24 research outputs found

    A promising therapeutic peptide and preventive/diagnostic biomarker for age-related diseases: The Elabela/Apela/Toddler peptide

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    Elabela (ELA), Apela or Toddler peptide is a hormone peptide belonging to the adipokine group and a component of apelinergic system, discovered in 2013-2014. Given its high homology with apelin, the first ligand of APJ receptor, ELA likely mediates similar effects. Increasing evidence shows that ELA has a critical function not only in embryonic development, but also in adulthood, contributing to physiological and pathological conditions, such as the onset of age-related diseases (ARD). However, still little is known about the mechanisms and molecular pathways of ELA, as well as its precise functions in ARD pathophysiology. Here, we report the mechanisms by which ELA/APJ signaling acts in a very complex network of pathways for the maintenance of physiological functions of human tissue and organs, as well as in the onset of some ARD, where it appears to play a central role. Therefore, we describe the possibility to use the ELA/APJ pathway, as novel biomarker (predictive and diagnostic) and target for personalized treatments of ARD. Its potentiality as an optimal peptide candidate for therapeutic ARD treatments is largely described, also detailing potential current limitations

    Procedures for high quality RNA extraction from Paracentrotus lividus (LAMARCK, 1816) embryos and gonadal tissue

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    The extraction protocol described below is part of the CISAS project, aimed at the realization, within CNR, of an “International Centre of advanced study in environment, ecosystem and human health”. In this report we describe a RNA extraction protocol from Paracentrotus lividus embryos and gonadal tissue

    DNA Barcoding as a tool for Zoological Taxonomy: Identification of bony fish in the Mediterranean Sea

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    The description of all the species present in nature is a vast task to be fulfilled by using the classical approach of morphological description of the organisms. In recent years, the traditional taxonomy, based primarily on identification keys of species, has shown a number of limitations in the use of the distinctive features in many animal taxa and inconsistencies with the genetic data. Furthermore, the increasing need to get a true estimate of biodiversity has led Zoological Taxonomy to seek new approaches and methodologies to support the traditional methods. The classification procedure has added modern criteriasuch as the evolutionary relationships and the genetic, biochemical and morphological characteristics of the organisms.Until now the Linnean binomial was the only abbreviated code associated with the description of the morphology of a species. The new technologies aim to achieve a short nucleotide sequence of the DNA to be used as an unique and solely label for a particular species, a specific genetic barcode. For both morphological and genetic approaches, skills and experience are required. Taxonomy is one of zoological disciplines that has been benefited from the achievements reached by modern molecular biotechnology. Using a molecular approach it is possible to identify cryptic species, to establish a family relationship between species and their membership of taxonomic categories or to reconstruct the evolutionary history of a taxon

    Engraulis encrasicolus (Linnaeus, 1758): technical report about extraction and recognition of the digestive tract contents in early stages of the life cycle

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    The study of ichthyio-plankton stages and its relations with the environment and other organisms is therefore crucial for a correct use of fishery resources. In this context, the extraction and the analysis of the content of the digestive tract, is a key method for the identification of the diet in early larval stages, the determination of the resources they rely on and possibly a comparison with the diet of other species. Additionally this approach could be useful in determination on occurrence of species competition. This technique is preceded by the analysis of morphometric data (Blackith & Reyment, 1971; Marcus, 1990), that is the acquisition of quantitative variables measured from the morphology of the object of study. They are linear distances, count, angles and ratios. The subsequent application of multivariate statistical methods, aims to quantify the changes in morphological measures between and within groups, relating them to the type and size of prey and evaluate if some changes appear in food choices along the larvae growth

    Bollettino on-line del progetto Ritmare

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    Il progetto all’interno del quale si è inserita l' attività "La scienza del Mare nelle scuole" è il Progetto Ritmare (La Ricerca Italiana per il Mare). Il progetto Ritmare è un progetto strategico per la ricerca sul mare in Italia, che vuole coniugare le risorse ambientali del mare con l’uso connesso alle attività produttive e allo sfruttamento energetico delle sue risorse, sviluppando tecnologie ed innovazione e, al tempo stesso, promuovendone la sua conoscenza e il rispetto. In tale contesto il progetto propone di sensibilizzare gli studenti delle scuole di primo e secondo grado alle scienze del mare, sperimentando un approccio multidisciplinare che unisca il mondo scientifico e tecnologico a quello didattico, attraverso l'uso di strumenti di comunicazione che vadano dalle forme artistiche ed espressive a quelle prettamente tecnologiche e multimediali

    OltreMare - Un progetto per il futuro della BiodiversitĂ  del Mediterraneo

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    Osservatorio e comunicazione. Questo progetto narra dello sguardo degli artisti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo sul lavoro di ricerca portato avanti dall’IAS - CNR (ex IAMC) riguardo all’osservazione e alla tutela della Biodiversità e costituisce uno strumento eccellente di comunicazione per un pubblico quanto mai ampio. La divulgazione della scienza è un’attività complessa e sicuramente necessita di competenze e attitudini multidisciplinari oltreché di motivazione ed entusiasmo. La comunicazione delle tematiche scientifiche, di per sè ostiche nella traduzione al grande pubblico, grazie alla forza e all’immediatezza tipica dell’espressione artistica diventa prodigioso spunto di riflessione e di osservazione, sia per i giovani che per la comunità intera. Grazie al progetto Osservatorio della Biodiversità Siciliana, sono state realizzate da partners con competenze istituzionali complementari , quali l’Accademia di Belle Arti di Palermo e l’IAS - CNR di Capo Granitola, delle azioni didattiche e creative di valore scientifico espresse con straordinaria forza e bellezza. La sinergia creata, nata da un rapporto consolidato ormai da tempo, ha portato ad uno scambio tra ricercatori e professori che si sono messi in gioco in uno sforzo congiunto per avvicinare le proprie competenze. In seguito ad un’intensa attività di coordinamento e pianificazione dei lavori, si è riusciti a portare avanti un progetto ambizioso e imponente, coinvolgendo moltissimi ambiti scientifici e altrettante cattedre, sensibilizzando così gli artisti ai temi della Biodiversità. Le opere prodotte, accompagnate da schede scientifiche, hanno dunque acquisito un valore, oltreché artistico, didattico, e restano come testimonianze oggettive, nel percorso culturale, per i visitatori dell’Osservatorio. Questa collaborazione conferma l’importanza e l’opportunità di unire arte e scienza per esaltare la percezione della ricerca scientifica da parte della comunità e ,ancora una volta, si conferma come, per fare “cose straordinarie”, siano più importanti i rapporti umani piuttosto che le competenze tecniche. A tal proposito, un ringraziamento sentito al Prof. Calogero Piro che, con passione e dedizione, ha reso possibile questa esperienza, e al gruppo di Comunicazione EDU Lab dell’IAS - CNR, che è stato, per me, un supporto indispensabile per la realizzazione di questo complesso progetto

    The power of video in science communication: the EDUlab media production

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    Avvicinare la scienza e la ricerca alle persone, in ogni aspetto, significa avvicinare il pubblico a temi complicati, inspirando buone norme comportamentali di rispetto e tutela ambientale ma anche avvicinare la scienza a chi ogni giorno è in grado di decidere, attraverso i finanziamenti, quali lavori scientifici supportare. Proprio in coscienza di questo, negli ultimi decenni la scienza ha smesso di essere autoreferenziale, comprendendo che divulgare contenuti altamente scientifici a ad un pubblico non specialistico è fondamentale. Divulgare vuol dire creare quell’anello di congiunzione tra la ricerca scientifica più avanzata e il pubblico, significa saper capire il linguaggio spesso criptico dei ricercatori e di adattarlo senza stravolgimenti in qualcosa di comprensibile alle persone comuni. Con questa mission, nel 2015 nasce ufficialmente il gruppo “EDULab dell’IAS-CNR di Capo Granitola”, ovvero un laboratorio creativo di divulgazione scientifica in cui ricercatori, tecnologi e tecnici di varie discipline che condividono la passione di divulgare la scienza e i risultati da essa prodotti nei propri ambiti di competenza. Nel tempo, l’attività del gruppo si è consolidata, portando a numerosi risultati e ad un numero ragguardevole di progetti e programmi. Tra gli innumerevoli prodotti divulgativi sviluppati, l’uso dei media, ed in particolare dei video, si è rivelato uno strumento eccezionale di “comunicazione empatica” attraverso cui il pubblico riesce ad “immergersi” letteralmente nei contenuti proposti, recependo e facendo propri contenuti anche molto complessi. Nell’era del web e dei social-media, infatti, i video sono ormai lo strumento più veloce ed efficace per veicolare informazioni ad un’ampia fetta di popolazione

    The imaging for the the successful bio-communication: ORBS Brand

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    Producing accessible communication based on scientific research usually involves a great deal of effort in translating complex concepts into a non professional oriented information, but it is only through widely accessible data that knowledge dissemination have stronger repercussions in society. In concordance to this statement, the CNR IAMC and the “Accademia di Belle Arti di Palermo” collaborated in the work frame of the "Information, dissemination and communication system of the Biodiversity Observatory of Sicily” project, a synergistic interaction between science and art. The researchers held biodiversity seminars to the Academy students, involving 19 professorships, aiming to increase the knowledge degree and awareness on the biodiversity, thus stimulating their creativity. One of the main activities carried out during this collaboration was the conceptualization and designing of the Biodiversity Observatory brand, with the representation of biodiversity as the main briefing. The winning proposal was chosen between 13 projects by popular vote, with the participation of more than 800 students and CNR researchers. The branding is a representation of the environment with the use of different animal silhouettes as a symbol of biodiversity. The elements are arranged on a spiral grid suggesting movement, a current that raises deep, nutrient-rich waters to the ocean surface. Extremely evocative and appealing, the logotype has become an integral part of the Observatory's identity, and it's been profusely applied over the years on communication and divulgative materials, website, exhibitions, and memorabilia. Involving such a large number of students and their social groups (family, friends, and etcetera) meant giving the citizens a leading role in an important activity. Participation of the public in the creation of the graphic identity of a key structure in their territory resulted in a dramatic increase of sensitization on the biodiversity and environmental cause and participation in divulgation activities in the following years

    Osservazioni

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    di Calogero Piro. Convertire la realtà che ci circonda in immagini, è stata fin dai primordi dell’essere umano un’atavica necessità. Ancora oggi nella nostra cultura visiva è tutto basato sull’utilizzo dell’immagine per conoscere la realtà che ci circonda. Con la scoperta della fotografia, la riflessione intorno alla natura si fa sempre più interessante. Il ruolo della macchina fotografica in questo progetto per raccontare l’ambiente, la struttura, gli oggetti, i segni, i colori e le atmosfere che caratterizzano il centro del CNR di capo Granitola ha trovato prepotentemente in questi giovani allievi della cattedra di fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, diretta dal Professore Sandro Scalia, momenti di grande professionalità, realizzando un grande reportage con tutti gli aspetti essenziali della struttura e delle articolazioni primarie del linguaggio fotografico. Questa esperienza extradidattica difficile ed impegnativa non soltanto per la necessità del confronto col “nuovo” in termini organizzativi, ma anche per la necessità di descrivere attraverso la fotografia il tema della Biodiversità, è stato affrontato brillantemente. Mettendo in primo piano, siti naturali, siti storici come: Mozia e Selinunte, i laboratori del centro di ricerche, la Flora e la Fauna, sono riusciti a raggiungere con acuta osservazione ottimi risultati visibili in questo catalogo, e con la tangibile riprova di cosa possa e debba essere una educazione estetica assolutamente “libera” da condizionamenti, viatico ineludibile perché l’espressione artistica, sotto qualunque forma, sia artefice dei grandi processi di vera maturazione culturale, si avverte in questi giovani artisti la purezza e la consapevolezza dei propri messaggi ancora privi, e speriamo sempre, di qualunque tipo di inquinamento tendenzioso
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