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    Nutations in plants

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    Algae communication, conspecific and interspecific: the concepts of phycosphere and algal-bacteria consortia in a photobioreactor (PBR)

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    Microalgae in the wild often form consortia with other species promoting their own health and resource foraging opportunities. The recent application of microalgae cultivation and deployment in commercial photobioreactors (PBR) so far has focussed on single species of algae, resulting in multi-species consortia being largely unexplored. Reviewing the current status of PBR ecological habitat, this article argues in favor of further investigation into algal communication with conspecifics and interspecifics, including other strains of microalgae and bacteria. These mutualistic species form the ‘phycosphere’: the micro-environment surrounding microalgal cells, potentiating the production of certain metabolites through biochemical interaction with cohabitating microorganisms. A better understanding of the phycosphere could lead to novel PBR configurations, capable of incorporating algal-microbial consortia, potentially proving more effective than single-species algal systems

    I biostimolanti : uno strumento per migliorare la qualità delle produzioni

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    I biostimolanti sono mezzi tecnici che possono incrementare la produzione delle colture agrarie in termini qualiquantitativi, migliorando lâ efficienza dâ uso degli elementi nutritivi e, in taluni casi, aumentando la resistenza agli stress di natura biotica e abiotica. Questi prodotti possono quindi rappresentare un valido strumento per ridurre lâ impatto ambientale delle colture ortofloricole coltivate in ambiente protetto. Il meccanismo di azione di questi composti è basato sullâ aumento dellâ attività metabolica delle piante e il risultato della loro applicazione è spesso un aumento della produzione e della qualità del prodotto. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di verificare lâ effetto del biostimolante Actiwave (Valagro S.p.A.) sulla crescita di tre specie floricole da bordura: Coleus blumei, Impatiens wallerana e Salvia splendens. Le piante sono state mantenute per tutta la durata della prova in una serra in ferro e vetro, con una temperatura di 25°/18°C giorno/notte. Sono stati effettuati i seguenti trattamenti: concimazione al momento del ripicchettamento, aggiungendo al substrato: (g m-3) Nitrato-NO3 70, Ammonio-NH4 50, Fosforo-P2O5 208, Potassio-K2O 240, MgO 24, microelementi 50, (Controllo); trattamento a cadenza settimanale con una soluzione nutritiva contenente le stesse concentrazioni di macro e microelementi presenti nel biostimolante, senza la concimazione iniziale; trattamento a cadenza settimanale con biostimolante, senza la concimazione iniziale; trattamento a cadenza settimanale con biostimolante, con concimante iniziale come per le piante di controllo. Il biostimolante è stato distribuito per aspersione alla concentrazione di 2,5 mL L-1, a partire dalla settimana dopo il ripicchettamento fino alla fioritura delle piante (8 settimane). I risultati ottenuti hanno mostrato una crescita decisamente più veloce delle piante trattate, che si è tradotta in un aumento dellâ area fogliare, del peso fresco e secco. Lâ accumulo di biomassa nella parte epigea è risultato quasi doppio rispetto ai controlli. Dal punto di vista qualitativo, le piante trattate con il biostimolante hanno presentato una fioritura più precoce e più abbondante rispetto al testimone. I dati vengono discussi cercando di discriminare lâ effetto biologico (biostimolante) del prodotto da quello nutrizionale
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