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    Il Presidente della Repubblica nell'evoluzione della forma di governo

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    La tesi si propone di definire il ruolo assunto dal Presidente della Repubblica nell’odierno assetto della forma di governo, influenzata dal crollo dei partiti politici e dalla diffusione del fenomeno dell’anti- politica, dalle trasformazioni della legge elettorale e dall’influenza dell’Unione Europea e dell’andamento del mercati sulle decisioni politiche interne al sistema. In questo contesto la figura del Presidente suscita un rinnovato interesse e con essa la contrapposizione tra le due teorie classiche che definiscono il Capo dello Stato l’una come potere neutro, l’altra come portatore di un autonomo indirizzo politico- costituzionale. Esposti i termini delle stesse la trattazione procede, nella parte centrale, all’analisi di alcuni importanti poteri presidenziali considerati particolarmente indicativi al fine del presunto esercizio di autonomi poteri d’indirizzo: lo scioglimento delle Camere, la formazione del Governo e la scelta dei suoi Ministri, il rinvio della legge, i messaggi di accompagnamento alla legislazione, il rinvio e il rifiuto dei decreti legge, il controllo sulle leggi di conversione; rilevante appare inoltre un’analisi dei conflitti di attribuizione che hanno visto coinvolto, anche in tempi molto recenti, il Capo dello Stato. La trattazione si propone una esposizione tecnico- giuridica degli istituti al fine di garantire una lettura critica delle vicende politico istituzionali più recenti, e di comprendere se l’operato presidenziale possa dirsi o meno consonante al dettato costituzionale. Nella parte conclusiva, constatata l’effettiva ambiguità della figura in esame, si svolge una riflessione sul rapporto tra i poteri da essa esercitati e le diverse tipologie di responsabilità di cui il Presidente è chiamato a rispondere. Nell’ottica di quella dottrina che non ritiene equilibrato tale rapporto si procede ad una succinta esposizione del modello semipresidenziale e ad una valutazione circa l’applicazione dello stesso nel nostro sistema. Nella riflessione conclusiva si esclude di poter ridurre la figura presidenziale negli schemi dottrinali inizialmente esposti: il Presidente ricopre oggi un ruolo di garanzia attiva che lo chiama talvolta ad assumere posizioni incisive anche all'interno di procedimenti molto complessi ai fini degli equilibri politici, spesso contestate, ma sempre finalizzate a garantire la continuità istituzionale e la salvaguardia dell’unità nazionale e non certamente a sovvenzionare un presunto e ambiguo autonomo indirizzo

    The struggle of carotid artery stenting

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    Liver in mythology: A different version of Tityos’ myth

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    Platelet Inhibition in Percutaneous Coronary Interventions

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    Abstract : Mechanical disruption of atherosclerotic plaques at the time of percutaneous coronary intervention (PCI) is a potent stimulus for arterial thrombosis. Since platelets play a crucial role in the cascade of clot formation, platelet inhibition is an essential step for successful PCI. Aspirin remains the cornerstone of any antithrombotic regimen in the interventional setting. The addition of a thienopyridine is mandatory following stenting to prevent thrombosis of the device. Whenever possible, patients undergoing PCI should be pretreated with clopidogrel and the drug should be continued for up to 1 year. Glycoprotein IIb/IIIa antagonists should be administered in high-risk patients, such as those with acute coronary syndromes, diabetes, or complex coronary anatom

    Management of Patients with Carotid Artery Stenosis

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    Abstract : A stenosis of the internal carotid artery may cause 10-20% of all ischemic strokes. Duplex ultrasound is the diagnostic cornerstone, and CT angiography or MR angiography may be used to confirm the severity of the stenosis or prior to revascularization. Catheter-based digital subtraction angiography is rarely needed for diagnostic purposes. In symptomatic patients, carotid revascularization is indicated in the presence of a stenosis ≥ 50%. In asymptomatic patients, the indication for revascularization based on randomized trials is given at ≥ 60% stenosis, as long as the estimated perioperative death or stroke risk is < 3%. In clinical practice, however, asymptomatic stenoses are usually treated only if luminal narrowing exceeds 70-80% and the patient has a life expectancy of at least 5 years. The choice of the revascularization strategy (endarterectomy vs. stenting) should be based on the patient's surgical risk profile and on the locally available expertise. Independently of the revascularization option, carotid artery stenosis patients remain at risk of cardiovascular events because of the high prevalence of associated coronary artery disease. A broad disease management focusing on risk factor and lifestyle modification may impact quality and duration of life of these patients to a greater extent than the revascularization procedure itsel

    Nachbehandlung nach medikamentös beschichteten Stents

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    Zusammenfassung: Die medikamentös beschichteten Stents, die sog. "drug-eluting stents" (DES), haben die Restenoserate und damit die Notwendigkeit einer erneuten Revaskularisation nach perkutaner koronarer Intervention (PCI) um 50-71% gesenkt. Sie werden zunehmend bei anatomisch schwierigen Verhältnissen, wie langen, dünnkalibrigen Gefäßen, Totalverschlüssen und Bifurkationsstenosen, eingesetzt. Eine seltene, jedoch folgenschwere Komplikation der Stenteinlagen ist die Stentthrombose, eine partielle oder vollständige Obstruktion des Implantats. Die zunehmend komplexen Interventionen mittels DES, die potentiell prothrombotische Wirkung der antiproliferativen Substanzen und die verlangsamte Endothelialisierung verlängern und erhöhen theoretisch das Stentthromboserisiko nach Implantation eines DES. Eine 1-jährige doppelte plättchenhemmende Therapie wird deshalb zur Nachbehandlung empfohlen. Für den Nutzen einer routinemäßigen doppelten plättchenhemmenden Therapie über 1 Jahr hinaus fehlen zurzeit die Grundlagen. Nichtkardiale chirurgische Eingriffe sollten für 1 Jahr aufgeschoben werden oder nach Möglichkeit unter dem Schutz von Acetylsalicylsäure durchgeführt werde
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