2,836 research outputs found
Compression modes in nuclei: microscopic models with Skyrme interactions
The isoscalar giant monopole resonances (ISGMR) and giant dipole resonances
(ISGDR) in medium-heavy nuclei are investigated in the framework of HF+RPA and
HF-BCS+QRPA with Skyrme effective interactions. It is found that pairing has
little effect on these modes. It is also found that the coupling of the RPA
states to 2p-2h configurations results in about (or less than) 1 MeV shifts of
the resonance energies and at the same time gives the correct total widths. For
the ISGMR, comparison with recent data leads to a value of nuclear matter
compression modulus close to 215 MeV. However, a discrepancy between calculated
and measured energies of the ISGDR in Pb is found and remains an open
problem.Comment: To appear in: ``RIKEN Symposium and Workshop on Selected Topics in
Nuclear Collective Excitations'', proceedings of the meeting, RIKEN, Wako
city (Japan), March 20--24, 199
Il Veneto e l'Europa
In una mappa mondiale ed europea il Veneto non appare in posizione soddisfacente.
Tuttavia, data la forte domanda di policentrismo europeo pienamente corrispondente all’organizzazione – anche spontanea - del territorio e dell’economia del Veneto, è possibile immaginare che attraverso un più stretto rapporto con l’UE (Cfr. le strutture già cooperative su base policentrica), il Veneto diventi nel prossimo periodo 2007-2013 molto più visibile.
L’Unione Europea, che adatta il proprio giudizio a quanto i singoli stati mostrano (ad esempio statisticamente) e segnalano a proposito di regioni, non ha chiaro al momento a quale struttura geografica, politica, economica, sociale – in una parola: a quale ambiente - si debba fare riferimento quanto parliamo di Veneto. Se ad una visione globale del locale o ad una paneuropea, perché si trovi – seppure parzialmente - riscontro della posizione regionale in progetti più “operativi”, come quelli lanciati e gestiti da ESPON o Metrex.
Trattandosi di una regione “storica” della vecchia Mittel-Europa, circondata oggi da regioni molto più “giovani”? (Fig. 1), il Veneto apparirà nei prossimi anni agli occhi dell’Unione Europea solo se in grado di definire la propria strategia territoriale come sinergica e cooperativa rispetto a quella delle regioni contermini (cooperazione transregionale).
L’Unione considera infatti che l’assetto del territorio non può e non deve ridursi ad una somma di impostazioni, nazionali e regionali, ma deve essere il risultato di una loro interazione ed integrazione di più ampio respito. In tal senso la regione rappresenta il livello ideale di mediazione tra una visione strategica globale e locale; essa esprime il livello ottimale di orientamento e governo della governance; cioè dall’insieme di regole con cui si attuano, in concrete visioni strategiche, i riferimenti spaziali e fisici. In questa logica ogni regione offre il suo contributo alla creazione di uno spazio integrato europeo (European Spatial Development Perspective– ESDP ).
La dimensione geopolitica e geoeconomica nell’ambito della quale il Veneto si trova ad operare nell’Europea allargata a 27 (+2) non è semplice e mostra come, sino ad oggi, le reti di comunicazione, gli scambi commerciali e culturali, l’innovazione e la ricerca, le attività di cooperazione internazionale, le interdipendenze di tipo politico e sociale siano andate di pari passo con l’integrazione istituzionale vera e propria.
Il processo di “europeizzazione” nelle politiche di gestione del territorio, che per alcuni appare come una sorta di omologazione culturale, ha in realtà avuto esiti molto diversi nei vari paesi e nelle diverse regioni. Dunque anche in Veneto, che, come molti stati e regioni europei dell’area mediterranea ha avuto difficoltà a recepire ed applicare i principi e le opzioni di indirizzo dello Schema di Sviluppo Spaziale Europeo (SSSE). Motivo per cui il Veneto non ne ha dato completa applicazione, recependo non sempre in modo completo le indicazioni del livello nazionale.
Il ruolo dell’europeizzazione è stato comunque estremamente rilevante anche in Veneto ed ha assunto un’importanza determinante soprattutto con la programmazione 2000-2006, nell’ambito della quale la Regione è riuscita ad esercitare un ruolo leader maggiore rispetto al passato.
Ciò ha consentito al Veneto di essere riconosciuto tra gli enti regionali con un forte ruolo (2006), essere cioè considerato “ente territoriale a disporre delle leve fondamentali per l'attivazione dello sviluppo economico e sociale, che esercitano il controllo e la gestione del territorio, con la possibilità di prendere decisioni sul suo utilizzo”, parafrasando l’affermazione dell’allora Ministro delle politiche comunitarie (1997)
Stair-climbing wheelchair.q05: from the concept to the prototype
In this paper, an electric stair-climbing wheelchair, named wheelchair.q05, able to move on flat ground and to climb stairs, is presented. The proposed solution has been developed through a series of studies and designs, all based on a smart hybrid triple leg-wheel locomotion unit. The stability of the device is guaranteed by a rear support of a pair of pivoting wheels during motion on flat ground, and by the support of an idle track, when climbing on or going down stairs. By means of mechanisms and actuators, it is possible to change the configuration of the wheelchair, from the flat ground motion to the stair climbing configuration
The pairing Hamiltonian for one pair of identical nucleons bound in a potential well
The problem of one pair of identical nucleons sitting in single
particle levels of a potential well and interacting through the pairing force
is treated introducing even Grassmann variables. The eigenvectors are
analytically expressed solely in terms of these with coefficients fixed by the
eigenvalues and the single particle energies. When the latter are those of an
harmonic oscillator well an accurate expression is derived for both the
collective eigenvalue and for those trapped in between the single particle
levels, for any strength of the pairing interaction and for any number of
levels. Notably the trapped solutions are labelled through an index upon which
they depend parabolically.Comment: 5 pages, 1 postscript figur
Agent-based simulation of a project fractal company
In response to competitive pressures small and medium enterprises have begun to form alliances between them. This allows each company to increase their ability to react and adapt to changes in their business environment, concentrating on their core competencies, increase the availability of resources and gain economies of scale. Thus, the project-based fractal company model enables virtual and temporary integration between different companies to achieve specific business objectives. The successful implementation of the model lies in the establishment of client-server relationships between project managers. This paper analyses the use of agentbased simulation to show behaviors that emerge from the interaction of project managers and resources managers when they establish client-server relationships. To do this, use Netlogo language as a tool intends to demonstrate emergent behavior resulting from interactions between agents of the fractal company.XVII Workshop Agentes y Sistemas Inteligentes (WASI).Red de Universidades con Carreras en Informática (RedUNCI
- …