33 research outputs found

    Ayahuasca: il vino dell'anima

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    Ayahuasca in lingua Quechua viene tradotto come Aya, anima, spirito, antenato o persona defunta; huasca liana, corda; significa perciò “liana dei morti”. Anche nota come yagé, caapi, natem, è il più importante allucinogeno della foresta amazzonica che viene consumato tradizionalmente dagli sciamani di numerose comunità indigene brasiliane nel corso di sessioni terapeutico/spirituali. Tuttavia il suo utilizzo con il passare dei secoli, la colonizzazione e la globalizzazione si è progressivamente modificato, generando nuove modalità di consumo all’interno di vari contesti ritualistici che vanno da quello turistico, a quello psichedelico puro, fino anche a quello magico/esoterico con ricadute criminogene

    Trichocereuspachanoi: quando la globalizzazione minaccia la tradizione

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    Negli ultimi anni, nello specifico dal 2010 al 2015, sono state intercettate dall’Early Warning System più di 560 nuove sostanze psicoattive tra cui anche piante ed estratti vegetali. All’interno di questo panorama, si inserisce il sanpedro, un cactus mescalinico appartenente al genere Echinopsis o Trichocereus usato dalle popolazioni andine dell’Equador, Bolivia e in modo particolare del Perù, per scopi mistico e medico-curativi. La bevanda a base di mescalina, da qualche decennio ha varcato i confini storico-culturali nella quale era inserita, approdando anche nei mercati europei e in quello nazionale. Oggigiorno infatti, il sanpedro, eradicato dal proprio contesto mistico-religioso, grazie al suo contenuto mescalinico e alla facile reperibilità via internet, trova ampio spazio come sostanza d`abuso a scopi puramente ricreativi. In Italia, sebbene la mescalina sia inserita tra le sostanze stupefacenti e psicotrope e dunque considerata una sostanza illegale, la coltivazione e il consumo del cactus è ad oggi consentita. La legittimità di coltivare e consumare piante i cui principi attivi dimostrano avere effetti psicoattivi, ha favorito la diffusione su larga scala, di una nuova frontiera del mercato delle sostanze d`abuso

    Captagon: la droga dell'ISIS

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    La Fenitillina, è uno stimolante sintetico meglio noto come “Captagon” e utilizzata, solo per un periodo limitato, come farmaco per l’ADHD, la narcolessia e la depressione. Recentemente è apparsa nel commercio delle sostanze psicoattive, tra le sostanze utilizzate dai miliziani dell’ISIS prima dei loro attacchi terroristici. Il triste connubio: “uso di sostanze psicoattive-atti terroristici”, è un fenomeno recentemente definito come “Farmacoterrorismo”, per definire tutti quegli atti terroristici influenzati dall’uso di sostanze psicoattive che, inevitabilmente, aumentano e precipitano la gravità di tali attacchi. Questo fenomeno sembra annoverare tra i suoi principali protagonisti proprio il “Captagon” e i suoi derivati, la cui produzione sembra essere incrementata notevolmente non solo nel Medio Oriente, ma anche nell’Unione Europea grazie al ruolo fondamentale dell’e-commerce

    Un distillato di bohèmienne tutt'ora famoso: l'assenzio

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    L'assenzio è un distillato ad alta gradazione alcolica 60-70° all'aroma di anice, generalmente dalla colorazione verde smeraldo o verde chiaro, derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell’Artemisia absinthium L. dal quale prende il nome. Le proprietà officinali della pianta sono conosciute ed utilizzate fin dall’antichità dal momento che la pianta e le sue applicazioni terapeutiche sono addirittura citate in un papiro egiziano del 1500 a.C. Tale distillato conobbe una diffusione eccezionale nell’800, e divenne particolarmente noto alla fine del secolo, grazie alla fama che ebbe tra gli artisti e gli scrittori di Parigi. Il successo dell’assenzio in Europa fu clamoroso, ma altrettanto rapido fu poi il suo declino. Infatti, scomparve da tutti i mercati d’Europa e d’oltre oceano in poco più di un decennio. Attualmente l’assenzio, ritornato in voga, trova applicazione durante la celebrazione di numerose ritualità magico-esoteriche dove lo si celebra come capace di ridurre la carica aggressiva, sviluppare la calma e fortificare corpo e mente. Siti internet di matrice magico-occultista riportano il suo consumo durante lo svolgimento di vari rituali. Questo utilizzo “nascosto” ma diffuso ha posto le basi per indagarne il suo reale consumo voluttuario tra i giovani, in considerazione della sua facile reperibilità e dei suoi effetti farmaco-tossicologici

    Dall’America all’Asia: Salvia divinorum e Mitragyna speciosa

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    Il numero di nuove sostanze psicoattive (NSP) acquistabile in internet e le informazioni relative alla loro modalità di assunzione a scopi curativi, ricreazionali e spirituali, stanno aumentando costantemente. Nomi come “legal highs”, “herbal highs” e “etno-drugs”, inducono i consumatori a credere che questi prodotti siano sicuri e naturali, sottostimandone o volutamente trascurandone le loro potenzialità farmaco-tossicologiche. Oltre a questo, l’impiego di sostanze naturali tradizionalmente impiegate all’interno di un rituale ben definito in etnie specifiche, in nuovi contesti ricreativi, porta spesso all’abuso delle stesse sostanze (Marti, 2013; 2015). Infatti, mentre l’uso tradizionale/etnico di queste sostanze naturali, non sembra essere associato a dipendenza, intossicazioni o problemi legati alla salute, una volta raggiunto il mercato mondiale, si assiste invece ad una escalation di problematiche ed intossicazioni. Queste derivano soprattutto dal fatto che uscendo da un contesto tradizionale per accedere in uno prettamente ricreazionale, cambiano numerosi fattori fondamentali tra cui: la via di somministrazione, la quantità assunta, l’assunzione di sostanze pure e la co-somministrazione con altre sostanze psicoattive

    An Active-breaks protocol in a grade 2 classroom: effects on On-Task Behavior

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    openI bambini dovrebbero svolgere, secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), almeno 60 minuti al giorno di attività fisica moderata-vigorosa per evitare il rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari. Le ricerche internazionali (COSI,2020) e nazionali (OKkio alla Salute, 2019) dimostrano come la condizione motoria di bambini, adolescenti e adulti sia preoccupante e sicuramente migliorabile. La scuola rappresenta un contesto fondamentale per condurre interventi di promozione dell'attività fisica e contrasto dei comportamenti sedentari. L’attività fisica, oltre ad avere dei benefici strettamente legati alla salute, come riportato da OMS e dalle “2008 Physical Activity. Guidelines for Americans”, contribuisce allo sviluppo motorio, potenziando le strutture e le connessioni neuromuscolari. Inoltre, diversi studi evidenziano come il movimento possa influire sul benessere psicofisico (depressione e stress) (Jin, 1992, Scott, 2020), e in ambito scolastico lo svolgimento di attività fisica moderata-vigorosa può migliorare il comportamento, l’attenzione, la concentrazione e la memoria (Latino & co., 2020, Bulma & Lipowskam, 2018, Pento, 2010). Le pause attive (PA), sessioni di 10 minuti di attività fisica, costituiscono una metodica ormai affermata e supportata scientificamente in ambito scolastico a livello internazionale. Esse consentono di alternare opportunamente i momenti di impegno cognitivo previsti nella didattica e quelli di impegno fisico-ricreativo, fisico-cognitivo, attentivo e mnemonico (Bertinato, 2020). La ricerca effettuata si inserisce all’interno del quasi-esperimento, che consiste nel sottoporre a verifica sperimentale l’introduzione di un fattore, ma senza tenere sotto controllo tutte le variabili che intervengono nella situazione da studiare (Coggi e Ricchiardi, 2005). Lo scopo dello studio è stato analizzare l’effetto delle Pause Attive sul comportamento degli studenti. La ricerca ha coinvolto per 3 settimane due classi di seconda primaria del plesso G.Pascoli, facente parte dell’Istituto Comprensivo “N.Rezzara” di Carrè (Vi). Lo studio ha incluso un gruppo sperimentale che ha eseguito le Pause Attive, e un gruppo di controllo. La scelta è stata quella di inserire le pause attive, tra la quarta e la quinta ora, dopo la pausa ricreativa breve. Nei 20 minuti prima e dopo la pausa sono stati osservati i comportamenti degli alunni delle due sezioni, tramite schede osservative. Mediante la scala del Direct Behavior Rating (DBR), sono stati osservati i comportamenti dei singoli individui (3 per la classe sperimentale e 3 per quella di controllo), mentre il Classroom Behavior and Assets Survey Teacher ha permesso di analizzare i comportamenti dell’intera classe. I risultati delle scale hanno evidenziato come gli alunni abbiano aumentato la percentuale di tempo di comportamenti orientati al compito (on task) e rispettosi, e diminuito quelli dirompenti, soprattutto per gli alunni con un comportamento più difficile. Inoltre, i dati raccolti hanno dimostrato come le PA abbiano diminuito la parte di alunni disattenti e poco motivati e ad aumentato la collaborazione e i lavori di alta qualità. Infine, i questionari somministrati ad alunni e insegnanti hanno dimostrato come lo svolgimento delle PA siano stati dei momenti piacevoli ed abbiano aiutato a diminuire la stanchezza e lo stress degli alunni e delle insegnanti. I limiti della ricerca sono stati sicuramente il campione ridotto di alunni e insegnanti partecipanti e il tempo limitato dedicato alla sperimentazione. Al termine della ricerca si può sostenere come le PA siano sicuramente un mezzo per aiutare alunni ed insegnanti a migliorare il clima di classe, il processo di insegnamento-apprendimento e il proprio benessere psicofisico.According to World Health Organisation (WHO) guidelines, children should engage in at least 60 minutes of moderate-to-vigorous physical activity per day to avoid the risk of metabolic and cardiovascular diseases. International and national research (COSI,2020 and OKkio alla Salute, 2019) shows that the motor condition of children, adolescents and adults is worrying and can certainly be improved. Schools represent a fundamental context to promote physical activity and reduce sedentary behaviour. Physical activity, in addition to its health benefits, as reported by WHO and the “2008 Physical Activity. Guidelines for Americans”, contributes to develop neuromuscular structures and connections. Others studies show that movement can influence psychophysical well-being (depression and stress) (Jin, 1992, Scott, 2020) and in school environment it can improve behaviour, attention, concentration and memory (Latino & co., 2020, Bulma & Lipowskam, 2018, Pento, 2010). Active-breaks, 10-minute sessions of physical activity, are an internationally established and scientifically supported method in schools. They make it possible to alternate the moments of cognitive engagement foreseen in teaching and those of physical-recreational, physical-cognitive, attentional and mnemonic engagement (Bertinato, 2020). This study used a within-subjects experimental design, which consists in testing the introduction of a factor, but without controlling all the variables involved in the situation to be studied (Coggi and Ricchiardi, 2005). The aim of the study was to analyse the effect of active-breaks on students' behaviour. The research lasted three weeks and included two second classes of the primary school “G.Pascoli” - "N.Rezzara" comprehensive institute of Carrè (Vi). The study involved an experimental group that have taken part on a active-breaks program, and a control group. The choice was to include the Active-breaks, between the fourth and fifth hour, after the short break. In the 20 minutes before and after the break, the behaviour of the pupils was observed using observation forms. The Direct Behavior Rating (DBR) scale has been used to observe the individual behaviour of three studens per group, while the Classroom Behavior and Assets Survey Teacher made it possible to analyse the behaviour of the whole class. Students were selected by filling in the DBR for each student in the two classes (experimental and control). The data were then compared and three pairs with approximately the same levels of the three observed behavioural parameters were formed. The results of the DBR scales showed that individual pupils increased the percentage of time of task-oriented and respectful behaviour, and decreased disruptive behaviour, especially for pupils with more difficult behaviour. The second scale also showed how active-breaks decreased the proportion of inattentive and unmotivated pupils and increased the number of pupils who collaborated and produced high quality work. Finally, the questionnaires administered to pupils and teachers showed that the acrive-breaks were pleasant moments and helped to reduce pupils' and teachers' fatigue and stress. The limitations of the research were the small sample of participating pupils and teachers and the limited time devoted to the experiment. Also the teachers' observation, although favoured by the observation forms, may not always have been objective and therefore may have influenced the research data. At the end of the research it can be argued that active-breaks are definitely a way to help pupils and teachers improving the classroom climate and their own psychophysical well-being. It is important to underline that these practices do not solve the behavioural problems of the classroom, but they can be an efficient strategy to increase task-oriented behaviour and have a better teaching-learning process

    Un distillato Bohémienne tuttora famoso: l’assenzio

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    L'assenzio è un distillato ad alta gradazione alcolica 60-70° all'aroma di anice, generalmente dalla colorazione verde smeraldo o verde chiaro, derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell’Artemisia absinthium L. dal quale prende il nome. Le proprietà officinali della pianta sono conosciute ed utilizzate fin dall’antichità dal momento che la pianta e le sue applicazioni terapeutiche sono addirittura citate in un papiro egiziano del 1500 a.C. Tale distillato conobbe una diffusione eccezionale nell’800, e divenne particolarmente noto alla fine del secolo, grazie alla fama che ebbe tra gli artisti e gli scrittori di Parigi. Il successo dell’assenzio in Europa fu clamoroso, ma altrettanto rapido fu poi il suo declino. Infatti, scomparve da tutti i mercati d’Europa e d’oltre oceano in poco più di un decennio. Attualmente l’assenzio, ritornato in voga, trova applicazione durante la celebrazione di numerose ritualità magico-esoteriche dove lo si celebra come capace di ridurre la carica aggressiva, sviluppare la calma e fortificare corpo e mente. Siti internet di matrice magico-occultista riportano il suo consumo durante lo svolgimento di vari rituali. Questo utilizzo “nascosto” ma diffuso ha posto le basi per indagarne il suo reale consumo voluttuario tra i giovani, in considerazione della sua facile reperibilità e dei suoi effetti farmaco-tossicologici

    Dall’America all’Asia: Salvia divinorum e Mitragyna speciosa

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    La Salvia divinorum e la Mitragyna speciosa (Kratom) sono due piante ad attività allucinogena e psicoattiva tra le più note e vendute nei siti online europei. Tra il 2009 ed il 2013, sono state riscontrate anche nel territorio italiano e sono state oggetto di segnalazione da parte del Sistema Nazionale di Allerta Precoce. Sebbene il loro impiego tradizionale le dipinga come alternativa sicura alle più note sostanze oppioidi di sintesi, sono stati riportati studi scientifici, che mettono in luce casi di intossicazioni e di decesso in seguito al loro uso ricreativo e tradizionale. Nonostante queste evidenze tossicologiche, la legislazione a tal proposito non si esprime in modo univoco a livello internazionale, infatti ad oggi, la Salvia divinorum e la Mitragyna speciosa rientrano nelle tabelle delle sostanza stupefacenti e psicotrope solo in alcuni stati. Nello specifico, in Italia, solo Salvia divinorum e il relativo principale costituente psicotropo (Salvinorina A), rientrano, dal 2005, nella Tabella I del DPR 309/90

    Un distillato Bohémienne tuttora famoso: l’assenzio

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    L'assenzio è un distillato ad alta gradazione alcolica 60-70° all'aroma di anice, generalmente dalla colorazione verde smeraldo o verde chiaro, derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell’Artemisia absinthium L. dal quale prende il nome. Le proprietà officinali della pianta sono conosciute ed utilizzate fin dall’antichità dal momento che la pianta e le sue applicazioni terapeutiche sono addirittura citate in un papiro egiziano del 1500 a.C. Tale distillato conobbe una diffusione eccezionale nell’800, e divenne particolarmente noto alla fine del secolo, grazie alla fama che ebbe tra gli artisti e gli scrittori di Parigi. Il successo dell’assenzio in Europa fu clamoroso, ma altrettanto rapido fu poi il suo declino. Infatti, scomparve da tutti i mercati d’Europa e d’oltre oceano in poco più di un decennio. Attualmente l’assenzio, ritornato in voga, trova applicazione durante la celebrazione di numerose ritualità magico-esoteriche dove lo si celebra come capace di ridurre la carica aggressiva, sviluppare la calma e fortificare corpo e mente. Siti internet di matrice magico-occultista riportano il suo consumo durante lo svolgimento di vari rituali. Questo utilizzo “nascosto” ma diffuso ha posto le basi per indagarne il suo reale consumo voluttuario tra i giovani, in considerazione della sua facile reperibilità e dei suoi effetti farmaco-tossicologici
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