48 research outputs found

    Climate risks in West Africa: Bobo-Dioulasso local actors’ participatory risks management framework

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    The paper focuses on the role of multilevel governance in climate change adaptation and risk management, and draws out lessons from the implementation of the UN Habitat Cities and Climate Change Initiatives (CCCI) in Bobo-Dioulasso, Burkina Faso. It describes the process for the formulation of a participatory risk management framework for local actors drawing from empirical investigations undertaken in Bobo-Dioulasso. The paper argues that adaptation needs to be mainstreamed and implemented at local level and to include risk management. Moreover, regulatory capacity of public authorities and balance of power and resources play a major role in this process. After presenting the specific knowledge on climate and environmental challenges and CCCI implementation in Bobo-Dioulasso, the paper describes challenges and opportunities in the implementation of the participatory risk and management framewor

    Ambiente e Città metropolitana. Intorno all’acqua di Roma

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    L’idea sottesa a questo breve testo Ăš che la riforma istituzionale introdotta dalla legge Delrio possa, ed anzi debba, contribuire all’attuazione della Direttiva europea sulle acque del 2000. L’istituzione metropolitana Ăš infatti esplicitamente richiamata nel Codice nazionale dell’ambiente del 2006. La CittĂ  metropolitana di Roma capitale offre un formidabile scenario per iniziare a ragionare su questo tema. Nello specifico ci si chiede se e in che misura la riforma Delrio abbia le potenzialitĂ  per riconfigurare il dibattito pubblico sull’acqua e aprire al superamento di alcuni divari storici tra centro e corona, come tra centro e distretto idrografico, in materia di gestione del servizio idrico integrato e di tutela della qualitĂ  dei corpi idrici naturali. L’analisi del portato ambientale della riforma, in generale e nello specifico della capitale, nonchĂ© la rilettura di alcune recenti evoluzioni del dibattito sull’acqua nella regione Lazio, forniscono degli elementi utili per tracciare un numero limitato di ragionevoli scenari che proponiamo qui in conclusione, sia per orientare il futuro dibattito in seno alla CittĂ  metropolitana e/o nel suo contesto regionale di riferimento, sia come strumento per valutare in progress gli esiti di tale dibattito.The underlying idea of this short essay is that the institutional reform recently introduced in Italy (Delrio Act) could, and even had to, contribute to the implementation of the 2000 Eu Water Framework Directive in the country. A clear indication in this direction is provided by the 2006 Italian national Environment Act , while the actual setting-up of Rome Capital City’s metropolitan authority offers a formidable context to start discussing in practical terms. Specifically, in the case of Rome, the question arises whether and to what extent the Delrio Reform has the potential for reframing the public debate on water and leading to an end of the conflicts over integrated water service management and quality conservation of natural water-bodies that historically oppose the capital city to the surrounding municipalities and to the whole hydrographic region. Assessing the Reform’s environmental consequences, together with examining recent evolution of the water debate in the Lazio region, provides some useful elements for sketching a few reasonable scenarios that are proposed in conclusion. They are meant to serve both as a compass for future debate within Rome’s metropolitan area and/or region, and as a tool for assessing the progress of such a debate

    CittĂ  e cooperazione allo sviluppo: permanenze e novitĂ  nelle politiche Ue per il post 2015

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    Questo articolo vuole avviare la riflessione sul ruolo che l’Agenda urbana Ue potrà svolgere in quanto strumento di propulsione e/o veicolo per la mobilità di idee e modelli urbani tra Europa e Sud del mondo. Per fare questo, ci concentriamo su alcuni documenti di policy recentissimi o in fieri per individuare alcuni temi caldi da seguire sia in occasione della chiusura delle negoziazioni sugli obiettivi per lo sviluppo nel post 2015, sia nella cosiddetta fase di post post 2015 quando si aprirà il dibattito sull’attuazione delle decisioni assunte. Il nostro sguardo privilegia l’Africa Subsahariana, dove la retorica del millennio urbano si inceppa davanti all’evidenza che le città di fatto ospitano quote minoritarie di popolazione (37% in media in Africa Subsahariana che scendono a 25% in Africa Orientale, nel 2014). Se ù ovvio che trend di urbanizzazione mediamente intorno al 5% minano alla base la qualità attuale delle città Subsahariane, il dilemma tra lavorare per rallentare tali tendenze piuttosto che per rendere sostenibile il loro esito ù ancora aperto e l’urbanizzazione dell’Africa rimane un progetto prima che una realt

    Climate change adaptation through urban planning. A proposed approach for Dar es Salaam, Tanzania

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    The need for climate change adaptation is increasingly influencing the discourse about spatial development strategies throughout the world. Nevertheless, several gaps still exist in our understanding of the spatial dimensions of climate change vulnerability and how to incorporate them into planning practices. Firstly, attention has been mostly focused on how to adjust physical assets to climate change, while the question of how to strengthen local adaptive capacity remains rather neglected. Secondly, while many cities have institutionalized climate change, integration of adaptation considerations into existing urban planning and governance systems is still lacking. As a result, not only do the plans and programs in place for urban development and environmental management often fail to address adaptation needs, they may even jeopardize current adaptive capacity. The latter has particularly serious consequences for Sub-Saharan cities, where people's capacity for autonomous adaptation is a crucial resource, given the limited capacity of local government institutions to fulfill their responsibilities. This chapter proposes a methodology for main-streaming adaptation into existing planning documents, developed specifically for the city of Dar es Salaam, Tanzania. After providing a brief review of approaches and challenges in adaptation mainstreaming, the main features of the proposed methodology and preliminary results of its application are presented. Lessons learned from the experience are examined in the conclusions

    Reinterpretare la cittĂ  sub-sahariana attraverso il concetto di "capacitĂ  di adattamento". Un'analisi delle pratiche "autonome" di adattamento alle trasformazioni ambientali in ambito peri-urbano

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    La ricerca affronta il tema della pianificazione locale per l’adattamento dal cambiamento climatico nelle città dell’Africa sub-sahariana, come opportunità per sviluppare un’analisi critica dei paradigmi che hanno orientato e ancora prevalgono negli studi urbani di tali città e negli approcci di pianificazione ad essi associati. Il concetto di capacità di adattamento costituisce lo strumento attraverso il quale vengono messi in evidenza limiti e contraddizioni degli approcci interpretativi delle geografie urbane dominanti, un punto di partenza per esplorare elementi conoscitivi e metodologici utili a colmare la distanza tra i modelli interpretativi, categorie e dicotomie adottati nella pianificazione e realtà urbana delle pratiche “informali” di gestione ambientale. Attraverso l’indagine svolta a Dar es Salaam si vuole comprendere se e come una rilettura della città sub-sahariana attraverso il concetto di capacità di adattamento possa colmare tale distanza e contribuire ad una nuova interpretazione della città contemporanea giungendo a due risultati principali del percorso di ricerca: uno ù rappresentato dalla conoscenza prodotta sulla pianificazione, sulle dinamiche di sviluppo e di gestione ambientale nella aree peri-urbane delle città dell’Africa sub-sahariana e nello specifico di Dar es Salaam, dalla quale emergono i limiti di alcune generalizzazioni diffuse sui caratteri delle aree peri-urbane. L’altro ù un contributo di tipo metodologico derivato dalla riflessione su limiti e punti di forza di strumenti e metodi di indagine della capacità di adattamento e di gestione ambientale, applicati nella città di Dar es Salaam, come riferimento per l’analisi di contesti simili. Infine l’adozione di una prospettiva post-coloniale consente di evidenziare le tensioni e i possibili percorsi di ricerca che sorgono nella relazione tra capacità di adattamento e pianificazione. In particolare emerge come vi sia la necessità di esplorare e ricercare una via di uscita dal dualismo, in cui lo stato dell’arte della pianificazione urbana sembra intrappolato, tra la necessità di sovvertire un modello neo-liberista di sviluppo urbano che porta al moltiplicarsi delle pratiche di auto-sfruttamento da parte dei subalterni e l’esaltazione delle pratiche locali autonome e informali come unica a proficua soluzione per la pianificazione nel Sud del mondo

    Abstracts from the Food Allergy and Anaphylaxis Meeting 2016

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