5 research outputs found

    Esclusione, identit\ue0 e differenza. Riflessioni su diritti e alterit\ue0

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    Il nucleo concettuale attorno a cui si addensano e confrontano ricerche, studi e indagini all\u2019interno di questo volume, \ue8 rappresentato dal rapporto che intercorre tra identit\ue0 e differenza, rispetto a meccanismi di esclusione e misconoscimento. Di fronte a nuove blindature prodotte da processi migratori, specchio di trasformazioni geopolitiche globali, ci si interroga su come l\u2019alterit\ue0, nella sua complessa fenomenologia, investa la sfera giuridica retroagendo sul tessuto politico-sociale. L\u2019opera documenta gli esiti del Convegno internazionale di studi \u201cAuschwitz. Prima e oltre\u201d promosso dall\u2019Universit\ue0 degli Studi di Macerata e dall\u2019Osservatorio di Genere - Istituto storico della Resistenza di Macerata, che ha messo al centro Auschwitz quale paradigma di una cesura o spartiacque nella storia, divenuto nel tempo memoria di come il progressivo sfaldarsi del senso del limite possa preludere alla catastrofe. Su quell'evento a lungo irrappresentabile appare possibile, e persino auspicabile, porsi domande in relazione al moltiplicarsi nella contemporaneit\ue0 di quell\u2019esposizione alla morte degli altri \u2013 intesa sia come pericolo che come espulsione o rifiuto \u2013 con lo sguardo rivolto a un passato che occorre continuare a narrare

    Insediamento migratorio e spazi abitativi. Le barriere fisiche e simboliche dell'Hotel House

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    In questa breve riflessione si intende esporre uno studio di caso condotto presso l\u2019Hotel House di Porto Recanati, sulla costa adriatica, un gigantesco immobile verticale di circa cinquecento mini appartamenti, sorto negli anni Settanta non lontano dal centro di una delle mete pi\uf9 attrattive della riviera come unit\ue0 turistico-residenziale per famiglie benestanti. Cambiamenti nelle abitudini vacanziere dei residenti, nonch\ue9 l\u2019arrivo delle prime migrazioni africane alla fine degli anni Ottanta, hanno trasformato progressivamente il profilo della struttura da turistico-alberghiera ad abitazione per immigrati di varia provenienza e per autoctoni che soffrono un disagio socio-economico. La perdita della destinazione originaria dell\u2019edificio, unita alla sua architettura labirintica e ad una collocazione urbanistica decentrata, ha innescato un processo di marginalizzazione dei suoi abitanti, favorendo altres\uec l\u2019insorgere di episodi di criminalit\ue0. L\u2019Hotel House oggi si presenta come una struttura profondamente degradata, con una altissima concentrazione di abitanti, per lo pi\uf9 immigrati stranieri, che non ha accesso ai normali circuiti aggregativi. Le reti di protezione e di integrazione di un ghetto, sempre pi\uf9 impermeabile all\u2019esterno, sono state costruite dall\u2019interno e corrono sul filo dell\u2019appartenenza nazionale-familiare. In questa breve ricognizione si rifletter\ue0, senza alcuna pretesa esaustiva, sul ruolo, anche simbolico, dei luoghi e degli spazi di insediamento degli immigrati nel territorio, cercando di far emergere come essi siano un elemento strutturale, quasi paradigmatico, nella costruzione di quel composito tessuto relazionale che potremmo nominare semplicisticamente nei termini di integrazione o pi\uf9 dinamicamente come appartenenza multipla. Per restituire la complessit\ue0 di un\u2019analisi che pure intende sezionare un caso, prendendo le mosse da un luogo territorialmente situato, occorre altres\uec gettare uno sguardo alla rappresentazione mediatica degli abitanti dell\u2019Hotel House, in un arco temporale ristretto ma esemplare. La finalit\ue0 \ue8 quella di rimarcarne la prospettiva prevalentemente emergenziale-securitaria che punta spesso ad esasperare aspetti devianti, passando sotto silenzio quella realt\ue0 in maggior parte strutturata, stanziale, composta da famiglie che risiedono in Italia da molti anni e da giovani lavoratori immigrati che considerano questo spazio un punto di riferimento

    Introduzione

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    Che cosa significa pensare, narrare, rammemorare Auschwitz nel presente? Cosa caratterizza la singolarit\ue0 di un \u201cluogo\u201d divenuto evento-paradigma di un sistema politico mortifero? Come da pi\uf9 parti si \ue8 rilevato, la risposta potrebbe rintracciarsi nel suo non essere un episodio erratico che interrompe il continuum storico ma un \u201cevento\u201d senza fondo che ha inabissato condizione umana e sovrastrutture occidentali . Auschwitz non si d\ue0 in modo assoluto. Nessuna delle rappresentazioni, tra testimonianze e ricostruzioni di varia natura, che incessantemente ne illuminano porzioni, pu\uf2 esplorarne in toto la profondit\ue0 consegnandolo al passato. Cionondimeno l\u2019ermeneuticit\ue0 che caratterizza Auschwitz nel suo essere luogo-evento-paradigma, laddove non presti il fianco a facili ricomposizioni e superamenti, pu\uf2 segnalare la capacit\ue0 del pensiero di urtare contro il male

    NO.DI - No Discrimination

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    No.DI. \ue8 un progetto europeo realizzato dalla Regione Umbria in partenariato con Regione Marche, A.C.S.I.M., Cidis Onlus, Fondazione Caritas Senigallia Onlus, Free Woman Onlus, Gruppo Umana Solidariet\ue0 G. Puletti, On the road Onlus, Universit\ue0 degli studi di Urbino Carlo B\uf2 e supportato da una rete territoriale composta da Enti Pubblici Locali (Province Comuni), Associazioni, Cooperative. Destinatari degli interventi sono gli operatori pubblici e del terzo settore che operano sui temi dell'immigrazione, integrazione, antidiscriminazione. Destinatari finali degli interventi sono i cittadini dei paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale. Finalit\ue0 e obiettivi NO.DI intende promuovere l'inserimento di politiche di prevenzione e contrasto alle discriminazioni etnico - razziali e multiple nelle azioni di governo delle amministrazioni delle regioni coinvolte e negli interventi di enti del Terzo Settore, sindacati, organizzazioni datoriali, forze dell'ordine, funzionali alla costituzione di Sistemi di rete regionali Antidiscriminazioni. Percorso formativo di aggiornamento il percorso formativo di aggiornamento previsto dal progetto (per il quale \ue8 stata richiesta la consulenza scientifica e l'intervento da parte dell'ACSIM alle dott.ssa FERMANI, MATTUCCI e SANTONI dell'Universit\ue0 di Macerata) ha quale obiettivo la diffusione di una conoscenza approfondita delle tipologie di discriminazione (diretta/indiretta/istituzionale/razziale/di genere/multipla) e degli ambiti della discriminazione (mass media, vita pubblica, servizio pubblico, lavoro, casa, tempo libero, scuola, servizi finanziari, forze dell'ordine, salute, trasporto pubblico). Il percorso di aggiornamento insister\ue0 in particolare sull'approfondimento della normativa nazionale ed europea in materia di discriminazioni e sulla presentazione degli strumenti giuridici e processuali di tutela che la stessa normativa mette a disposizione per l'implementazione delle azioni di contrasto, con particolare riferimento al funzionamento e alle attivit\ue0 dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR). Le lezioni saranno supportate dalla presentazione di casi studio e riferimenti pratici rispetto agli ambiti di intervento dei corsisti. Al termine delle lezioni i corsisti avranno maturato competenze teorico pratiche utili alla prevenzione di atteggiamenti ed atti discriminatori, all'individuazione e alla rimozione degli elementi discriminatori, all'informazione e al supporto delle vittime di discriminazione
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