2 research outputs found
XXXI Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Veterinari Igienisti (AIVI)| Teramo, 22-24 settembre 2022
Le biotossine marine sono prodotte da alghe unicellulari appartenenti
ai generi Alexandrium, Gymnodinium, Dinophysis, Prorocentrum e
Pseudo-nitzschia e si possono accumulare nei molluschi bivalvi in
quanto organismi filtratori. Si distinguono in idrosolubili e liposolubili,
le prime sono responsabili della Paralytic Shellfish Poisoning e
Amnesic Shellfish Poisoning, mentre le seconde causano la Diarrhetic
Shellfish Poisoning. Secondo il Regolamento (UE) 627/2019, le
autoritĂ competenti hanno il compito di monitorare periodicamente
le aree di produzione dei molluschi bivalvi vivi, al fine di verificare
l’eventuale presenza di plancton tossico e biotossine marine. Nel presente
lavoro sono riportati i risultati dei campionamenti ufficiali effettuati
lungo la costa adriatica che si estende da Martinsicuro (Teramo)
a Termoli (Campobasso) nel biennio 2020-2021. Il campionamento
ha interessato venti impianti di mitili (Mytilus galloprovincialis) presenti
in Abruzzo e Molise, di cui cinque localizzati nella provincia di
Teramo, uno in provincia di Pescara, quattro nella provincia di Chieti
e dieci in provincia di Campobasso. I campioni sono stati analizzati
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise per
la determinazione di acido okadaico, dinofisitossina 1 e 2, pectenotossina
1 e 2, azaspiracidi 1, 2 e 3, yessotossina e suoi analoghi,
mediante il metodo ufficiale messo a punto dal Laboratorio
Comunitario di Riferimento di Vigo (Spagna) basato sull’utilizzo della
spettrometria di massa. Sono stati esaminati in totale 159 campioni
nel 2020 e 175 nel 2021. I risultati ottenuti hanno mostrato la contaminazione
dei molluschi bivalvi vivi solo per acido okadaico e yessotossina.
Nei due anni oggetto di indagine, sono stati riscontrati
rispettivamente 49 (31%) e 25 (14%) campioni positivi per l’acido
okadaico, di cui 9 (6%) e 2 (1%) non conformi perché superiori ai
limiti di legge (160 g di equivalente acido okadaico/kg) stabiliti dal
Regolamento (CE) 853/2004. A seguito del riscontro delle non conformitĂ ,
gli impianti sono stati sottoposti a divieto di raccolta, prevedendo
un prelievo successivo a distanza di 15 giorni per la ripetizione
delle analisi. La presenza di yessotossina è stata osservata a concentrazioni
sempre inferiori al limite normativo (3,75 mg di equivalente
yessotossine/kg) in 28 (18%) e 56 (32%) campioni nel 2020 e
2021, rispettivamente. Il presente studio ha evidenziato la contaminazione
solo per alcune biotossine marine, nei mitili allevati lungo la
costa adriatica nel periodo considerato. Il tempo di 15 giorni di
sospensione della raccolta di molluschi bivalvi, dagli impianti in cui
sono stati rilevati campioni non conformi, è risultato sufficiente perché
le concentrazioni di acido okadaico rientrassero nei limiti massimi
consentiti. Il rilevamento di campioni positivi sottolinea, tuttavia, la
necessitĂ di un controllo costante di questi composti, che destano
notevoli preoccupazioni per il consumatore, a causa della loro tossicitĂ
associata alla comparsa di forme di intossicazione acuta, talora
anche ad esito letale
Official controls for the determination of lipophilic marine biotoxins in mussels farmed along the Adriatic coast
Lipophilic marine biotoxins include okadaic acid, pectenotoxin, yessotoxin and azaspiracid groups. In this study, specimens of mussels were collected along the coasts of the Central Adriatic Sea during the years 2020-2021 and analyzed according to the European Harmonized Standard Operating Procedure