Il contributo economico degli italiani in Colombia. Il caso migratorio di Padula tra fine Ottocento e Seconda guerra mondiale

Lo studio pone l’attenzione su un particolare contesto migratorio che vide snodarsi, in direzione di mete inconsuete dell’America Latina, catene migratorie spontanee e numericamente minori. All’interno dell’area di interesse, identificabile con i territori contigui di tre regioni dell’Appennino meridionale (Campania, Basilicata e Calabria), il Vallo di Diano e quindi Padula costituisce un campione di analisi a carattere localistico non trascurabile. Il piccolo centro valdianese, oltre ai massicci flussi di emigrazione indirizzati verso le più note e investigate destinazioni europee e transoceaniche, contempla anche esperienze migratorie quantitativamente più marginali ma non meno rilevanti in relazione al grado di integrazione e partecipazione attiva nel paese di arrivo. Il caso di studio riguarda la corrente di commercianti e artigiani padulesi approdata in Colombia tra la fine del xix secolo e il principio del xx secolo, in un momento delicato del processo storico di formazione del paese. In questo contesto, l’indagine intende riflettere sul ruolo ricoperto dai padulesi rispetto al contributo dato nel potenziamento di un primo ceto medio imprenditoriale che iniziava a formarsi nel paese.The study focuses on a particular migration context that saw spontaneous and numerically minor chain migration move towards unusual destinations in Latin America. Within the area of interest, which can be identified with the contiguous territories of three regions of the southern Apennines (Campania, Basilicata, and Calabria), the Vallo di Diano and therefore Padula constitutes a not negligible sample of local analysis. The small centre of Vallo Diano, besides the massive emigration flows towards the most known and investigated European and transoceanic destinations, also contemplates migration experiences quantitatively more marginal but not less relevant in relation to the degree of integration and active participation in the Country of arrival. The case study concerns the flow of padulesi traders and artisans who landed in Colombia between the end of the 19th century and the beginning of the 20th century, in a critical moment of the historical process of the Country's formation. In this context, the investigation aims to reflect on the role played by padulesi people with respect to their contribution to the strengthening of the first entrepreneurial middle class that was beginning to form in the Country.L’étude met l’accent sur un contexte migratoire particulier qui vit se dérouler pour des destinations inhabituelles de l’Amérique latine, des chaînes migratoires spontanées et numériquement plus petites. À l’intérieur de la zone d’intérêt, identifiable avec les territoires contigus de trois régions de l’Apennin méridional (Campanie, Basilicate et Calabre), le Vallo di Diano et donc Padula constitue un échantillon d’analyse à caractère local non négligeable. Le petit centre valdianese, en plus des flux massifs d’émigration dirigés vers les destinations européennes et transocéaniques les plus connues et les plus recherchées, comprend également des expériences migratoires quantitativement plus marginales, mais non moins pertinentes, en ce qui concerne le degré d’intégration et de participation active dans le pays d’arrivée. Le cas de l’étude concerne le courant de commerçants et artisans de Padula arrivé en Colombie entre la fin du xixe siècle et le début du xxe siècle, dans un moment délicat du processus historique de formation du pays. Dans ce contexte, l’enquête a pour but de réfléchir au rôle joué par les habitants de Padula dans le renforcement d’une première classe moyenne entrepreneuriale qui commençait à se former dans le pays.El estudio se centra en un contexto migratorio particular en el que se produjeron cadenas migratorias espontáneas y numéricamente menores dirigidas hacia destinos inusuales en América Latina. Dentro de la zona de interés, identificable con los territorios contiguos de tres regiones de los Apeninos meridionales (Campania, Basilicata y Calabria), el Valle de Diano y, por tanto, Padula, constituye una muestra para el análisis local que no se tiene que ignorar. El pequeño centro del Valle de Diano, además de los flujos masivos de emigración hacia los destinos europeos y transoceánicos más conocidos e investigados, contempla también experiencias migratorias cuantitativamente más marginales pero no menos relevantes en relación al grado de integración y participación activa en el país de llegada. El estudio de caso se refiere a la corriente de comerciantes y artesanos paduleses que llegaron a Colombia entre finales del siglo xix y principios del xx, en un momento delicado del proceso histórico de formación del país. En este contexto, la investigación trata de reflexionar sobre el papel desempeñado por los paduleses en relación con la contribución realizada en relación al fortalecimiento de una temprana clase media empresarial que comenzaba a formarse en el país

Dagli Appennini alle Ande. Per una sociologia dell'emigrazione italiana a Bogotá nel nuovo secolo

Partita in sordina intorno al volgere del nuovo secolo, la ricerca sull’ondata più recente di emigrazione dal nostro Paese ha acquistato consistenza negli ultimi due decenni, trascinata dal dibattito giornalistico e (più raramente) dalla polemica politica sulla “fuga dei cervelli”. Questa ricerca sugli italiani a Bogotá, promossa dal Centro di documentazione sulle nuove migrazioni dell’Università di Salerno (Ce.Do.M.), si inscrive in questo filone di studi, indagando un flusso migratorio di dimensioni ancora ridotte, ma che potrebbe risultare indicativo di alcune tra le tendenze più recenti della nuova emigrazione. Quali progetti muovono gli italiani che migrano a Bogotá? Quali percorsi seguono? Quali problemi devono affrontare? A quali situazioni e a quali identità approdano? In questo lavoro si è cercato di dare una risposta articolata a queste domande