50 research outputs found

    Barca in forma di sonetto

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    Augustin Ujevic has been regarded as one of the greatest poets in the south Slavic area, but is still unknown in Italy, except for a few translations of his works published in Italy or in the Croatian Italian speaking community. One of the favourite themes of his poetry was his native Dalmatia, but he was convinced that Dalmatians owed to Italy and the Italian heritage great part of their humanistic culture. In 1914 he published the sonnet “Il Commiato” in a collective volume, along with poems written by Ivo Andrić, future Nobel Laureate, and other young Croatian authors, and added to it a humoristic autobiography. The essay discusses the sonnet “Il Commiato”, with its particular three versions and their different orthographies following first the Italian and later the modern Croatian and Serbian rules. The analysis concerns as well the lexical and the metrical choices and finally the “young boat” of the poem, defined as the beginning of a poetic and human experience which will bring the author to a peculiar solitude in his withdrawal from common social life and from literary contemporary life, while being still able to maintain a lively and productive dialogue with interpreters and readers

    Francesco Patrizi commentatore del Petrarca

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    Medu Petrićevim tekstovima koji su uz njegov spis La citta felice objavljeni u Veneciji 1553. godine nalazi se i Lettura sopra il sonetto del Petrarca »la gola, el sonno, e l\u27ociose piume« (Čitanje Petrarkina soneta )la gola, el sonno e l\u27ociose piume«), a riječ je o VII. sastavku iz Petrarkina Kanconijera, odnosno Rerum vulgarium fragmenta. Prema hrvatskom prijevodu teksta i kasnijim tumačenjima Petrarkina soneta autorica utvrđuje mjesto »Čitanja« u Petrićevoj teoriji i njegovo značenje u kontekstu, također i autobiografskom, ovog filozofa iz 16. stoljeća.Nella miscellanea pubblicata nel 1553 a Venezia, accanto a La citta felice, Francesco Patrizi aveva pubblicato la sua Lettura sopra il sonetto del Petrarca: »la gola, el sonno, e l\u27ociose piume«, VII componimento dei Rernm vulgarium fragmenta. In base alla traduzione croata di questo testo e tenendo canta dei commenti posteriori del sonetto petrarchesco l\u27Autrice rimarca il posto di rilievo della Lettura nella produzione teorica del Patrizi e la sua importanza nel contesto - anche - autobiografico del filosofa cinquecentesco

    Znati, stići, moći (odgovor na recenziju P. Gregorića: "Dva Gučetićeva dijaloga")

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    Od smijeha do humorizma: parabola jednog pojma

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    Si cerca di mettere a confronto le tesi sul riso, sul comico e sulľumorismo dei due grandi autori italiani Giambattista Vico e Luigi Pirandello. Vico aveva trattato occasionalmcnte il concetto del riso nello scritto Vici vindiciae, e la teoria individuale sulľ umorismo di Luigi Pirandello è ritenuta tutt\u27 oggi un contributo originale al tema. Esaminando la parabola che dal concetto del riso giunge alľumorismo, Benedetto Croce è quel teorico che potrebbe segnalarc il punto in comune dei due autori. Si cerca pertanto di esaminare il contribute vichiano ricercandone i possibili nessi colľ esplicazione pirandelliana, mettendo in luce anche la presunta mediazione di Croce che, in modi alquanto diversi, aveva a suo tempo preso in considerazione sia il contributo del ülosofo napolctano che le idee sulľ umorismo dello scrittore siculo

    Dva neobjavljena pisma Alberta Fortisa

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    Vengono pubblicate qui due lettere inedite di Alberto Fortis, scritte nel 1774 e inviate a Girolamo Silvestri a Rovigno

    Ideja Beatrice u književnosti hrvatske moderne

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    Periodo estremamente eterogeneo, epoca ricca di influssi letterari europei, il Modernismo letterario croato offre una stimolante possibilità di discernimento della fortuna che in esso ha trovato il personaggio - idea - topos letterario - simbolo di Beatrice dantesca. L\u27 impressionismo, il realismo, ľespressionismo e il naturalismo letterario sullo sfondo delle vicende storico~culturali assai complesse per le irrisolte vicende nazionali e ľimpegno immediato di alcuni autori in tale senso permettono al critico di esamInare la varietä dei modi di inserimento, di acquisizione e di elaborazione delľangelica ispiratrice della Vita Nova e del Convivio, della donna beatifícata nel Paradiso. Si cerca di mettere in luce tali procedimenti sia nelle opere in versi che in prosa degli autori croati appartenenti a quel periodo, come pure nel materiale «vivo» delle riviste letterarie delľepoca

    Vicova "Osjetljiva topika"

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    Secondo la poetica implicita nelľopus di Giambattista Vico (1668-1744) ľautore è quello che scopre, che crea nel corso di un processo che si manifesta in tre fasi: memoria, fantasia e, finalmente, ingegno, seguito da] giudizio razionale. Nella sua Scienza nuova scconda del 1744 (SNS) Vico considera il poeta come quello che evidenzia, che segna i sememi. Tali «... somiglianze mute che de Omero si dieono semata (i segni co\u27 quali scrivevan gli eroi)...» ( 438) permettono di considerare la filosofia di Vico come (anche) una tílosofia dei segni, ossia sematologia

    L\u27altro sul confine nordorientale della letteratura italiana

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    Pietro Paolo Vergerio, Jr (Petar Pavao Vergerije, ml), was born to a nobleman’s family in Koper (Capodistria) in 1498. He studied law in Padua and served for a while as a justice in the Venetian Republic before entering a church service. As a bishop of Capodistria he was drawn to the Reformation, and after dedicating himself to the study of their writings, he adopted Luther’s reformation teachings and joined the Protestants. He was then tried and banished from the order at the Council of Trent, upon which he continued to work with his brother Giovanni, the bishop of Pola, until 1549, when he had to leave Istria and seek refuge in the Swiss canton of Graubünden. From 1533 we find him in Tübingen, Germany, where he is a man of confidence of the Duke of Württemberg, publishes works in the Protestant spirit and collaborates with Primož Trubar. He died there in 1565. Fulvio Tomizza (1935-1999), himself a native of Istria and Trieste, and writer at the north-eastern border of Italian literature, published extensive research on Vergerio as a man of the border in the context of tremendous changes occurring in sixteenth-century Europe, bearing in mind political, social and cultural changes he had witnessed in Istria and its borders after the Second World War. Tomizza created a singular literary character, whose words are taken verbatim from the documents that he had excavated from numerous European archives and incorporated into his work Il male viene dal Nord (Evil Comes from the North, 1984), a historical novel about the Reformation, whose quincentennial we are currently marking in 2017, concerning the people from the border and a history suffered to play out in motions and returns in the spirit of Giambattista Vico’s philosophy.Il personaggio storico Pietro Paolo Vergerio il Giovane, appartenente a una nobile famiglia capodistriana, è nato nel 1498. Ha studiato legge all’università di Padova ed esercitato la professione di giudice a Venezia fino a quando, restando vedovo, si è posto al servizio della Chiesa cattolica. Vescovo a Capodistria, si è avvicinato al movimento luterano e, dopo aver studiato i loro atti e documenti, ha approvato la Riforma e il protestantesimo. Condannato ed escluso dall’ordine al concilio di Trento, ha continuato la sua attività assieme al fratello Giovanni fino al 1549, quando ha dovuto lasciare l’Istria per riparare in Svizzera, nel cantone Grigioni. Nel 1553 si è trasferito in Germania, a Tubinga, dove ha lavorato per il duca di Württemberg pubblicando diverse opere nello spirito protestante, collaborando con lo sloveno Primož Trubar. È scomparso in quella città nel 1565. Lo scrittore istriano e triestino Fulvio Tomizza (1935-1999), anche lui uomo di confine, ha condotto minute ricerche su Vergerio nel contesto dei grandi cambiamenti avvenuti in Europa nel Cinquecento, avendo in mente i cambiamenti politici, sociali e morali di cui è stato testimone in Istria e ai suoi confini dopo la seconda guerra mondiale. Ha creato un peculiare personaggio letterario le cui espressioni verbali sono citazioni testuali dai documenti che egli stesso aveva scoperto nei numerosi archivi europei inserendoli poi nel romanzo storico Il male viene dal Nord (1984) che tematizza la riforma protestante il cui quinto centenario ricorre nel 2017, la gente del confine e la storia che continua a subire corsi e ricorsi nello spirito della filosofia di Giambattista Vico
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