88 research outputs found

    A New synthesis of triazolo[4,5-g]quinolines and unexpected ring reduced products by treatment with hydrazine hydrate

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    A new synthesis of the linear heterocycle 4-chloro-1H-triazolo[4,5-g]quinoline by reduction of the novel compound 4-chloro-1H-triazolo[4,5-g]quinoline-1-oxide is reported. Treatment of the latter with hydrazine hydrate in ethanol in a sealed steel vessel in the presence or not of palladised charcoal, under various conditions of both time and temperature, afforded some derivatives of both ring reduction and ring construction

    Synthesis of pyrrolo[1,2-<i>a</i>]indole-1,8(5<i>H</i>)-diones as new synthons for developing novel tricyclic compounds of pharmaceutical interest

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    In the course of our work aimed at developing novel heterocycles of pharmaceutical interest, a new tricycle, the tetrahydropyrrolo[1,2-a]indole-1,8-dione, has been synthesized by an intramolecular Friedel-Crafts acylation, as a synthon suitable to be functionalized to give novel compounds with potential biological properties. Also, an unusual nucleophilic α-addition to methyl propiolate by 1,5,6,7-tetrahydro-4H-indol-4-one was observed and discussed

    Quinoxaline chemistry. Part 8. 2-[anilino]-3- [carboxy]-6(7)-substituted quinoxalines as non classical antifolate agents. Synthesis and evaluation of in vitro anticancer, anti-HIV and antifungal activity

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    Thirty quinoxalines bearing a substituted anilino group on position 2, a carboethoxy or carboxy group on position 3 and a trifluoromethyl group on position 6 or 7 of the heterocycle were prepared in order to evaluate in vitro anticancer activity. Preliminary screening performed at NCI showed that most derivatives exhibited a moderate to strong growth inhibition activity on various tumor panel cell lines between 10-5 and 10-4 molar concentrations. Interesting selectivities were also recorded between 10-8 and 10-6 M for a few compounds. One single compound exhibited good activity against Candida Albicans

    Prodotti di modificazione strutturale di analoghi chinossalinici del metotressato come potenziali antifolici antitumorali

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    Nell’ambito di un’estesa indagine sulle potenzialità antitumorali di derivati chinossalinici come analoghi degli antifolici classici e non classici sono state sintetizzate numerosissime molecole di chinossaline che hanno mostrato possedere un’attività antitumorale in vitro nei protocolli di screening del National Cancer Institute di Bethesda e un’attività citotossica rilevata dal gruppo del prof. La Colla dell’Università di Cagliari a concentrazioni micromolari

    Sintesi di acidi 1-etil-6-(R)-7-nitro-4-oxo-1,4-diidrochinolin-3-carbossilici quali agenti antibatterici. Influenza del gruppo nitro sull'attività antibatterica

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    Da diversi anni siamo interessati alla chimica ed alle applicazioni biofarmacologiche delle 1,2,3-triazolo[4,5-f], [4,5-g], [4,5-h]-chinoline, una classe di eterociclici trianellari a struttura planare quasi completamente sconosciuta e poco studiata biologicamente. L'attività  antibatterica è indubbiamente quella più estesamente studiata. L'evidente analogia con l'acido ossolinico, noto farmaco chinolonico (ossian), ha stimolato il varo di un vasto programma di ricerca, in parte completato, che prevedeva la realizzazione di acidi triazolo-chinolonici di struttura

    Primi approcci alla sintesi di 2-aril-9-oxo-imidazo[4,5-f]chinoline a potenziale attività anti-HCV

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    Da alcuni anni ricercatori del Dipartimento Farmaco Chimico Tossicologico coordinati dal prof. Paglietti sono interessati alla realizzazione di varie strutture di derivati benzimidazolici, triazolo-chinolinici, piridochinossalinici e imidazochinolinici allo scopo di individuare nuove molecole da impiegare come antibatterici, antitumorali ed antivirali. La presente comunicazione preliminare si inserisce nell’ambito di questo vasto programma di ricerca e riferisce sui primi approcci alla sintesi di 2-ARIL-9-OXO-IMIDAZO[4,5- f]CHINOLINE, da saggiare quali potenziali agenti anti-HCV

    1,2,3-triazolo[4,5-h]quinolines: III: preparation and antimicrobial evaluation of 4-ethyl-4,7-dihydro-1(2)-R-1(2)H triazolo[4,5-h]quinolin-7-one-6-carboxylic acids as anti-infectives of the urinary tract

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    Some 4-ethyl-1(2)-R-1(2)H-4,7-dihydro-triazolo[4,5-h]-quinolin-7-one-6- carboxylic acids were prepared as novel analogues of oxolinic acid, in order to discover the influence of the annelation position of the triazole ring on the antimicrobial activity that, in some isomers triazolo[4,5-f]quinoline carboxylic acids, is selective against Escherichia coli. Some interesting side reactions in the cyclization of 1(2)-R-1(2)H-benzotriazol-4-yl-aminomethylenemalonate are also described. The biological results indicate that this type of annelation is not profitable for antimicrobial activity

    Imidazolo [1,2-a] e 1,2,4-triazolo[4,3-a] chinossaline analoghe degli antifolici metotrexato e trimetrexato

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    Abbiamo progettato una nuova serie di chinossaline, nelle quali l’anello pirrolico è stato sostituito con un’anello imidazolico o con uno triazolico lasciando nelle posizioni 2, 5, 6, 7 e 8 dell’anello chinossalinico gli stessi sostituenti precedentemente esaminati. Di questi composti verranno descritti la sintesi e i risultati farmacologici relativi alla loro attività

    Nuovi derivati chinossalinici inibitori della Diidrofolato Reduttasi (DHFR) e della Timidilato Sintetasi (TS) della <i>Leishmania major</i>: risultati preliminari

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    L’incidenza delle malattie protozoarie imputate al genere Leishmania è aumentata enormemente con la diffusione dell’AIDS. In particolare la forma viscerale della Leishmaniosi sta emergendo come malattia nuova e sempre più frequente. Oltre gli antimoniali altri farmaci importanti sono le pentammidine e l’amfotericina B. Un approccio abbondantemente esplorato in passato è stato lo sviluppo di farmaci antifolici antiprotozoari che bloccano il ciclo dell’acido folico, che, previa attivazione metabolica di enzimi folato dipendenti, attraverso il trasporto di unità carboniose, è responsabile della sintesi de novo degli acidi nucleici e degli amminoacidi. In questo senso sono stati usati il trimetoprim e la pirimetamina che sono attivi contro i plasmodi e i toxoplasmi, ma non contro le Leishmanie e i tripanosomi. Questi due protozoi appartenenti alla classe dei Kinetoplastidae sono sensibili agli antifolici antitumorali come il metotrexato (MTX), ma sviluppano immediatamente una chemioresistenza in quanto riattivano l’autoproduzione di acido folico mediante una via di salvataggio che impiega l’enzima Pteridina riduttasi, recentemente scoperto, appunto, nelle Leishmanie major e nel tripanosoma cruzi. Sulla base di queste premesse ci è sembrato che le nostre molecole a struttura chinossalinica, analoghe al metotrexato, potessero essere impiegate come inibitori enzimatici di questa famiglia di folato
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