1,107 research outputs found

    Nietzsche e l’enigma dell'identità, la più difficile delle scoperte. Il corpo lente, il corpo testo

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    «Poche nozioni sono tanto inflazionate. L’identità è diventata oggi uno slogan brandito come un totem o ripetuto in maniera compulsiva come un’evidenza che sembrerebbe aver risolto proprio ciò che risulta problematico: il suo contenuto, i suoi limiti, la sua stessa possibilità. La sua estensione e la sua proliferazione sono tali che essa è in grado di caratterizzare tanto un’affermazione religiosa, sociale, nazionale, regionale, familiare, professionale o generica ( i gruppi di uomini, di giovani, di omosessuali), (…) Quindi in questo sacco ci vengono ficcate un mucchio di cose disparate: il “me”, ma anche il “noi”, il noi qui, il noi là, ma anche il “noialtri”, francesi, europei..» F. Laplantine, Identità e Métissage. Umani al di là delle appartenenze, Elèuthera, Milano, 2004, p.15 Identità o le corps du litige, tale poteva essere il titolo dell'ennesimo articolo di maniera che, ancora una volta, chiama in causa Friedrich Nietzsche per attribuirgli la paternità di un pensiero scomodo o di una brillante intuizione. La cifra dell'opera nietzschiana non è il conflitto, ma la dolorosa urgenza di una liberazione attraverso una conoscenza di sé che trascenda le piccole vanità e le certezze meschine. Una conoscenza sempre provvisoria che si acquisisce recuperando il gusto e l'azzardo della scoperta – Nietzsche invita il suo lettore ad accostarsi alla realtà come ad una terra da esplorare e cartografare, ad abbandonare i pregiudizi del senso comune per esporsi al rischio di un sapere sovversivo che ha a che fare con l'identità, la grande questione che lo interrogherà per tutta l'esistenza

    Groups of Fibonacci type revisited

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    This article concerns a class of groups of Fibonacci type introduced by Johnson and Mawdesley that includes Conway?s Fibonacci groups, the Sieradski groups, and the Gilbert-Howie groups. This class of groups provides an interesting focus for developing the theory of cyclically presented groups and, following questions by Bardakov and Vesnin and by Cavicchioli, Hegenbarth, and Repov?s, they have enjoyed renewed interest in recent years. We survey results concerning their algebraic properties, such as isomorphisms within the class, the classification of the finite groups, small cancellation properties, abelianizations, asphericity, connections with Labelled Oriented Graph groups, and the semigroups of Fibonacci type. Further, we present a new method of proving the classification of the finite groups that deals with all but three groups

    Le insidie della cura

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    Nella precarietà, anche i “dati” sono precari. La mutevolezza dei riferimenti è tale che le situazioni, altamente frammentarie ed effimere, presentano sempre nuove configurazioni, emersioni ed immersioni, illuminazioni ed oscuramenti.. 1 Lo strappo rispetto al paradigma fordista, retto dal nesso di capitale e lavoro, si palesa già all'inizio degli anni Novanta, quando l'affermazione del Neoliberismo produce due trasformazioni destinate a rivoluzionare (stravolgere) il mercato del lavoro: la finanziarizzazione dell'economia; la diffusione di una precarietà strutturata e sistemica della manodopera che scardina le tutele lavoristiche concepite su base collettiva. Come ricorda Cristina Morini, i cantori della flessibilità spinta, ampiamente rappresentati al di qua e al di là dell'Atlantico, iniziano ad indicare nella womenomics il modello di competitività ed efficienza cui aspirare2. Con questo neologismo cacofonico, si sarebbe definita l'economia che fa proprie le doti, tradizionalmente femminili, della duttilità, del multi-tasking, dell'obbedienza, dell'ascolto e della propensione alla cura. Da allora in poi, il capitalismo avrebbe manifestato un insolito entusiasmo per le attività muliebri, sia per il vantaggio competitivo che consegue alle condizioni in cui il lavoro si svolge, sia per il loro carattere totalizzante che rende indistinguibili competenze e qualità individuali. Un'operazione che avrebbe dovuto mettere in sospetto quanti sostengono che l'attuale sistema di produzione rispecchi i rapporti di potere vigenti nella società patriarcale venne accolta da alcuni settori del movimento femminista come un'opportunità; questa tardiva scoperta del potenziale produttivo delle donne serba, al contrario, non poche insidie per la classe lavoratrice che, a dispetto di quanto si preconizzava alcuni anni or sono, langue in una miseria materiale e simbolica...

    Le insidie della cura

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    Nella precarietà, anche i “dati” sono precari. La mutevolezza dei riferimenti è tale che le situazioni, altamente frammentarie ed effimere, presentano sempre nuove configurazioni, emersioni ed immersioni, illuminazioni ed oscuramenti.. 1 Lo strappo rispetto al paradigma fordista, retto dal nesso di capitale e lavoro, si palesa già all'inizio degli anni Novanta, quando l'affermazione del Neoliberismo produce due trasformazioni destinate a rivoluzionare (stravolgere) il mercato del lavoro: la finanziarizzazione dell'economia; la diffusione di una precarietà strutturata e sistemica della manodopera che scardina le tutele lavoristiche concepite su base collettiva. Come ricorda Cristina Morini, i cantori della flessibilità spinta, ampiamente rappresentati al di qua e al di là dell'Atlantico, iniziano ad indicare nella womenomics il modello di competitività ed efficienza cui aspirare2. Con questo neologismo cacofonico, si sarebbe definita l'economia che fa proprie le doti, tradizionalmente femminili, della duttilità, del multi-tasking, dell'obbedienza, dell'ascolto e della propensione alla cura. Da allora in poi, il capitalismo avrebbe manifestato un insolito entusiasmo per le attività muliebri, sia per il vantaggio competitivo che consegue alle condizioni in cui il lavoro si svolge, sia per il loro carattere totalizzante che rende indistinguibili competenze e qualità individuali. Un'operazione che avrebbe dovuto mettere in sospetto quanti sostengono che l'attuale sistema di produzione rispecchi i rapporti di potere vigenti nella società patriarcale venne accolta da alcuni settori del movimento femminista come un'opportunità; questa tardiva scoperta del potenziale produttivo delle donne serba, al contrario, non poche insidie per la classe lavoratrice che, a dispetto di quanto si preconizzava alcuni anni or sono, langue in una miseria materiale e simbolica...

    SERPINB3 delays glomerulonephritis and attenuates the lupus-like disease in lupus murine models by inducing a more tolerogenic immune phenotype

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    Objective: To explore the effects of SERPINB3 administration in murine lupus models with a focus on lupus-like nephritis. Methods: 40 NZB/W F1 mice were subdivided into 4 groups and intraperitoneally injected with recombinant SERPINB3 (7.5 \u3bcg/0.1 mL or 15 \u3bcg/0.1 mL) or PBS (0.1 mL) before (group 1 and 2) or after (group 3 and 4) the development of proteinuria ( 65100 mg/dl). Two additional mice groups were provided by including 20 MRL/lpr mice which were prophylactically injected with SERPINB3 (10 mice, group 5) or PBS (10 mice, group 6). Time of occurrence and levels of anti-dsDNA and anti-C1q antibodies, proteinuria and serum creatinine, overall- and proteinuria-free survival were assessed in mice followed up to natural death. Histological analysis was performed in kidneys of both lupus models. The Th17:Treg cell ratio was assessed by flow-cytometry in splenocytes of treated and untreated MRL/lpr mice. Statistical analysis was performed using non parametric tests and Kaplan-Meier curves, when indicated. Results: Autoantibody levels and proteinuria were significantly decreased and time of occurrence significantly delayed in SERPINB3-treated mice vs. controls. In agreement with these findings, proteinuria-free and overall survival were significantly improved in SERPINB3-treated groups vs. controls. Histological analysis demonstrated a lower prevalence of severe tubular lesions in kidneys of group 5 vs. group 6. SERPINB3-treated mice showed an overall trend toward a reduced prevalence of severe lesions in both strains. Th17:Treg ratio was significantly decreased in splenocytes of MRL/lpr mice treated with SERPINB3, compared to untreated control mice. Conclusions: SERPINB3 significantly improves disease course and delays the onset of severe glomerulonephritis in lupus-prone mice, possibly inducing a more tolerogenic immune phenotype

    Contending memory in heterogeneous SoCs: Evolution in NVIDIA Tegra embedded platforms

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    Modern embedded platforms are known to be constrained by size, weight and power (SWaP) requirements. In such contexts, achieving the desired performance-per-watt target calls for increasing the number of processors rather than ramping up their voltage and frequency. Hence, generation after generation, modern heterogeneous System on Chips (SoC) present a higher number of cores within their CPU complexes as well as a wider variety of accelerators that leverages massively parallel compute architectures. Previous literature demonstrated that while increasing parallelism is theoretically optimal for improving on average performance, shared memory hierarchies (i.e. caches and system DRAM) act as a bottleneck by exposing the platform processors to severe contention on memory accesses, hence dramatically impacting performance and timing predictability. In this work we characterize how subsequent generations of embedded platforms from the NVIDIA Tegra family balanced the increasing parallelism of each platform's processors with the consequent higher potential on memory interference. We also present an open-source software for generating test scenarios aimed at measuring memory contention in highly heterogeneous SoCs
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