14 research outputs found

    La localizzazione dei Galillenses e dei Patulcenses

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    L'autore discute diverse teorie sulla localizzazione dei Galillenses e dei Patulcenses in Sardegna, offrendo una sua interpretazione talvolta in accordo, talvolta in disaccordo con gli altri studiosi, spesso rifacendosi alla linguistica sarda per argomentare le sue tesi

    La <i>Neapolis</i> della Sardegna: emporio punico oppure greco?

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    L'autore fa un'analisi linguistica del toponimo sardo Neapolis, trattando l'argomento anche dal punto di vista archeologico

    L'Odissea, la Sardegna nuragica ed Olbia

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    Nell'antico mondo greco, già in epoca classica e dopo in quella postclassica, riguardo ai poemi omerici e soprattutto riguardo all'Odissea si determinò un movimento esegetico-culturale molto caratteristico: numerosi interpreti, commentatori, storici e geografi si diedero da fare per indicare la rotta esatta del viaggio fatto da Ulisse nel suo peregrinare da una terra all'altra del Mediterraneo e più precisamente per individuare le diverse tappe da lui fatte e cioè le terre da lui toccate. La motivazione di fondo di questa affannosa esegesi di carattere geografico stava nel fatto che - come tutti sappiamo - i due poemi omerici costituivano ormai i "libri" per eccellenza della etnia greca, la loro Bibbia nazionale, gli strumenti essenziali della paideia dei Greci e cioè della loro educazione e della loro cultura. Quelle identificazioni delle varie «tappe» del viaggio di Ulisse pertanto erano promosse dal desiderio di dare lustro e gloria alla propria patria locale, alla propria isola, alla propria città o regione, lustro e gloria che scaturivano appunto dall'essere stata essa raggiunta dall'eroe di Itaca

    Riscontri ed emendamenti filologici ad antichi etnici e toponimi della Sardegna

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    Comincio col precisare che del problema del riscontro dei toponimi sardi citati dalle antiche fonti classiche con i corrispondenti attuali e inoltre degli eventuali emendamenti filologici da apportare alle varie lezioni di quelle fonti mi sono interessato numerose volte nel passato, pubblicando di volta in volta i risultati delle ricerche in mie pubblicazioni. Ma nell’odierna occasione intendo da una parte presentare la somma globale di quelle mie ricerche, dall’altra prospettare ex novo mie ulteriori acquisizioni sull’argomento. Preciso inoltre che intendo muovere la mia analisi partendo dal noto Itinerario di Antonino (Itinerarium Antonini), redatto probabilmente all’epoca dell’imperatore Marco Aurelio Antonino – più conosciuto come Caracalla – (211 - 217 d.C.), che costituisce la fonte antica che presenta il maggior numero di toponimi sardi

    Geronticidio, eutanasia ed infanticidio nella Sardegna antica

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    L'autore analizza dal punto di vista linguistico il geronticidio, l'eutanasia e l'infanticidio nella Sardegna antica

    Nuova iscrizione etrusca rinvenuta in Sardegna

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    In località S'Isca de Nuraki, pianoro alluvionale posto sulla riva sinistra del fiume Massari di Allai, a circa 100 metri da un ponte romano che lo scavalca, il 10 dicembre 1984 è stata rinvenuta una lastra di pietra su cui risultano incise due iscrizioni. La lastra è di roccia vulcanica, di forma irregolare, vagamente trapezoidale, lunga 43, larga 36 centimetri, spessa 5/6 centimetri, e risulta levigata in tutte le sue parti. L’autore interpreta le due iscrizioni incise a mano e presenta una possibile e plausibile traduzione dell’epigrafe

    La Formula etrusca <i>tuśti θui</i>

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    Nel 1951 G. Maetzke ha segnalato, nei seguenti termini essenziali, una iscrizione etrusca inedita: «scolpita su lastrone di arenaria costituente la parete di fondo di una tomba a camera scoperta ed eplorata nell'ottobre 1950 in località 'il Passaggio' presso Mezzavia [Cortona]. Lettere regolarmente e profondamente incise, alte in media cm. 11. Il lastrone non presenta traccia di altre lettere: la faccia iscritta è perfettamente conservata, recando ancora freschi i colpi di gradina. L'iscrizione è quindi da ritenersi in sé completa. tuśti θui». Premesso che il Maetzke è tutto da lodare, per l'accuratezza documentaria, per il sintetico ma essenziale commento linguistico ed infine per la sensata conclusione, dico che con la presente nota intendo accettare il suo implicito invito a fare un nuovo esame della formula tuśti θui. Preciso che intendo presentare le mie argomentazioni in maniera nettamente distinta, dato che mi sembra che la presente nota possa avere anche una finalità paradigmatica rispetto ai metodi ermeneutici messi in atto

    I sardi/nuragici nell'Iberia

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    Amb aquest article l'autor vol documentar la teoria de l'expansi&oacute; dels Tirrenis de Sardenya o Sard/nur&agrave;gics no tan sols a les illes Balears, sin&oacute; tamb&eacute; a la costa nord-oriental de la Pen&iacute;nsula Ib&egrave;rica fins al Migdia franc&egrave;s, l'antiga Gal&middot;lia narbonense, a ra&oacute; de la ruta de l'ambre i de l'estany mitjan&ccedil;ant un excursus historico-literari que fixi l'atenci&oacute; sobre les estret&iacute;ssimes correspond&egrave;ncies arquel&ograve;giques, ling&uuml;&iacute;stiques i topon&iacute;miques entre la civilitzaci&oacute; dels antics habitants de les Balears i la civilitzaci&oacute; nur&agrave;gica de Sardenya

    <i>Caput Tyrsi</i> = Sant'Efis di Orune

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    In base ad analisi cartografiche, cronologhe e linguistiche, l'autore espone i motivi per cui ritiene che l'insediamento romano di Sant'Efis di Orune, situato non lontano dalla riva del riu Mannu, non sia altro che la mansione di Caput Tyrsi indicata dall'"Itinerario di Antonino"
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