57 research outputs found
Precipitation nowcasting with generative diffusion models
In recent years traditional numerical methods for accurate weather prediction
have been increasingly challenged by deep learning methods. Numerous historical
datasets used for short and medium-range weather forecasts are typically
organized into a regular spatial grid structure. This arrangement closely
resembles images: each weather variable can be visualized as a map or, when
considering the temporal axis, as a video. Several classes of generative
models, comprising Generative Adversarial Networks, Variational Autoencoders,
or the recent Denoising Diffusion Models have largely proved their
applicability to the next-frame prediction problem, and is thus natural to test
their performance on the weather prediction benchmarks. Diffusion models are
particularly appealing in this context, due to the intrinsically probabilistic
nature of weather forecasting: what we are really interested to model is the
probability distribution of weather indicators, whose expected value is the
most likely prediction.
In our study, we focus on a specific subset of the ERA-5 dataset, which
includes hourly data pertaining to Central Europe from the years 2016 to 2021.
Within this context, we examine the efficacy of diffusion models in handling
the task of precipitation nowcasting. Our work is conducted in comparison to
the performance of well-established U-Net models, as documented in the existing
literature. Our proposed approach of Generative Ensemble Diffusion (GED)
utilizes a diffusion model to generate a set of possible weather scenarios
which are then amalgamated into a probable prediction via the use of a
post-processing network. This approach, in comparison to recent deep learning
models, substantially outperformed them in terms of overall performance.Comment: 21 pages, 6 figure
Il falso dilemma pubblico-privato. L’anomalia della scuola italiana nel contesto europeo
Il modello organizzativo del sistema scolastico italiano in prospettiva storica e comparata nel contesto europeo; prospettive per un adeguamento della scuola italiana al “sistema medio europeo”.- Indice #4- Introduzione, Marcello Pacini #8- Nota metodologica #14- Cap.I Il modello organizzativo del sistema scolastico italiano #18- Cap.II Il sistema medio europeo. Sistemi e problemi di un'analisi comparata #54- Cap.III Verso la deburocratizzazione. Prospettive per un adeguamento della scuola italiana al “sistema medio europeo” #114- Allegato I La struttura del sistema scolastico italiano #146- Relazioni e interventi di discussione sulla ricerca #206- Intervento On. Francesco Casati, Presidente della Commissione Istruzione e Belle Arti della Camera dei Deputati #208- Intervento Sen. Luigi Covatta, Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione #212- Intervento Sen. Salvatore Valitutti, Presidente della Commissione Istruzione Pubblica e Belle Arti del Senato della Repubblica #215- Intervento Emanuele Caruso, Dirigente Generale dell'Istruzione Tecnica, Ministero della Pubblica Istruzione #219- Intervento Mario Dupuis, Responsabile Scuola del Movimento Popolare #222- Intervento On. Laura Fincato, Vicepresidente della Commissione Istruzione e Belle Arti della Camera dei Deputati #225- Intervento Aureliana Alberici, Responsabile Scuola/Università della Direzione del P.C.I. #229- Intervento Paolo Serreri, Federazione Scuola Università C.G.I.L. #237- Intervento Daniela Silvestri, Rappresentante nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola SNALS #242- Intervento Paolo Martelli, Direttore di POLITEIA - Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica #245- Intervento Salvatore Sechi, Professore ordinario di Storia Contemporanea, Università di Bologna #252- Intervento Piero Romei, Ricercatore dell'ISGO #257- Intervento Giovanni Bechelloni, Professore ordinario di Sociologia dei processi culturali, Università di Firenze #263- Intervento Giorgio Allulli, Censis #266- Intervento Graziella Morselli, FNISM #270- Intervento Luigi Pedrazzi, Il Mulino #274- Intervento Luciano Benadusi, Responsabile Settore Università e ricerca scientifica della Direzione Socialista #277- Intervento Mario Caronna #Coordinatore scientifico del Centro Studi di Milano #282- Intervento Adriana Rosas, Ricercatore presso il CLAS #287- Intervento Giovanni Tesoro, Ricercatore presso l’ISGO #290- Considerazioni conclusive Luisa Ribolzi, CLAS #29
Inesatte informazioni economiche: quale responsabilitĂ per la banca? (nota a Cass. civ., sez. III, 9 giugno 1998, n. 5659)
La vicenda di cui alla sentenza in commento attiene alla richiesta di un operatore economico di condanna di una banca al risarcimento dei danni derivanti dalla violazione dei principi di correttezza professionale per aver fornito informazioni inesatte. La Cassazione ha respinto il ricorso dell' imprenditore che giĂ aveva visto disattese le sue doglianze dai giudici di merito. L' A. esamina la sentenza approfondendo i seguenti punti: la responsabilitĂ per informazioni economiche inesatte; integritĂ patrimoniale, dolo e libertĂ negoziale; professionalitĂ e funzione bancaria; privacy, segreto bancario ed informazioni economiche
Art. 87 – Trattamento del numero di identificazione nazionale
Il numero di identificazione nazionale costituisce un dato personale il cui trattamento richiede adeguate garanzie. L'analisi delle principali tipologie di mezzi d'identificazione d'uso generale e delle relative discipline, come ad esempio in ambito fiscale o sanitario, offre lo spunto per considerare tutele, rischi e prospettive di utilizzo
La cittadinanza digitale: educazione, partecipazione e inclusione
Citizenship is in crisis today as societal changes disputes the meanings of its notion. Technology and digitalization may offer useful tools to open up new perspectives. Digital Citizenship, which is endorsed by institutions such as UNESCO and UN, could overcome inequalities and barriers due to social, environmental, or territorial limitations (inhabitants of rural areas, disabled persons, women, children). Education and training could improve digital skills but also support a more responsible approach to this new framework of social and political relations and to advance a broader access to the network and accessibility to sites and platforms, along with a progressive digitization of public administration. The aim is to develop inclusion through education, to encourage participation and to mitigate the risks of an algorithmic control
Il danno esistenziale: Trieste 13-14 novembre 1998
Il 13 e 14 novembre 1998 si è tenuto a Trieste, presso l'Istituto giuridico della locale Facoltà di Economia, un convegno promosso da Paolo Cendon e Patrizia Ziviz, tutto incentrato sull'analisi del danno esistenziale. L' A. propone una rassegna ragionata delle 24 relazioni-interventi, dalle quali, egli sostiene, sono emersi numerosi spunti ricostruttivi per un più ampio dibattito incentrato sulla persona globalmente intesa in una prospettiva volta al superamento della dualità tra soggetto di diritto e uomo, tra centro di imputazione d'interessi giuridici e portatore di valori individuali
Art. 88 – Trattamento dei dati nell’ambito dei rapporti di lavoro
La disciplina della protezione dei dati personali nell'ambito del rapporto di lavoro è recentemente giunta ad assumere una rilevanza centrale nella corretta gestione dei processi aziendali. Le ragioni alla base di questa accresciuta importanza risiedono, da un lato, nell’evoluzione tecnologica che rende estremamente facile l’elaborazione e la trasmissione, nel gergo giuridico “trattamento”, di un’enorme quantità di dati e, dall’altro, nell’introduzione di strumenti in grado di raccogliere informazioni nuove e sempre più precise. Gli uffici amministrativi sono interconnessi tra loro e verso l’esterno, così come, oramai, anche i veicoli aziendali, le linee produttive e la maggior parte degli apparati (device) utilizzati in azienda. Nel GDPR è riconosciuto ai singoli stati un certo margine di flessibilità dovuto alle specificità dei singoli settori. Tra i trattamenti nell’ambito dei
rapporti di lavoro possono venire disposte norme mirate per assicurare la protezione dei diritti e delle libertĂ dei dipendenti. Monitoraggio e videosorveglianza e consenso dei lavoratori costituiscono alcuni dei punti piĂą delicati da considerar
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