37 research outputs found

    Resonancias de las incomodidades. ¿Qué lugares tienen los cuerpos en la comunidad de indagación?

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    El presente texto se propone realizar un análisis de la corporalidad desde los estudios culturales de la gestualidad, la perspectiva de género, como también artículos de danzas contemporáneas y coreografías. Intentaremos mostrar cómo estas fuentes mencionadas se conectan con la práctica de filosofía con/para niñes (FcpN) y la búsqueda de comunidades de indagación que sean críticas, cuidadosas y creativas

    Engineering Reconnaissance Following the October 2016 Central Italy Earthquakes - Version 2

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    Between August and November 2016, three major earthquake events occurred in Central Italy. The first event, with M6.1, took place on 24 August 2016, the second (M5.9) on 26 October, and the third (M6.5) on 30 October 2016. Each event was followed by numerous aftershocks. As shown in Figure 1.1, this earthquake sequence occurred in a gap between two earlier damaging events, the 1997 M6.1 Umbria-Marche earthquake to the north-west and the 2009 M6.1 L’Aquila earthquake to the south-east. This gap had been previously recognized as a zone of elevated risk (GdL INGV sul terremoto di Amatrice, 2016). These events occurred along the spine of the Apennine Mountain range on normal faults and had rake angles ranging from -80 to -100 deg, which corresponds to normal faulting. Each of these events produced substantial damage to local towns and villages. The 24 August event caused massive damages to the following villages: Arquata del Tronto, Accumoli, Amatrice, and Pescara del Tronto. In total, there were 299 fatalities (www.ilgiornale.it), generally from collapses of unreinforced masonry dwellings. The October events caused significant new damage in the villages of Visso, Ussita, and Norcia, although they did not produce fatalities, since the area had largely been evacuated. The NSF-funded Geotechnical Extreme Events Reconnaissance (GEER) association, with co-funding from the B. John Garrick Institute for the Risk Sciences at UCLA and the NSF I/UCRC Center for Unmanned Aircraft Systems (C-UAS) at BYU, mobilized a US-based team to the area in two main phases: (1) following the 24 August event, from early September to early October 2016, and (2) following the October events, between the end of November and the beginning of December 2016. The US team worked in close collaboration with Italian researchers organized under the auspices of the Italian Geotechnical Society, the Italian Center for Seismic Microzonation and its Applications, the Consortium ReLUIS, Centre of Competence of Department of Civil Protection and the DIsaster RECovery Team of Politecnico di Torino. The objective of the Italy-US GEER team was to collect and document perishable data that is essential to advance knowledge of earthquake effects, which ultimately leads to improved procedures for characterization and mitigation of seismic risk. The Italy-US GEER team was multi-disciplinary, with expertise in geology, seismology, geomatics, geotechnical engineering, and structural engineering. The composition of the team was largely the same for the two mobilizations, particularly on the Italian side. Our approach was to combine traditional reconnaissance activities of on-ground recording and mapping of field conditions, with advanced imaging and damage detection routines enabled by state-of-the-art geomatics technology. GEER coordinated its reconnaissance activities with those of the Earthquake Engineering Research Institute (EERI), although the EERI mobilization to the October events was delayed and remains pending as of this writing (April 2017). For the August event reconnaissance, EERI focused on emergency response and recovery, in combination with documenting the effectiveness of public policies related to seismic retrofit. As such, GEER had responsibility for documenting structural damage patterns in addition to geotechnical effects. This report is focused on the reconnaissance activities performed following the October 2016 events. More information about the GEER reconnaissance activities and main findings following the 24 August 2016 event, can be found in GEER (2016). The objective of this document is to provide a summary of our findings, with an emphasis of documentation of data. In general, we do not seek to interpret data, but rather to present it as thoroughly as practical. Moreover, we minimize the presentation of background information already given in GEER (2016), so that the focus is on the effects of the October events. As such, this report and GEER (2016) are inseparable companion documents. Similar to reconnaissance activities following the 24 August 2016 event, the GEER team investigated earthquake effects on slopes, villages, and major infrastructure. Figure 1.2 shows the most strongly affected region and locations described subsequently pertaining to: 1. Surface fault rupture; 2. Recorded ground motions; 3. Landslides and rockfalls; 4. Mud volcanoes; 5. Investigated bridge structures; 6. Villages and hamlets for which mapping of building performance was performed

    Sviluppo di un metodo di analisi di rischio da caduta massi: applicazione alle strade regionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta

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    La caduta massi è un pericolo naturale che frequentemente interessa le strade in ambiente montano, se da un lato coinvolge porzioni limitate di territorio e di strada, dall’altro può indurre a danni molto seri e talvolta può causare la perdita di vite umane. Le pubbliche amministrazioni e gli enti gestori delle strade dimostrano negli ultimi anni una crescente attenzione nei confronti dei pericoli gravanti sulle infrastrutture viarie, sull’applicazione di misure di prevenzione/protezione e sulla gestione delle emergenze. La decisione di investire fondi per realizzare un’opera di protezione deriva dalla volontà di ridurre il rischio, tuttavia risulta oneroso e spesso impossibile lavorare sull’intero territorio, bensì più efficiente adottare delle strategie per comprendere le priorità di intervento e darvi precedenza. Per la valutazione del rischio da caduta massi, spesso si utilizzano metodi qualitativi, volti alla classificazione del territorio mediante scale descrittive, tale approccio consegue una complessità sia nel confronto tra i risultati provenienti dai diversi metodi di analisi rischio sia nel confronto tra il rischio da caduta massi con quello causato da altri fenomeni. Nel presente lavoro, al fine di definire una scala di priorità del rischio da caduta massi su strada, è stata sviluppata un metodo quantitativo denominato ROckfall risk MAnagement (RO.MA.). Il risultato finale dell’applicazione è il numero di possibili feriti o morti all’anno causati dalla caduta di un masso su strada, dunque un valore numerico di rischio. La soluzione numerica agevola il confronto quantitativo del rischio da caduta massi con altri possibili rischi su strada come ad esempio il rischio di incidente stradale o di disseto idrogeologico. Il metodo RO.MA. calcola il rischio sociale, concentrandosi su un unico elemento vulnerabile: i passeggeri a bordo dei veicoli, pertanto è importante avere informazioni sul volume e sull’entità di traffico su strada. Il metodo si pone l’obiettivo di essere applicabile sia a scala regionale quindi per reti stradali estese, sia a scala locale per studi di dettaglio su pareti di limitate dimensioni. Un ulteriore elemento distintivo è la compatibilità del metodo con un territorio dove i crolli risultano frequenti e dipendenti da fenomeni esogeni. La struttura del RO.MA. prevede diverse macrofasi interagenti, preliminarmente all’applicazione è necessario impostare dei parametri standard, quali: la lunghezza dell’unità rappresentativa di strada, cioè la dimensione del campione di strada a cui applicare il metodo; l’unità temporale di riferimento generalmente un anno ed il tempo di osservazione ovvero il tempo di ritorno del fenomeno. Uno dei valori fondamentali dell’analisi, per la caratterizzazione della parete, è la stima del numero di potenziali crolli nell’unità temporale inerente la lunghezza rappresentativa di strada, per ottenerlo sono applicabili tre analisi interagenti: analisi dei dati storici, applicazione dell’indice di suscettibilità (Rockfall Susceptibility Index) e rilievo geo-strutturale. Il Rockfall Susceptibility Index (Ro.S.I.), è un indice appositamente sviluppato in questo lavoro di tesi, per descrivere mediante un punteggio numerico le condizioni del versante considerando i parametri predisponenti il potenziale crollo. Dopo un ampia fase di test e di applicazione dell’indice è stato possibile correlare i punteggi ottenuti con i dati provenienti dall’analisi storica allo scopo di elaborare una legge di correlazione che definisca il numero di potenziali crolli nell’unità temporale per un unità rappresentativa di strada in relazione ad un definito tempo di osservazione. Partendo dal numero di potenziali crolli, e dall’analisi degli elementi vulnerabili è possibile applicare il metodo probabilistico dell’albero degli eventi e dunque calcolare il rischio. Infine l’ultima macrofase prevede la valutazione dell’accettabilità o non accettabilità del rischio calcolato, mediante un approccio in termini assoluti e/o relativi. Il presente lavoro è stato svolto in stretta collaborazione con la Regione Autonoma Valle d’Aosta-Assessorato Opere Pubbliche, Difesa del Suolo e Edilizia Residenziale Pubblica - Dipartimento Difesa del Suolo e Risorse Idriche, il metodo di analisi di rischio è stato applicato alla rete delle Strade Regionali della Valle d’Aosta. La disponibilità di un caso studio perfettamente idoneo al metodo ha permesso di migliorarlo, potenziarlo e testalo ampiamente. La fase di test, che ha preceduto l’applicazione e l’elaborazione dei risultati finali, è stata molto onerosa, ma ha permesso di evidenziare le criticità e le necessarie migliorie da apportare. Oltre alla valutazione del rischio per ciascun unità rappresentativa della rete regionale è stato calcolato un valore medio per l’intera regione che identifica la soglia tra i valori di rischio accettabili e non accettabili. Trattasi di una valutazione del rischio relativo e inerente la situazione attuale delle strade regionali con un tempo di osservazione pari a 25 anni, allo scopo di definire una priorità di intervento per i tratti a maggior rischio

    Progettazione di rilevati paramassi

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    Multicriteria Analysis model for the comparison of different rockfalls protection devices

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    In mountain regions roads and railways as well as urbanized areas, can often be endangered by rockfalls and need to be protected against the impact of falling blocks. The effects of rockfall events can be the damage of road, vehicles, injuries or death of drivers or passengers and economic loss due to road closure. The cost of a single car accident can be significant since it can involve the hospitalization of the driver and passengers, the repair of the vehicle, the legal costs and compensation. This paper address the problem of rockfall risk induced on a road using the Analytic Hierarchy Process (AHP), a Multicriteria Analysis technique suitable for dealing with complex problems related to making a choice from among several alternatives and which provides a comparison of the considered option

    Protection of a tunnel entrance from rockfall risk

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    In mountainous areas, tunnel portals and job sites for tunnel construction are often located in areas prone to rockfall events. Providing the safety of roads close to tunnel portals, subjected to rockfall risk, is an unavoidable issue that should be taken into account. In this paper, a risk management approach has been introduced to evaluate rockfall risk on the road stretch at the entrance and exit of tunnels. The event tree method is improved to achieve a flexible solution to calculate the rockfall risk for tunnels. Furthermore, some design abacuses are developed to provide the input parameters related to the event tree. Afterwards, a parametrical analysis is presented to explain the methodology. The elaborated approach can be useful to choose best technical solutions and design protection devices against rockfal
    corecore