricerca archeologica di superficie sono stati applicati sul campo metodi tradizionali, ma anche nuove tecniche sperimentali; inoltre, la stessa gestione dei dati archeologici ha seguito uno specifico processo di elaborazione informatica sulla piattaforma del nostro sistema informativo geografico (GIS), strutturato appositamente per le esigenze del progetto. In questa proposta, il lavoro punta sull’analisi completa dei dati, sotto la lente di ingrandimento dell’archeologia del paesaggio, applicando un approccio integrato, fortemente interdisciplinare, per meglio contribuire alla comprensione dello sfruttamento delle risorse, dell’evoluzione e delle trasformazioni in diacronia del paesaggio antico dell’area in esame.
L’obiettivo principale della ricerca riguarda gli scambi, le relazioni e lo sviluppo delle realtà insediative all’interno dei contesti paesaggistici, le loro somiglianze e le differenze, dal periodo preistorico fino all’età imperiale romana
Strategies and new technologies for urban archaeology: Matera, a town of Unesco World Heritage
In the frame of the three last decades of experience in Italian urban archaeology, we are working
to reconsiderate the dynamics of growth/development/fall of urban sites in south Italy, in particular in the
region of Basilicata. The history of ancient towns in this area has been characterized by a low number of
urban settlement in ancient greek and roman period, in which we are able to recognize the topographical
transformation through late antiquity until the middle age, due to archaeological investigations. The majority
of ancient towns has been abandoned, and the new towns were located just close to the old ones, so we can
talk about “archaeology of towns”, but a very particular situation is represented by the town of Matera, one of
the most famous rupestrian settlement of the Mediterranean basin, mentioned in the UNESCO World
Heritage List
Inventory and recording of archaeological and monumental sites interested in byzantine cultural heritage in Basilicata
L'insediamento indigeno di Difesa S. Biagio a Montescaglioso. Seconda campagna di scavo 1996
PACE – Plants and culture: seeds of the cultural heritage of Europe PACE - Piante e cultura: i semi del patrimonio europeo
La partecipazione al progetto dell’IBAM CNR, in qualità di Partner Associato al Progetto PACE, ha previsto la presentazione dei risultati inerenti le ricerche archeologiche, condotte tra il 2002 e il 2005 in località Jure Vetere (S. Giovanni in Fiore – CS), che hanno portato alla scoperta di un insediamento monastico fondato da Gioacchino da Fiore tra la fine del XII secolo e i primi decenni del XIII secolo. L’approccio multidisciplinare adottato, consueto negli studi di “Archeologia del Paesaggio”, ha consentito di raccogliere importantissime informazioni giovandosi dello studio delle fonti scritte dei reperti archeologici, dei dati etnoarcheologici, delle fotointerpretazioni, delle ricerche geologiche e geopedologiche, così come delle analisi botaniche e pollinich
GIS aimed to feasibility project for the highlighting of Byzantine culture itineraries in Basilicata, Poster IIIrd International Meeting Project Byherinet (Interreg III B), Rethymno, Creete, 2007.
Poster Meeting internazionale Progetto europeo Byherinet, Interreg IIIB Archime
