73 research outputs found

    Eclissi parziale di Sole del 25 ottobre 2022: Attività di comunicazione, didattica e divulgazione INAF

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    Il 25 ottobre 2022, un’eclissi parziale di Sole è stata visibile da tutto il territorio italiano, con percentuali di oscuramento del Sole variabili tra meno del 10% (Sardegna) fino a oltre il 20% (regioni adriatiche e nord-est). L’eclissi in Italia ha avuto inizio intorno alle ore 11:18 ed è terminata intorno alle 13:30. Questo rapporto descrive le attività di comunicazione, didattica e divulgazione, sia online che in presenza, realizzate dalla Struttura per la Comunicazione INAF approfittando del raro evento celeste (questa è stata la prima eclissi parziale con un oscuramento significativo del Sole visibile in Italia dal 2015; le prossime sono previste solo tra il 2025 e il 2027) per portare avanti iniziative di diffusione della cultura scientifica, con una importante ricaduta sulla visibilità dell’Ente a livello nazionale e anche internazionale. Il rapporto include una stima del pubblico e delle scuole raggiunte attraverso queste attività

    STAble: A novel approach to de novo assembly of RNA-seq data and its application in a metabolic model network based metatranscriptomic workflow

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    Background: De novo assembly of RNA-seq data allows the study of transcriptome in absence of a reference genome either if data is obtained from a single organism or from a mixed sample as in metatranscriptomics studies. Given the high number of sequences obtained from NGS approaches, a critical step in any analysis workflow is the assembly of reads to reconstruct transcripts thus reducing the complexity of the analysis. Despite many available tools show a good sensitivity, there is a high percentage of false positives due to the high number of assemblies considered and it is likely that the high frequency of false positive is underestimated by currently used benchmarks. The reconstruction of not existing transcripts may false the biological interpretation of results as - for example - may overestimate the identification of "novel" transcripts. Moreover, benchmarks performed are usually based on RNA-seq data from annotated genomes and assembled transcripts are compared to annotations and genomes to identify putative good and wrong reconstructions, but these tests alone may lead to accept a particular type of false positive as true, as better described below. Results: Here we present a novel methodology of de novo assembly, implemented in a software named STAble (Short-reads Transcriptome Assembler). The novel concept of this assembler is that the whole reads are used to determine possible alignments instead of using smaller k-mers, with the aim of reducing the number of chimeras produced. Furthermore, we applied a new set of benchmarks based on simulated data to better define the performance of assembly method and carefully identifying true reconstructions. STAble was also used to build a prototype workflow to analyse metatranscriptomics data in connection to a steady state metabolic modelling algorithm. This algorithm was used to produce high quality metabolic interpretations of small gene expression sets obtained from already published RNA-seq data that we assembled with STAble. Conclusions: The presented results, albeit preliminary, clearly suggest that with this approach is possible to identify informative reactions not directly revealed by raw transcriptomic data

    Un questionario strutturato per gestire le richieste ricevute dall’Ufficio Stampa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

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    A partire dal 2021, per ottimizzare il flusso di informazioni in entrata relativo alle richieste di comunicati stampa l’Ufficio stampa dell’Istituto Nazionale di Astrofisica si è dotato di una nuova procedura: un questionario standard, amministrato mediante la piattaforma Google Formulari. Attraverso questo formulario, ricercatori e ricercatrici possono segnalare all’Ufficio stampa nuovi risultati scientifici, progetti tecnologici, eventi e altre attività di possibile interesse per i media e il grande pubblico: le domande del questionario, simile a quelli in uso presso istituzioni internazionali come ESA ed ESO, sono strutturate per valutare la rilevanza e notiziabilità della richiesta in oggetto – elementi essenziali per decidere se procedere o meno con un comunicato – offrendo all’Ufficio stampa uno strumento di facile e rapido uso per gestire queste richieste in maniera uniforme. Il questionario, in uso a pieno regime dal 2022, è stato utilizzato ad oggi per oltre 50 richieste di comunicati stampa

    A Configurable 64-Channel ASIC for Cherenkov Radiation Detection from Space

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    This work presents the development of a 64-channel application-specific integrated circuit (ASIC), implemented to detect the optical Cherenkov light from sub-orbital and orbital altitudes. These kinds of signals are generated by ultra-high energy cosmic rays (UHECRs) and cosmic neutrinos (CNs). The purpose of this front-end electronics is to provide a readout unit for a matrix of silicon photo-multipliers (SiPMs) to identify extensive air showers (EASs). Each event can be stored into a configurable array of 256 cells where the on-board digitization can take place with a programmable 12-bits Wilkinson analog-to-digital converter (ADC). The sampling, the conversion process, and the main digital logic of the ASIC run at 200 MHz, while the readout is managed by dedicated serializers operating at 400 MHz in double data rate (DDR). The chip is designed in a commercial 65 nm CMOS technology, ensuring a high configurability by selecting the partition of the channels, the resolution in the interval 8–12 bits, and the source of its trigger. The production and testing of the ASIC is planned for the forthcoming months

    LA BRAND IDENTITY INAF Linee guida per un corretto utilizzo dell’identità visiva e verbale

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    La Struttura per la Comunicazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è il filtro tra il lavoro di ricercatori e ricercatrici e dell’Ente con il “mondo”. Nonostante ciò, numerosi sono i casi in cui un dipendente INAF si trova a dover parlare in pubblico, con un Ministro o con la stampa senza la nostra intermediazione. Per questo è necessaria la definizione di alcune semplici norme o indicazioni relative al nostro Brand. Perché parlare di brand nel caso di un Ente pubblico di Ricerca? La nostra è l’epoca in cui “comunicare è tutto”, in cui essere presenti sui canali dei social network è essenziale, in cui essere riconoscibili al pubblico (che nel nostro caso coincide con i contribuenti) e agli stakeholder è uno degli elementi chiave anche per ottenere finanziamenti pubblici vitali per la ricerca scientifica. Per essere riconoscibili, però, occorre essere coerenti e uniti: insomma, dobbiamo presentarci ai giornalisti, ai cittadini e al mondo con il nostro abito migliore. È il nostro Brand che ci definisce e ci rende unici. Coerenza è la parola che scegliamo come leitmotiv per questo processo: diventeremo maggiormente riconoscibili solo riunendo sotto un unico ombrello le diverse anime di INAF. La coerenza consente alle persone, al nostro pubblico, di ricordare chi siamo e al personale INAF di rafforzare quella che in gergo viene chiamata “cultura aziendale”. Gli elementi chiave in questo caso sono: identità verbale e identità visiva. Questo rapporto tecnico intende fornire un quadro di alto livello della mission, della vision, dei valori e dell'identità visiva e verbale di INAF, descrivendo chi siamo, quali sono i nostri obiettivi, cosa rappresentiamo e cosa ci rende unici nel panorama nazionale e internazionale dell’astrofisica. Nelle pagine che seguono, forniamo quindi alcune semplici ma importanti linee guida che indichino i binari da seguire: aspetti grafici (colori ufficiali e logo) e voce del brand, oltre ad alcuni suggerimenti su come interagire con colleghi, giornalisti, stakeholder e con il pubblico. L'identità visiva è flessibile ed espandibile in base alla progettazione futura e alle richieste provenienti dal Presidente. Comprendiamo che la natura stessa del nostro Ente, nato dall’insieme di molte diverse esperienze radicate da tempo su tutto il territorio, la sua storia e la sua forte territorialità locale, sono fattori da tenere in considerazione quando parliamo di un brand unico per tutti. Sin dalla sua costituzione nel 1999, le azioni volte al raggiungimento di un’immagine coordinata e unificata di INAF hanno sempre incontrato una qualche resistenza, dovuta in primis alla mancanza di un reale senso di identità. Proprio per questo crediamo fermamente che sia fondamentale portare avanti il concetto di un’identità coesa come chiave per emergere e rendere INAF ancor più popolare e identificabile in maniera convincente

    Hypersonic Jets in Astrophysical Conditions: Focus on Spreading and Asymmetric Stability Properties

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    High Mach number jets emanating from young stars show remarkable collimation, low opening angle and resilience against the growth of instabilities, especially the asymmetric ones. In recent laboratory experiments instances of asymmetric three-dimensional low amplitude long waves aligned with the jet axis were observed by Belan et al (2013 Astron. Astrophys. 554 A99). To explore the collimation, spreading, and asymmetric stability properties of hypersonic jets we carried out laboratory experiments and numerical simulations in two and three spatial dimensions. We find that laboratory hydrodynamic jets with high Mach numbers remain collimated, for hundreds of jet radii in length and maintain low opening angles. These findings are confirmed by 3D numerical simulations carried out after time-dependent, asymmetric perturbations are applied at the jet inlet. Both experimental and perturbed simulated jets show non-axial modes with long wavelengths, whose growth does not disrupt the jet in the domain considered

    PIANO DI PROGRAMMAZIONE 2023 - 2025 Attività di Comunicazione istituzionale e Public engagement

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    Le attività di comunicazione che l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) intende realizzare nel corso del 2023 e nel prossimo futuro sono state progettate con la volontà di proseguire con decisione sulla strada intrapresa nell’ultimo decennio: riuscire a creare un forte coinvolgimento del pubblico con una materia spesso percepita come difficile e distante (da cui il termine di uso corrente a livello internazionale Public Engagement). La programmazione delle attività è stata ideata tenendo conto delle ricorrenze astronomiche, di anniversari rilevanti nella storia dell’Ente e dell’astronomia, degli appuntamenti nazionali e internazionali di settore e dei grandi progetti scientifici e missioni spaziali che saranno protagonisti dei prossimi anni. In ragione di queste considerazioni, si è deciso di procedere alla stesura di un piano di comunicazione che abbracci un arco temporale di tre anni, da quello in corso fino al 2025, includendo il primo giubileo dell’INAF, che precede di un anno quello cattolico, celebrato a Roma

    Design and characterization of the readout ASIC for the BESIII CGEM detector

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    TIGER (Turin Integrated Gem Electronics for Readout) is a mixed-mode ASIC for the readout of signals from CGEM (Cylindrical Gas Electron Multiplier) detector in the upgraded inner tracker of the BESIII experiment, carried out at BEPCII in Beijing. The ASIC includes 64 channels, each of which features a dual-branch architecture optimized for timing and energy measurement. The input signal time-of-arrival and charge measurement is provided by low-power TDCs, based on analogue interpolation techniques, and Wilkinson ADCs, with a fully-digital output. The silicon results of TIGER first prototype are presented showing its full functionality.Peer Reviewe

    Mosquito-Borne Diseases and ‘One Health’: The Northwestern Italian Experience

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    In Italy, the surveillance of Mosquito-Borne Diseases (MBDs) is regulated by two national preparedness plans: (1) for West Nile and Usutu viruses, integrating human and veterinary surveillance in order to early detect viruses circulation and to quickly apply control measures aimed at reducing the risk of transmission through blood and blood components and (2) for Arbovirosis transmitted by Aedes mosquitoes, mainly Chikungunya, Dengue and Zika viruses, based on surveillance of both imported and autochthonous human cases. This chapter reports the results of the application of these National Plans in Northwestern Italy and their impact for human health. In detail, we present the coordinated activities enforced in Piemonte and Liguria Regions, as a good example of the ‘One Health approach’ to control MBDs and prevent human transmission
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