33 research outputs found

    Altered intracellular distribution of PrP(C) and impairment of proteasome activity in tau overexpressing cortical neurons.

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    The microtubule associated protein tau plays a crucial role in Alzheimer's disease and in many neurodegenerative disorders collectively known as tauopathies. Recently, tau pathology has been also documented in prion diseases although the possible molecular events linking these two proteins are still unknown. We have investigated the fate of normal cellular prion protein (PrP(C)) in primary cortical neurons overexpressing tau protein. We found that overexpression of tau reduces PrP(C) expression at the cell surface and causes its accumulation and aggregation in the cell body but does not affect its maturation and glycosylation. Trapped PrP(C) forms detergent-insoluble aggregates, mainly composed of un-glycosylated and mono-glycosylated forms of prion protein. Interestingly, co-transfection of tau gene in cortical neurons with a proteasome activity reporter, consisting of a short peptide degron fused to the carboxyl-terminus of green fluorescent protein (GFP-CL1), results in down-regulation of the proteasome system, suggesting a possible mechanism that contributes to intracellular PrP(C) accumulation. These findings open a new perspective for the possible crosstalk between tau and prion proteins in the pathogenesis of tau induced-neurodegeneration

    Hampered muscle homeostasis and functional recovery in the presence of cytokines

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    Cachexia, a debilitating muscle wasting syndrome, increases mortality and morbidity of a significant fraction of chronically hill as well as ICU patients. We use tumor (C26)-bearing mice and TNF expressing mice as models of cachexia. In the presence of elevated levels of cytokines several populations of cells with myogenic potential are stable or increased in muscle, including satellite (Pax7-expressing) cells, hematopoietic stem (Sca1- CD45-expressing) cells and muscle interstitial stem (Sca1- CD34-expressing) cells also characterized by PW1expression. PW1 is involved in myogenic cell differentiation, fiber size control and p53-mediated pathways. The increase in myogenic cells in cachectic muscle suggests an attempt to cope with wasting by activation of a myogenic response. Nonetheless, we observe that muscle regenerative capacity is reduced by cytokines. TNF negatively affects the onset of regenerating fibers, without exacerbating fiber death following focal injury. Several interstitial cells, expressing Sca1, CD34 and PW1, show caspase activity during regeneration and the number of caspase activated cells is markedly increased by TNF, concomitant with an inhibition in regeneration. Block of caspase activity improves muscle regeneration either in the absence or presence of TNF. Muscle treatment with the myogenic factor vasopressin (AVP) counteracts TNF effects on regeneration. Regeneration extent affects muscle performance and AVP-mediated rescue of TNF effects results in functional recovery of the regenerated muscle similar to controls. Our data show that cytokine negative effects on muscle are counteracted by hormonal or pharmacological approaches. They also highlight the importance of proper muscle regeneration for functional recovery of muscle tissue

    Progetto di concorso per il Nuovo Municipio di Santa Marinella. In: "Nuovo Municipio. Concorso europeo di Progettazione per la Nuova Sede Comunale di Santa Marinella", catalogo dei progetti presentati, collana Concorsi a cura di P. Rossi, Prospettive Edizioni, Roma 2004, p. 105. ISBN 8889400013

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    Progetto di concorso europeo per la Nuova Sede Comunale di Santa Marinella (Rm). La proposta elaborata per il nuovo Municipio di Santa Marinella interpreta il tema del "centro civico" come occasione eccezionale di intervento urbano atto a riqualificare un luogo centrale della città attraverso la realizzazione di uno luogo pubblico di relazione, capace di articolare e mediare spazialità e funzioni diverse, di coagulare negli scenari architettonici proposti le emergenze presenti e i tessuti residenziali circostanti. Piuttosto che realizzare un singolo edificio, infatti, il progetto presenta un paesaggio architettonico, ‘acropolizzando' i volumi attraverso il vuoto della doppia piazza concepita come vero e proprio fulcro del sistema. Su di essa si attestano, accanto al "castelletto" - spazio per la comunicazione divulgativa informatizzata - le due principali componenti del nuovo edificio municipale: quella amministrativa e quella rappresentativa, in cui sono maggiormente esaltate le valenze simboliche. Sviluppato lungo la via Aurelia, il corpo longitudinale degli uffici costituisce il filtro visivo attraverso il quale si entra pedonalmente e veicolarmente nell'area: qui si apre la doppia piazza, quella "minerale" (a quota 0.00-0.70) e quella "vegetale" (a quota -3.00), quest'ultima capace di mediare tra loro le giaciture delle due strade perimetrali del lotto (Via Aurelia e Via della Libertà) e di proseguire, in ambiti delimitati, le macchie di verde intercluso nel tessuto edilizio esistente. La configurazione tettonica del suolo, che contiene al suo interno - per gran parte dell'attuale zona sbancata - un ampio parcheggio sotterraneo su due livelli, si taglia e si piega ora per esaltare, ora per assorbire, la doppia articolazione della piazza pubblica, rendendo evidente l'innesto dei due edifici alla quota inferiore (-3.00) e la creazione di un "cuscino pubblico" di attraversamento dell'intero sistema. Un "cuscino" morbido e fluido, aperto agli spazi esterni, che permea il corpo degli uffici amministrativi, con la grande galleria vetrata centrale, e l'ampio spazio del foyer a servizio degli ambienti più rappresentativi del municipio: la biblioteca e la sala consiliare-multifunzionale, capace di ospitare manifestazioni culturali e ludiche grazie a spazi adattabili a funzioni diverse, flessibili e modificabili nel tempo. Come un grande "carapace" o una "farfalla" appena librata nell'aria, questo edificio con funzioni più prettamente sociali e culturali allude a una continuità visiva-fruitiva-simbolica fra la piazza (agorà pubblica) e la complessa "macchina" municipale: una permeabilità fisica e metaforica che, pur garantendo nei singoli luoghi la necessaria sicurezza, esalta con le grandi superfici vetrate quella "trasparenza" delle istituzioni, oggi sempre più richiesta. Nell'insieme la compresenza di funzioni diverse e la compenetrazione di spazi interni ed esterni allude e realizza quello scambio o quella ‘comunione' politica, sociale e culturale, fra civitas e istituzioni, che il municipio, come luogo tradizionalmente rappresentativo della res publica - emblema dei valori politici e sociali di una comunità locale - sempre più dovrebbe stimolare e rappresentar

    Progetto di concorso per il Nuovo Municipio di Santa Marinella. In: "Nuovo Municipio. Concorso europeo di Progettazione per la Nuova Sede Comunale di Santa Marinella", catalogo dei progetti presentati, collana Concorsi a cura di P. Rossi, Prospettive Edizioni, Roma 2004, p. 105. ISBN 8889400013

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    Progetto di concorso europeo per la Nuova Sede Comunale di Santa Marinella (Rm). La proposta elaborata per il nuovo Municipio di Santa Marinella interpreta il tema del “centro civico” come occasione eccezionale di intervento urbano atto a riqualificare un luogo centrale della città attraverso la realizzazione di uno luogo pubblico di relazione, capace di articolare e mediare spazialità e funzioni diverse, di coagulare negli scenari architettonici proposti le emergenze presenti e i tessuti residenziali circostanti. Piuttosto che realizzare un singolo edificio, infatti, il progetto presenta un paesaggio architettonico, ‘acropolizzando’ i volumi attraverso il vuoto della doppia piazza concepita come vero e proprio fulcro del sistema. Su di essa si attestano, accanto al “castelletto” – spazio per la comunicazione divulgativa informatizzata - le due principali componenti del nuovo edificio municipale: quella amministrativa e quella rappresentativa, in cui sono maggiormente esaltate le valenze simboliche. Sviluppato lungo la via Aurelia, il corpo longitudinale degli uffici costituisce il filtro visivo attraverso il quale si entra pedonalmente e veicolarmente nell’area: qui si apre la doppia piazza, quella “minerale” (a quota 0.00-0.70) e quella “vegetale” (a quota -3.00), quest’ultima capace di mediare tra loro le giaciture delle due strade perimetrali del lotto (Via Aurelia e Via della Libertà) e di proseguire, in ambiti delimitati, le macchie di verde intercluso nel tessuto edilizio esistente. La configurazione tettonica del suolo, che contiene al suo interno – per gran parte dell’attuale zona sbancata - un ampio parcheggio sotterraneo su due livelli, si taglia e si piega ora per esaltare, ora per assorbire, la doppia articolazione della piazza pubblica, rendendo evidente l’innesto dei due edifici alla quota inferiore (-3.00) e la creazione di un “cuscino pubblico” di attraversamento dell’intero sistema. Un “cuscino” morbido e fluido, aperto agli spazi esterni, che permea il corpo degli uffici amministrativi, con la grande galleria vetrata centrale, e l’ampio spazio del foyer a servizio degli ambienti più rappresentativi del municipio: la biblioteca e la sala consiliare-multifunzionale, capace di ospitare manifestazioni culturali e ludiche grazie a spazi adattabili a funzioni diverse, flessibili e modificabili nel tempo. Come un grande “carapace” o una “farfalla” appena librata nell’aria, questo edificio con funzioni più prettamente sociali e culturali allude a una continuità visiva-fruitiva-simbolica fra la piazza (agorà pubblica) e la complessa “macchina” municipale: una permeabilità fisica e metaforica che, pur garantendo nei singoli luoghi la necessaria sicurezza, esalta con le grandi superfici vetrate quella “trasparenza” delle istituzioni, oggi sempre più richiesta. Nell’insieme la compresenza di funzioni diverse e la compenetrazione di spazi interni ed esterni allude e realizza quello scambio o quella ‘comunione’ politica, sociale e culturale, fra civitas e istituzioni, che il municipio, come luogo tradizionalmente rappresentativo della res publica – emblema dei valori politici e sociali di una comunità locale - sempre più dovrebbe stimolare e rappresentare

    A lumped parameter model for fluid transmission lines

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    Fluid transmission lines are frequently modeled by distributed parameter models in which the effects of the fluid inertia, compressibility, and friction are distributed along the line. These models may not be appropriate for simulating hydraulic systems where the transmission line is only a part of a most complex system as they need too large computational time and complexity of implementation. A lumped parameter model for hydrostatic systems is proposed in this paper. Its results are compared to that of the ‘exact’ first order model. The considered case was a straight closed-end pipe for which has been presented the frequency and the step response. It has proved to be an accurate solution within a specific frequency range and robust under variations of the fluid properties and the line geometry

    Cytokines affect number and function of cell populations relevant to skeletal muscle homeostasis

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    http://pasteur.crg.es/portal/page/portal/Internet/04_EVENTS/HIDE-EVENTS/First%20EMBO%20Conference%20on%20the%20Molecular%20and%20Cellular%20Mechani

    Clinical characteristics and prognostic value of acute retroviral syndrome among injecting drug users

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