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Parte seconda: le rapine

Abstract

Tra i delitti finalizzati all’appropriazione di beni altrui la rapina si caratterizza come fatto sociale, oltre che sul piano penale e su quello criminologico, per almeno due aspetti. Il primo aspetto è la violenza che caratterizza questo tipo di azione criminosa e che, sia essa esercitata o minacciata, qualifica la posizione degli attori dell’interazione, in una situazione di compresenza e di forte asimmetria. Il secondo aspetto è la natura squisitamente strumentale del delitto: chi compie la rapina lo fa per ottenere un vantaggio materiale, seguendo un corso di azione di tipo razionale. Pur tenendo conto del fatto che a questa fattispecie sono ascritti fatti che sotto il profilo sociale sono piuttosto differenziati, la natura di questo reato ne fa forse il principale indicatore delle tendenze della criminalità. Tanto la “piccola” rapina svolta per strada quanto l’azione organizzata che colpisce una banca o che conduce alla presa di ostaggi (“in villa” o per “sequestro lampo”) sono attuate da soggetti (individui o gruppi) inseriti in contesti criminali o comunque con carriere di devianza strutturate

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