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    Il contratto a tutele crescenti nel prisma delle convenienze e dei costi d\u2019impresa

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    SOMMARIO: 1. Posizione del problema. \u2013 2. L\u2019esonero contributivo e la deducibilit\ue0 ai fini Irap nella legge n. 190/2014 (legge di stabilit\ue0 2015) per il contratto a tutele crescenti. \u2013 2.1. L\u2019esonero contributivo per gli assunti a tempo indeterminato. \u2013 2.2. La deducibilit\ue0 ai fini Irap del costo del lavoro. \u2013 3. Il sistema di incentivazione per assumere a tempo indeterminato. \u2013 3.1. Una esemplificazione per l\u2019industria metalmeccanica e per il commercio. \u2013 3.2. Una esemplificazione per il settore meccanico dell\u2019artigianato. \u2013 4. Il contratto a tutele crescenti a confronto con le altre tipologie contrattuali nella scelta gestionale. \u2013 4.1. Aziende non artigiane e di maggiori dimensioni. \u2013 4.2. Aziende artigiane e di minori dimensioni. \u2013 5. Limiti e vantaggi degli incentivi per il nuovo contratto a tutele crescenti. \u2013 6. L\u2019impatto del contratto a tutele crescenti su produttivit\ue0 e struttura della retribuzione

    Commentario sistematico del Ccnl per i dipendenti degli studi professionali

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    Nell’analizzare il CCNL per i dipendenti degli studi professionali, sottoscritto in data 29 novembre 2011, tra Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, si è ritenuto opportuno effettuare un commento sistematico, a carattere teorico-pratico, anche in ragione dell’ampliamento della platea di lavoratori a cui esso si applica, che ricomprende non soltanto i dipendenti degli studi e delle attività professionali appartenenti alle singole aree – economica/amministrativa (commercialisti, contabili, revisori), giuridica (avvocati, notai), tecnica (ingegneri, architetti, geometri, periti, geologi, agrari, agro-tecnici ed agronomi), medico-sanitaria ed odontoiatrica (medici, dentisti, odontoiatri, veterinari, psicologi, operatori sanitari) – ma anche quelli che rientrano nella categoria più generale delle professioni intellettuali, anche non regolamentate. Questo commentario di ADAPT University Press, realizzato con il contributo dei ricercatori e dei collaboratori della Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro di ADAPT (www.adapt.it), si volge a fornire un valido supporto a tutti gli operatori ai quali il CCNL si applica. Al fine di renderne più utile ed agevole la lettura, il commentario, strutturato in 10 parti e in 34 capitoli, vanta una organizzazione sistematica degli argomenti e degli istituti trattati

    Lavoro: una riforma a metà del guado. Prime osservazioni sul DDL n. 3249/2012, Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita

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    Il presente volume – realizzato e reso pubblico in soli dieci giorni dalla comunicazione del d.d.l. n. 3249/2012 alla Presidenza – è stato reso possibile grazie a uno sforzo non comune dei ricercatori e dei collaboratori della Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro di ADAPT (www.adapt.it) e del Centro Studi internazionali e comparati “Marco Biagi” (www.csmb.unimore.it). Si tratta, ovviamente, di una prima lettura di un articolato normativo particolarmente complesso e, peraltro, ancora provvisorio e parziale, che non ha altro scopo se non quello di fornire un contributo e un punto di vista indipendente al dibattito parlamentare e al confronto tra Governo e parti sociali al fine di perfezionare il progetto di riforma del mercato del lavoro

    L’ispezione del lavoro dieci anni dopo la riforma. Il d.lgs. n. 124/2004 fra passato e futuro

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    La valorizzazione degli istituti premiali potrebbe creare un utile spazio per un complessivo rilancio dei temi della riforma del 2004, rappresentando una preziosa occasione per completare, dieci anni più tardi, quell’ambizioso disegno di riforma del sistema della vigilanza e dell’ispezione in materia di lavoro e previdenza, attraverso un rinnovato e più efficace sistema sanzionatorio. In questa prospettiva, il presente volume si offre non solo come momento di riflessione e di analisi in occasione del decennale della riforma dei servizi ispettivi, ma anche come studio progettuale per il definitivo completamento del processo di modernizzazione, che si delinea all’orizzonte, alla luce del prezioso angolo visuale offerto dal diritto sanzionatorio del lavoro che è l’altra faccia della medaglia, utile a indicare la salute e la qualità dell’ordinamento giuridico posto dal diritto del lavoro

    Lavoro: una riforma sbagliata. Ulteriori osservazioni sul DDL n. 5256/2012, Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita

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    Il presente volume ADAPT University Press sul d.d.l. n. 5256/2012 di riforma del mercato del lavoro è stato reso possibile grazie a uno sforzo non comune dei ricercatori e dei collaboratori della Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro di ADAPT (www.adapt.it) e del Centro Studi internazionali e comparati “Marco Biagi” (www.csmb.unimore.it). Si tratta di una seconda lettura di un articolato normativo particolarmente complesso – che segue di pochi giorni il precedente volume ADAPT University Press sul d.d.l. n. 3249/2012 approvato dal Senato il 31 maggio – che non ha altro scopo se non quello di fornire un ulteriore contributo e un punto di vista indipendente al dibattito parlamentare avviato alla Camera e al confronto tra Governo e parti sociali al fine di perfezionare un progetto di riforma del mercato del lavoro confuso e che si conferma complessivamente inadeguato alle reali necessità di lavoratori e imprese

    Abdominal drainage after elective colorectal surgery: propensity score-matched retrospective analysis of an Italian cohort

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    background: In italy, surgeons continue to drain the abdominal cavity in more than 50 per cent of patients after colorectal resection. the aim of this study was to evaluate the impact of abdominal drain placement on early adverse events in patients undergoing elective colorectal surgery. methods: a database was retrospectively analysed through a 1:1 propensity score-matching model including 21 covariates. the primary endpoint was the postoperative duration of stay, and the secondary endpoints were surgical site infections, infectious morbidity rate defined as surgical site infections plus pulmonary infections plus urinary infections, anastomotic leakage, overall morbidity rate, major morbidity rate, reoperation and mortality rates. the results of multiple logistic regression analyses were presented as odds ratios (OR) and 95 per cent c.i. results: a total of 6157 patients were analysed to produce two well-balanced groups of 1802 patients: group (A), no abdominal drain(s) and group (B), abdominal drain(s). group a versus group B showed a significantly lower risk of postoperative duration of stay >6 days (OR 0.60; 95 per cent c.i. 0.51-0.70; P < 0.001). a mean postoperative duration of stay difference of 0.86 days was detected between groups. no difference was recorded between the two groups for all the other endpoints. conclusion: this study confirms that placement of abdominal drain(s) after elective colorectal surgery is associated with a non-clinically significant longer (0.86 days) postoperative duration of stay but has no impact on any other secondary outcomes, confirming that abdominal drains should not be used routinely in colorectal surgery
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