41 research outputs found

    Beni mobili. Patrimonio artistico e committenti in Sicilia dalle fonti d'archivio tra XVI e XIX secolo

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    Attraverso l'analisi di varie fonti archivistiche edite ed inedite, si pone l'attenzione sul ricco e variegato patrimonio di opere d'arte in Sicilia e sulle figure di committenti e collezionisti siciliani o in vario modo legati all'Isola. Emergono note figure di sovrani, viceré, cardinali, vescovi e meno conosciute personalità che oltre a segnare la storia della Sicilia ne hanno condizionato il suo sviluppo culturale e artisticoThrough the analysis of various archival sources published and unpublished, the focus is on the rich and varied heritage of works of art in Sicily and on the figures of Sicilian clients and collectors or in various ways related to the island. There are well-known figures of sovereigns, viceroys, cardinals, bishops and lesser-known personalities who, in addition to marking the history of Sicily, have influenced its cultural and artistic development

    Girolamo I Colonna e l’arredo d’altare in corallo della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano

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    Si delinea brevemente la figura di Girolamo I Colonna, di Filippo I, principe di Paliano, e Anna Tomacelli. Il cardinale romano, uno dei primi raffinati collezionisti di casa Colonna, che predilesse la pittura di importanti maestri bolognesi e dei loro allievi, nel 1639-1640 si rivolgeva ad abili maestri del barocco siciliano per la realizzazione di un prezioso arredo d’altare in rame e corallo composto da sei candelieri e da una croce. L’inedita corrispondenza tra Girolamo I e il fratello Marcantonio V, punto di riferimento in Sicilia in quel periodo per i Colonna per aver sposato la ricca ereditiera siciliana Isabella Gioeni, e tramite per la realizzazione dei manufatti, riporta interessanti notazioni sulla loro esecuzione. Le importanti opere prodotte da corallari trapanesi attivi a Palermo, destinate per volontà testamentaria dell’illustre prelato al Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, vengono messe a confronto con la produzione siciliana coeva riportando inedite testimonianze dell’arte del corallo in Sicilia.The figures of Girolamo I Colonna, Filippo I, Prince of Paliano, and Anna Tomacelli are briefly outlined. The Roman cardinal, one of the first refined collectors of the Colonna house, who preferred the painting of important Bolognese masters and their students, in 1639-1640 approached to skilled masters of Sicilian Baroque for the creation of a precious altar furniture in copper and coral composed of six candlesticks and a cross. The unpublished correspondence between Girolamo I and his brother Marcantonio V, a point of reference in Sicily at that time for the Colonna family for having married the rich Sicilian heiress Isabella Gioeni, and intermediary for the creation of the artefacts, contains interesting notes on their execution. The important works produced by Trapani coral workers working in Palermo, destined by the will of the illustrious prelate to the Sanctuary of Our Lady of Good Counsel in Genazzano, are compared with the contemporary Sicilian production, reporting unpublished evidence of the art of coral in Sicily

    Presentazione

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    Si presenta il volume di Calogero Ridulfo mettendo maggiormente in evidenza le notizie che arricchiscono la conoscenza del patrimonio artistico dell'ultimo scorcio del Medioevo a Corleone quando vi operavano importanti pittori, da Tommaso De Vigilia a Pietro Ruzzolone, affiancati da altri abili artisti ora sottratti dall'oblioThe volume by Calogero Ridulfo is presented, highlighting the news that enriches the knowledge of the artistic heritage of the last part of the Middle Ages in Corleone when important painters worked there, from Tommaso De Vigilia to Pietro Ruzzolone, alongside other skilled artists now stolen from oblivio

    Racalmuto : il paese di Leonardo Sciascia. Storia e arte

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    Gli scritti di Leonardo Sciascia (1921-1989) ci accompagnano ancora oggi alla scoperta della storia e dell'arte di Racalmuto, suo paese natale, ripercorrendone i luoghi più emblematici e le più significative opere d'arte, come le numerose tele dipinte dal pittore Pietro D'Asaro, Il "Monocolo di Racalmuto. Nel romanzo La Sicilia come metafora (1979) lo scrittore dichiarava apertamente questo profondo legame annotando: "Tutti amiamo il luogo in cui siamo nati, e siamo portati ad esaltarlo".Els escrits de Leonardo Sciascia (1921-1989) ens acompanyen encara avui en el descobriment de la història i l'art de Racalmuto, el seu lloc de naixement, tot resseguint els llocs més emblemàtics i les obres d'art més significatives, com els nombrosos llenços pintats pel pintor Pietro D'Asaro, El "Monocle de Racalmuto. A la novel·la La Sicília com a metàfora (1979), l'escriptor va declarar obertament aquest vincle profund assenyalant: "Tots estimem el lloc on hem nascut, i estem inclinats a exaltar-lo".The writings of Leonardo Sciascia (1921-1989) still accompany us in our discovery of the history and art of Racalmuto, his hometown, tracing its most emblematic places and most significant works of art, such as the numerous canvases painted by Pietro D'Asaro, "Il Monocolo di Racalmuto". In his novel La Sicilia come metafora (1979), the writer openly declared this deep connection noting: "We all love the place where we were born, and we are led to exalt it."Los escritos de Leonardo Sciascia (1921-1989) nos acompañan todavía hoy en el descubrimiento de la historia y el arte de Racalmuto, su ciudad natal, recorriendo sus lugares más emblemáticos y las obras de arte más significativas, como los numerosos lienzos pintados por el pintor, Pietro D'Asaro, el "Monóculo de Racalmuto". En la novela Sicilia como metáfora (1979) el escritor declara abiertamente este vínculo profundo señalando: "Todos amamos el lugar donde nacimos y nos inclinamos a exaltarlo"

    I Tesori delle Chiese di Gratteri

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    Si analizzano le suppellettili liturgiche e i parati sacri ancora custoditi nelle chiese di Gratteri mettendoli a confronto con la produzione siciliana coevaThe liturgical furnishings and sacred equipments still preserved in the churches of Gratteri are analyzed, comparing them with the coeval Sicilian productio

    La chiesa e il monastero di San Nicolò di Bisacquino. Note su uno scrigno d'arte perduto

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    Si ricostruisce il ricco patrimonio d’arte della chiesa e del monastero di San Nicolò di Bisacquino, scrigno d’arte perduto, e si identificano alcune opere salvate dalla dispersione. Dai dipinti di Mariano Rossi, che ornavano alcuni altari della chiesa, alle preziose opere, individuando in alcuni casi per queste ultime anche gli artefici.The rich art heritage of the church and monastery of San Nicolò di Bisacquino, a lost art treasure chest, is reconstructed and some works saved from dispersion are identified. From the paintings by Mariano Rossi, who adorned some altars of the church, to the precious works, identifying in some cases for the latter also the creators

    Benedetto Marabitti e gli altari in alabastro della chiesa di Santa Caterina di Chiusa Sclafani

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    Si ricostruisce su base documentaria la produzione artistica di Benedetto Marabitti ed in particolare il suo intervento nella chiesa di Santa Caterina di Chiusa Sclafani
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