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"I conti separati dall'amministrazione". Come rinnovare radicalmente il modo di amministrare
Analisi delle politiche pubbliche e di bilanci
Le immagini e i numeri dell’Italia di allora
Questo volume – frutto di una feconda collaborazione tra storici contemporaneisti, archivisti e assistenti sociali, che hanno ricostruito il contesto nel quale operò la Commissione d’Inchiesta sulla diffusione della miseria nel Paese formata da parlamentari della prima legislatura – mostra l’Italia del 1952, nella quale erano ancora evidenti le disastrose conseguenze della guerra.
Un mondo che la Repubblica appena nata si impegnò a cambiare in meglio, prima indagandolo – anche grazie al ruolo significativo degli assistenti sociali e delle loro interviste alle famiglie campionate – e poi con azioni dirette, volte a rispettare l’impegno dei Costituenti per promuovere una società democratica, dotata di un sistema di garanzie dei diritti capace di sostenere anche le persone svantaggiate.
Le attuali condizioni socio-economiche dell’Italia sono indubbiamente migliori rispetto a quegli anni, ma la Società per la storia del servizio sociale ritiene doveroso ricordare l’impegno profuso allora
Crisi e rilancio dell'autonomia
Il titolo stesso di questo articolo richiama la contraddizione fondamentale della Sardegna agli inizi degli Anni Ottanta: una forte domanda di autonomia, espressa
confusamente a più livelli (per esempio, in quello che, con definizione forzatamente generica, chiamerei il movimento per l'identità sarda), che tuttavia non trova nella
Regione nè un canale istituzionale nè, più semplicemente, un interlocutore politico. Anzi, la domanda di autonomia tende naturalmente ad entrare in conflitto con la
politica concreta della Regione sarda
Tutelare chi lavora nelle start-up
Tutelare il lavoro precari
La tecnica e il meticciato
Si analizza il ruolo delle Corti costituzionali e corti europee alla luce dei cambiamenti in atto sul piano della crescente importanza della giurisdizione
Per una storia dei beni culturali: eredità e innovazione
Il patrimonio culturale rappresenta un elemento costitutivo dell'identità nazionale. L'articolo esamina le istituzioni e le politiche messe in atto per la tutela dei beni culturali dall'Unità alle riforme di Bottai
Per una storia della bonifica della Nurra: le «Carte Ascione» (1918-1948)
Le Carte Ascione, constano complessivamente di 32 fascicoli e abbracciano un arco temporale di quasi trent'anni, dal 1919 al 1948. Costituiscono la prima parte dell'archivio personale di Mario Ascione, esponente di punta del sindacalismo agrario fascista degli anni Trenta anche a livello nazionale e principale ideatore di quella bonifica della Nurra nel cui ambito, secondo il modello tipico della «città fascista», fu concepita la fondazione di Fertilia. La vicenda documentata nelle Carte Ascione appare esemplare di quei processi decisionali che furono alla base, nell'Italia tra le due guerre, della costruzione del sistema degli enti pubblici
Interazione acido umico-metalli pesanti in un suolo boschivo
Analytical data on the heavy metal content of humic acid extracted from the surface soil samples
of a wooded area in southern Sardinia and correlations between soil and humic acid metal content
are reported. A tentative approach to the determination of humic acid-heavy metal complex stability
constants, based upon Langmuir's isotherm is proposed
La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista
Quello che volle e non riuscì a essere lo Stato fascista.
Lo Stato fascista è studiato qui nei suoi meccanismi essenziali. I cambiamenti e le continuità che lo caratterizzano: nei ministeri, nei nuovi enti pubblici, nel rapporto contraddittorio fra centro e periferia. E in primo piano il nuovo soggetto che ambiguamente penetra nello Stato e al tempo stesso se ne lascia penetrare, statalizzandosi: il Partito fascista. E poi le élites, fra continuità e innovazione: burocrazie, gerarchie politiche centrali e periferiche, magistrature ordinaria e amministrativa, podestà , sindacalisti e capi delle corporazioni, autorità scolastiche, sovrintendenti alle belle arti, uomini dell’impresa pubblica e del parastato. Uno Stato ben lontano dall’essere la «macchina perfetta» che vorrebbe sembrare. Nell’affresco, ricco di particolari, emerge una visione complessa di quel che volle e non riuscì a essere lo Stato. Stato «fascista» ma al tempo stesso Stato «nel fascismo».The imperfect machine.
Image and reality of the fascist state
What the fascist state wanted to be and could not b
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