Autonomia, programmazione e piani

Il termine autonomia è inteso come capacità di governarsi con proprie leggi, se riferito allo stato; indipendenza, se riferito alla magistratura; capacità di pensare e agire liberamente; movimento spontaneo; impianti e macchinari con capacità di funzionare per un certo periodo senza assistenza; etc. Questo termine entra prepotentemente anche nel mondo centralistico della scuola italiana con tutto il suo potenziale di dinamismo, di complessità, di possibilità di aderire meglio alle esigenze culturali e sociali delle unità scolastiche, di responsabilizzazione delle scelte organizzativo-didattiche con la Legge n. 59/97 e con il D.P.R. n. 275/99. Con l’autonomia cambiano i tradizionali rapporti tra centro e periferia, aumentano e si concretizzano le responsabilità e la capacità di scelta e di decisioni da parte delle istituzioni scolastiche. L’autonomia delle istituzioni scolastiche è funzionale al raggiungimento degli obiettivi e degli standard ed è finalizzata alla promozione e al sostegno dei processi innovativi e al miglioramento dell’offerta formativa. In questo quadro di riferimento, il saggio affronta alcuni nodi problematici ancora presenti nell’attuale dibattito pedagogico presentando alcune riflessioni relative all’autonomia organizzativa, all’autonomia didattica e al Piano dell’offerta Formativa