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Governance e processi partecipativi nel governo urbano: due esperienze a confronto
This thesis focuses on urban governance, or the act of governing through involving various public,
semi-public and private stakeholders in policy-making, whereby such actors, albeit with different
functions and at different levels, are all interested in urban development. In this respect, the practice
of governance responds to the idea of voluntary coordination, agreed through a horizontal approach,
which is based on mediation and consensus.
The first part of this thesis examines the tools of territorial government, upon which the candidate
builds her analysis of two cases, which, albeit different in terms of size and institutional level, are
emblematic of specific planning processes and their social outcomes: territorial planning in Sardinia
and urban planning in Barcelona. The city of Barcelona, following years of traditional planning
based on strong government, has adopted a more strategic governance approach. On the contrary,
Sardinia has always been characterized by a strong government approach to territorial policymaking
throughout its modern history, since the 1950s - 1970s and until recent years. However, it is
now possible to detect some forms of territorial governance, encouraged by the European Union,
within which the regional government loses its strong decision-making authority and becomes part
of a multi-level system, whereby the process of listening and the creation of partnerships demand
consensus building and a horizontal redistribution of responsibilities
Parte seconda: le rapine
Tra i delitti finalizzati all’appropriazione di beni altrui la rapina si caratterizza
come fatto sociale, oltre che sul piano penale e su quello criminologico, per almeno
due aspetti. Il primo aspetto è la violenza che caratterizza questo tipo di azione
criminosa e che, sia essa esercitata o minacciata, qualifica la posizione degli attori
dell’interazione, in una situazione di compresenza e di forte asimmetria. Il secondo
aspetto è la natura squisitamente strumentale del delitto: chi compie la rapina lo fa
per ottenere un vantaggio materiale, seguendo un corso di azione di tipo razionale.
Pur tenendo conto del fatto che a questa fattispecie sono ascritti fatti che sotto il
profilo sociale sono piuttosto differenziati, la natura di questo reato ne fa forse il
principale indicatore delle tendenze della criminalità . Tanto la “piccola” rapina svolta
per strada quanto l’azione organizzata che colpisce una banca o che conduce alla
presa di ostaggi (“in villa” o per “sequestro lampo”) sono attuate da soggetti
(individui o gruppi) inseriti in contesti criminali o comunque con carriere di devianza
strutturate