61 research outputs found

    Prison? A question instead of a statement

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    The study concerns the prison space and tries to investigate the main issues related to the detention space and concerning the social, philosophical, territorial, spatial and sensorial aspects of prison

    Indecorose. Sex work e resistenza al governo dello spazio pubblico nella città di Roma

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    Questo libro affronta la dimensione spaziale della prostituzione di strada, muovendo da tre considerazioni: la presenza del sex work ci interroga sulla dimensione di genere dello spazio urbano; la rimozione dei corpi delle sex worker dalle strade delle città italiane ci interpella sulla concezione e sul governo dello spazio pubblico e sulla cultura civica urbana attuale che esso esprime; le politiche messe in atto evidenziano il ruolo fondamentale che esso può avere nelle traiettorie di autodeterminazione o marginalizzazione di chi lo vive. Le voci delle diverse soggettività coinvolte – le sex worker, le soggettività trans, le cittadine e i cittadini di alcuni quartieri periferici di Roma – sono messe in dialogo con una ricostruzione delle politiche istituzionali sulla prostituzione in Europa e in Italia, ma anche con una riflessione sulle politiche di costruzione e governo dello spazio urbano attraverso un’ottica di genere: il libro si inserisce nel filone di studi che mira a riconoscere la violenza strutturale che la città esercita su chi la attraversa con un corpo femminile, interrogando così il ruolo di chi pianifica spazi e politiche urbane

    Immaginarsi altrimenti. Pratiche artistiche e culturali come strumento per la costruzione di futuri nelle aree interne italiane

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    Il contributo prende le mosse da una ricerca sulla possibilità delle pratiche artistiche e culturali di offrirsi come strumenti di attivazione di processi e progettualità territoriali, guardando in particolare al caso delle cosiddette aree interne. Concentrandosi sul territorio italiano, dopo una prima fase di ricognizione, mappatura e selezione di casi studio, la ricerca ha esplorato alcune delle questioni che tali esperienze sollevano. Nonostante la difficoltà del riconoscimento dei possibili esiti territoriali di tali pratiche, che suggeriscono un ripensamento degli indicatori per la valutazione di impatto in favore di criteri e indicatori tendenzialmente qualitativi, il contributo raccoglie una breve lettura degli effetti territoriali riconosciuti durante la ricerca per poi approfondirne uno particolarmente rilevante per le discipline che si occupa del governo del territorio: la produzione di rappresentazioni e immaginari territoriali inediti, spesso alternativi a quelli dominanti, incoraggiando visioni di futuro autoctone, insolite e innovative. Attraverso una breve descrizione di quattro casi studio, si espliciterà le modalità impreviste con cui le pratiche diventano indirettamente dispositivi di formazione e capacitazione collettiva per l’immaginazione e la trasformazione del proprio territorio. Anche e soprattutto alla luce delle recenti iniezioni di fondi comunitari e nazionali sulle aree interne, leggere come queste pratiche possano entrare potenzialmente in dialogo con altre politiche di intervento ambisce a contribuire a una loro integrazione nella cassetta degli attrezzi di progettisti e pianificatori

    Pietro Saitta, Populismo urbano: Autoritarismo e conflitto in una città del sud (Messina 2018-2022), Milano, Meltemi, 2022, pp. 253

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    Book review of Pietro Saitta, Populismo urbano: Autoritarismo e conflitto in una città del sud (Messina 2018-2022), Milano, Meltemi, 2022, pp. 253.Recensione di Pietro Saitta, Populismo urbano: Autoritarismo e conflitto in una città del sud (Messina 2018-2022), Milano, Meltemi, 2022, pp. 253

    Emidio di Treviri, una ricerca sulla gestione del post sisma nel centro Italia: considerazioni sul caos abitativo e le relative ricadute territoriali

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    Con questo contributo intendiamo presentare alcuni dei primi risultati di Emidio di Treviri, gruppo di ricerca sul post sisma del centro Italia formatosi nel dicembre del 2016 a seguito di una call delle Brigate di solidarietà attiva, associazione di assistenza mutualistica presente sul cratere del terremoto da agosto 2016. Il nostro contributo, adottando una prospettiva territorialista, si propone di restituire una lettura critica delle diverse soluzioni abitative messe in campo nella fase emergenziale (Cas, strutture alberghiere, ecc.). Tenendo conto delle peculiarità sociali e morfologiche del territorio in cui sono stati proposti, la valutazione sintetica degli strumenti di gestione del post sima che qui presentiamo vuole indagare le ricadute territoriali del caos abitativo generatosi e presentare il quadro delle diseguaglianze e delle vulnerabilità che ne è conseguitoThis paper presents some of the first results of the work of "Emidio di Treviri", a research group which intends to investigate the post-earthquake of Central Italy. The group took shape in December 2016, following a call promoted by the Brigate di Solidarietà Attiva, a mutual assistance association which has been working in the cratere (the earthquake’s damaged area) since September 2016. Our contribution aims to give a critical reading of the various housing solutions adopted in the emergency phase (Cas, hotels...), favouring a territorialist interpretation, taking into account the social and morphological features of this territory. The synthetic evaluation of the post-earthquake management tools that we are presenting here aims to investigate the territorial effects of the resulting housing chaos and to present the framework of inequalities and vulnerabilities raised by it

    Emidio di Treviri. Genesi, esiti e prospettive future di un’inchiesta volontaria e militante sul post-terremoto in centro Italia

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    Si presenta, di seguito, il lavoro di Emidio di Treviri, gruppo di ricerca volontario e militante che, a partire dall’inverno del 2016, ha indagato le ricadute della gestione del post-sisma in Centro Italia sul territorio e la popolazione colpiti, adottando una prospettiva interdisciplinare e territorialista. Assieme ad una breve descrizione dei sei differenti campi di indagine con i quali si è inteso ricomporre il quadro del caos abitativo generatosi e delle diseguaglianze e delle vulnerabilità che ne sono conseguite, si riportano quelle che sono le nuove prospettive di ricerca-azione del gruppo di ricerca, in un post-terremoto senza precedenti il cui termine appare sempre più lontano

    Trois fenêtres pour un panorama. Contributions des réflexions féministes, genrées et queer produites en Italie dans le cadre des disciplines spatiales à partir des années 1990

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    L’obiettivo del contributo, scritto in lingua francese, è indagare come gli approccio di genere e queer influenzino la riflessione sulla teoria e le pratiche dello spazio in Italia, mediante l’attività di diverse soggettività. Il background delle autrici proviene da dipartimenti di architettura italiani, dove si sviluppano sia studi urbani che pratiche di progettazione spaziale a diverse scale. Questo contesto è stato contaminato da temi che emergono nella nuvola dei movimenti femministi e transfemministi queer, contaminazioni che rimangono sconosciute e/o non inserite in un quadro di riferimento definito. La mancanza di riconoscimento è - crediamo - almeno in parte legata a una particolarità della sfera italiana: a differenza di altri Paesi, in Italia le istanze dei movimenti non hanno trovato una traduzione istituzionale nella formazione di quadri accademici, come i dipartimenti di genere o di studi queer. Questo discorso ha quindi trovato un posto per la costruzione di sé in contesti diversi e di varia natura, a volte anche in conflitto tra loro. Tale peculiarità, e il carattere trasversale che attribuiamo alla nostra disciplina, ci ha portato a mettere in discussione alcune delle diverse soggettività che giocano un ruolo nella costruzione del dibattito: 1. i gruppi storici del femminismo della differenza, presenza fondamentale caratterizzante del discorso italiano, come confronto persistente con l’ingombrante portata, ricca e costrittiva, del loro patrimonio teorico; 2. i mediatori e le mediatrici che, trasponendo un punto di vista femminista sulla pianificazione, operano in dialogo e negoziazione con le amministrazioni, soprattutto riguardo le questioni aperte dalla natura universalistica e mainstream dell’approccio istituzionale delle politiche urbano di genere; 3. i movimenti transfemministi queer, in opposizione alle soggettività fino ad ora proposte, le cui pratiche spaziali più recenti interessano per la natura sovversiva e creativa della loro radicalità. Il contributo individua il particolare interesse del caso italiano nell’intreccio tra le soggettività e le loro relazioni, che produce un discorso profondo e variegato, trasformando la mancanza di un quadro istituzionale in un fertile scenario produttivo.Cette contribution a pour objectif d’enquêter sur la façon dont une approche genrée et queer influence la réflexion sur la théorie et les pratiques de l’espace en Italie au moyen de l’activité de plusieurs subjectivités

    Bruci la città. Generi, transfemminismi e spazio urbano

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    Il libro affronta l’intreccio tra la dimensione del genere e quella della città, attraverso le riflessioni e le pratiche sviluppate dai movimenti femministi e transfemministi in Italia. Utilizzando gli strumenti di diversi ambiti disciplinari (filosofia politica, sociologia, urbanistica), il testo mette a tema lo spazio pubblico, gli spazi transfemministi, gli spazi delle pratiche quotidiane, gli spazi del rapporto con le istituzioni. Il titolo allude al desiderio, come passione e motore dell’azione politica, e al conflitto. Più che un resoconto, infatti, questo libro vuole essere un dialogo a più voci che restituisce la postura critica e conflittuale con cui i movimenti e le pratiche transfemministe oggi contestano, risignificano, trasformano, fanno ardere gli spazi urbani

    Trasformare la paura. Pratiche di resistenza femminista, emozioni e spazio urbano

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    L’articolo si concentra sulla paura come ambito generatore dell’agency dei movimenti femministi. Riconosciuto come una vasta letteratura esplori il legame tra paura e spazio pubblico, rivolgendosi alle donne come obiettivi vulnerabili, e smantellando uno sguardo sulle donne vittimizzante, questo lavoro mira a mettere in evidenza l’azione collettiva femminista come pratica di intervento nello spazio pubblico resistente e conflittuale. Se la paura può essere considerata una gendered emotion, questa è anche matrice e conseguenza della violenza di genere. Il suo potere nel plasmare la vita delle donne e delle persone LGBTQ e la loro possibilità di abitare la città è stato sfidato dai movimenti femministi attraverso un ampio repertorio di azioni, come passeggiate notturne, slut walk, marce e la riappropriazione di edifici abbandonati. Tenendo conto di alcuni casi specifici, in particolare lo spazio femminista delle Cagne Sciolte e la Casa delle donne Lucha Y Siesta a Roma, il paper delinea una dimensione trasformativa e generativa della paura

    Sex Zoned

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    Il paper indaga le politiche urbane e l’articolazione della prostituzione outdoor nella città di Roma e le loro conseguenze su cittadinanza e spazio pubblic
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