3 research outputs found

    Three-dimensional computer-assisted design of plastic reconstructive surgery pocedures

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    none6noneWEGHORST S.J., SIEBURG H.B., MORGAN K.S.; RAPOSIO E; BERRINO P.; PUZONE R.; DISOMMA C.; BELTRAME F.; SANTI P.L.Raposio, E; Berrino, P.; Puzone, R.; Disomma, C.; Beltrame, F.; Santi, P. L

    Structural Characterization of Low-Sr-Doped Hydroxyapatite Obtained by Solid-State Synthesis

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    Strontium-substituted Ca10(PO4)6(OH)2 hydroxyapatite (HAp) powders, with Sr wt% concentrations of 2.5, 5.6 and 10%, were prepared by a solid-state synthesis method. The chemical composition of the samples was accurately evaluated by using inductively coupled plasma (ICP) spectroscopy. The morphology of the samples was analyzed via optical microscopy, while structural characterization was achieved through powder X-ray diffraction (PXRD) and infrared (FTIR) and Raman spectroscopy. The PXRD structural characterization showed the presence of the Sr dopant in the Ca1 structural site for HAp with a lower Sr concentration and in the Ca2 site for the sample with a higher Sr concentration. FTIR and Raman spectra showed slight band shifts and minor modifications of the (PO4) bands with increasing the Sr doping rate

    L'economia circolare nelle filiere industriali: i casi tessile, abbigliamento e moda (TAM) e mobilitĂ  elettrica

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    Il settore Tessile – Abbigliamento - Moda (TAM) è uno dei più rilevanti e strategici del “Made in Italy”: sia per il numero di aziende (45.000), di addetti (398.000) che per fatturato complessivo (nel 2018 circa 55 miliardi di euro, pari al 30.9% dell’intero comparto TAM europeo). In Italia esiste una filiera TAM completa, il cui macrocomparto della produzione è caratterizzato da una spiccata vocazione distrettuale, a forte componente di eterogeneità. Altro elemento che caratterizza l’industria tessile italiana è la non diretta disponibilità di fibre naturali, che quasi sempre sono importate da produttori esteri. Perseguire modelli di produzione, trasformazione e gestione delle risorse sempre più sostenibili e basati sul concetto di economia circolare diviene, dunque, un fattore di competitività e di innovazione per l’intera filiera. Il presente documento analizza gli aspetti rilevanti per la transizione all’economia circolare, identificando ostacoli e barriere, e delineando alcune priorità strategiche a breve, medio e lungo periodo. Dall’analisi condotta, è emersa la necessità di una combinazione sistematica di strategie che contribuiscano a ridurre gli impatti e a favorire il riutilizzo di risorse (materia, acqua ed energia) nel comparto d’origine o in una nuova destinazione (simbiosi industriale). Poiché è nella fase di progettazione che si determina gran parte del destino e dell’impatto del prodotto tessile finale, si sottolinea la centralità di una progettazione di tipo circolare (ecodesign sia per l’estensione della vita utile, che per favorire la riciclabilità e il disassemblaggio dei capi di abbigliamento) e lo sviluppo di strumenti standardizzati per la misurazione della circolarità. Sono, inoltre, necessari investimenti in attività di ricerca per sviluppare tecnologie e processi per la separazione, il riprocessamento ed il riciclo delle diverse fibre che compongono i materiali e i prodotti della filiera. Ulteriormente, in tema di riciclo e recupero occorre l’adozione di norme chiare e una generale semplificazione delle procedure autorizzative in tema di recupero e riutilizzo di scarti e prodotti giunti a fine vita: è imprescindibile la cessazione dello status di rifiuto nel settore tessile (End of Waste) per la valorizzazione di sottoprodotti e scarti di lavorazione, al momento considerati rifiuti. Un ruolo abilitante nella messa in opera e diffusione di iniziative di economia circolare è svolto dalla creazione di piattaforme web come punti di incontro tra produttori e utilizzatori di materie prime seconde (simbiosi industriale) e dall’implementazione di tecnologie digitali per la tracciabilità. Sono necessarie azioni di sensibilizzazione sulle tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare, per stimolare un vero e proprio cambiamento di mentalità e un approccio culturale e di riorientamento dei comportamenti di consumo per incrementare l’accettabilità del mercato verso i prodotti tessili riciclati
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