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    An Overview of Asthma and COVID-19: Protective Factors Against SARS-COV-2 in Pediatric Patients

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    Coronavirus disease 2019 (COVID-19) is a pandemic infectious disease caused by severe acute respiratory syndrome coronavirus SARS-COV-2. Aberrant innate immunity response and cytokine storm are responsible for the syndrome. Apparently, in asthmatic patients, the inadequate antiviral immune response and the tendency for asthma exacerbation evoked by common respiratory viruses could explain increased susceptibility to SARS-COV-2 infection. However, asthma has not been suggested to be a risk factor in COVID-19 patients. Therefore, in asthmatic patients some potential protective mechanisms against SARS-COV-2 have been hypothesized, like type 2 immune response, number of eosinophils, overproduction of mucus, and asthma treatment, along with behavioral factors not strictly related to asthma, such as social distancing, hygiene measures and wearing facemasks, that contribute to reduce the individual susceptibility to SARS-COV-2 infection. In this mini-review, we will describe the current literature regarding potential protective factors against COVID-19 in children with asthma based on the evidence available so far

    Un esordio atipico di malattia di Behçet

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    Introduzione: La malattia di Behçet è una vasculite sistemica caratterizzata da ulcere orali e genitali associate a manifestazioni cutanee, oculari, articolari, gastrointestinali e neurologiche. Per avere un quadro clinico che confermi la diagnosi, spesso età adulta. Tipicamente i pazienti affetti esprimono HLA B51 e HLA B57. In questo lavoro presentiamo un esordio peculiare di malattia di Behçet [1]. Materiali e Metodi: Descriviamo il caso di un bambino di nove anni con uveite anteriore bilaterale recidivante, cefalea e paralisi periferica del VII nervo cranico destro. Nel sospetto di patologia neuroimmunologica sono stati eseguiti Angio-RMN, RMN encefalo, esame del liquor e ricerca HLA. stata praticata terapia steroidea, successivamente sostituita con Colchicina e Adalimumab. Risultati: L'uveite recidivante, la cefalea e la paralisi del nervo faciale ci hanno fatto sospettare un esordio atipico della malattia. In letteratura, infatti, è descritta in età pediatrica la comparsa di sintomi neuro-oftalmologici precoci rispetto alle manifestazioni mucocutanee [2]. un trattamento tempestivo con immunosoppressore e farmaco biologico [1]. Conclusioni: E lecito il sospetto di malattia di Behçet di fronte a sintomi finora non ritenuti o recidive che possano compromettere la qualità di vita del giovane paziente. Bibliografia [1] J. Nakamura et al. 2018 update of the EULAR recommendations for the management of Behçet's syndrome, Ann Rheum Dis 2018;77:808 818. doi:10.1136/annrheumdis-2018-213225. [2] P. Mora et al. Neuro-Behçet's disease in childhood: a focus on the neuro-ophthalmological features. Orphanet J Rare Dis 2013 8:18. doi: 10.1186/1750-1172-8-18

    LO SCORBUTO, SEGNALE DI ALLARME DI UN DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

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    The authors describe the case of a 3-year-old girl with bleeding gums and leg pain finally diagnosed with vitamin C deficiency (scurvy) and autistic spectrum disorder (ASD). The increased risk of developing scurvy due to a restricted diet in children affected by ASD is stressed

    An Overview of Asthma and COVID-19: Protective Factors Against SARS-COV-2 in Pediatric Patients

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    Coronavirus disease 2019 (COVID-19) is a pandemic infectious disease caused by severe acute respiratory syndrome coronavirus SARS-COV-2. Aberrant innate immunity response and cytokine storm are responsible for the syndrome. Apparently, in asthmatic patients, the inadequate antiviral immune response and the tendency for asthma exacerbation evoked by common respiratory viruses could explain increased susceptibility to SARS-COV-2 infection. However, asthma has not been suggested to be a risk factor in COVID-19 patients. Therefore, in asthmatic patients some potential protective mechanisms against SARS-COV-2 have been hypothesized, like type 2 immune response, number of eosinophils, overproduction of mucus, and asthma treatment, along with behavioral factors not strictly related to asthma, such as social distancing, hygiene measures and wearing facemasks, that contribute to reduce the individual susceptibility to SARS-COV-2 infection. In this mini-review, we will describe the current literature regarding potential protective factors against COVID-19 in children with asthma based on the evidence available so far

    LA DIAGNOSI DI IPOTIROIDISMO CONGENITO AI TEMPI DELLA PANDEMIA DA SARS-CoV-2: L’ESPERIENZA DELLA CLINICA PEDIATRICA DI PALERMO

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    Obiettivi La pandemia da SARS-CoV-2 ha severamente compromesso i programmi di assistenza sanitaria, specie in casi in cui l’accesso alle cure ha richiesto tempi brevi, non programmabili. Lo screening neonatale per l’ipotiroidismo congenito (IC) rientra fra queste necessità assistenziali, con cooperazione fra componenti di un team multi-specialistico. E’ indispensabile l’integrazione fra medici e infermieri professionali, con competenze ed esperienza in ambito neonatologico. Metodi Abbiamo valutato l’attività integrata diagnostico-terapeutica del nostro centro di Endocrinologia Pediatrica, nel periodo gennaio 2020–aprile 2021, corrispondente alla diffusione del SARS-CoV-2 in Italia. Risultati Su un totale di 21300 neonati sottoposti a screening neonatale, sono stati screenati 1122 neonati con un TSH > 6. Fra questi, 75 neonati (7%) avevano un incremento del TSH sul secondo spot e/o su siero (48 M, 27 F, età gestazionale: 38.3 ± 1.3 w; p.c. neonatale: 3154 ± 121 gr). Il TSH al primo screening era 12.5 ± 21; il TSH su siero all’accesso presso il nostro centro, prima di un eventuale terapia con L-tiroxina, era 37.1 ± 77.5. Fra questi, 25 (33%) hanno presentato la normalizzazione di TSH, fT3 e fT4, valutati su siero al momento della valutazione presso il nostro centro e, pertanto, non hanno iniziato la terapia con L-tiroxina. I neonati ai quali è stato confermato un livello di TSH, fT3, fT4 patologico, avevano un’età all’inizio della terapia sostitutiva con L-tiroxina di 17 ± 3 gg. Fra questi pazienti, 2 con agenesia tiroidea; 3 con ipoplasia tiroidea, 25 con tiroide in situ. 4 hanno iniziato terapia oltre 22 gg ma non in relazione al lockdown: 1 proveniva da altra provincia, tutti e 4, comunque, con TSH < 10 al primo screening, e solo successivamente hanno presentato livelli di TSH francamente patologici. Conclusioni Il follow-up terapeutico è stato realizzabile, nonostante le limitazioni numeriche relative agli accessi in ospedale, grazie ad un programma di telemedicina, coordinato con i pediatri di famiglia. La strategia del team multi-specialistico, costruito attorno alle esigenze del piccolo paziente sottoposto a screening neonatale, ha garantito tempistica, coordinazione dei ruoli e affidabilità di una presa in carico efficace ai fini terapeutici e del follow-up
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