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    Materia y memoria: El arte electrónico y la reconsideración del presente futuro

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    Las artes electrónicas -en su experiencia de cuarenta años y de sus pioneros, los primeros exploradores de la imagensonido electrónico, los autores considerados como “clásicos” en particular- han dedicado mucha atención al problema de la materia. Han videograbado, tele transmitido, de-construido, coloreado de manera hiperreal, acelerado y des acelerado, superpuesto e integrado, traducido a frecuencias analógicas y/o en imágenes abstractas y numéricas toda clase de “material” expresivo: recomponiendo en inéditos y, muy a menudo, sorprendentes estados de la “materia”, ambientes, paisajes, cuerpos, objetos, caras, palabras, sonidos, voces, máquinas, medios y hasta la propia luz

    Materia e memoria: Le arti elettroniche e la riconsiderazione del presente-futuro

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    Las artes electrónicas -en su experiencia de cuarenta años y de sus pioneros, los primeros exploradores de la imagensonido electrónico, los autores considerados como “clásicos” en particular- han dedicado mucha atención al problema de la materia. Han videograbado, tele transmitido, de-construido, coloreado de manera hiperreal, acelerado y des acelerado, superpuesto e integrado, traducido a frecuencias analógicas y/o en imágenes abstractas y numéricas toda clase de “material” expresivo: recomponiendo en inéditos y, muy a menudo, sorprendentes estados de la “materia”, ambientes, paisajes, cuerpos, objetos, caras, palabras, sonidos, voces, máquinas, medios y hasta la propia luz.Abstract Electronic Arts –in its 40 years experience and that of its pioneers, those first explorers of electronic image-sound who are the authors considered as “classic” – have placed a lot of attention to the problem of the material. They have video-recorded, transmitted on TV, de-constructed, colored in a hyper-real way, accelerated and des-accelerated, superimposed and integrated, translated to analogue frequencies and /or abstract and numerical images, all sorts of expressive “material”: recomposing in the unpublished and, very often, surprising states of the “matter”, environments, landscapes, bodies, faces, words, sounds, voices, machines, media, and even the light itself. Riassunto Le arti elettroniche –nella loro ormai quarantennale esperienza e i pionieri, primi esploratori dell’immagine-suono elettronica, gli autori considerati ormai “classici” in particolare– hanno dedicato molta attenzione alla questione della “materia”. Hanno videografato, tele-trasmesso, de-costruito, colorato iper-realisticamente, accelerato e rallentato, sovrapposto e incastonato, tradotto in frequenze analogiche e/o in astratte immagini numeriche ogni genere di “materiale” espressivo: ricomponendo in inediti, e spesso sorprendenti stati della “materia”, ambienti, paesaggi, corpi, oggetti, volti, parole, suoni, voci, macchine e media fino alla luce stessa

    Annali 21 AAMOD. Le lotte e l'utopia 1968/1970 - Il progetto e le forme di un cinema politico /4

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    Raccolta di saggi e relazioni su cinema, politica e arte relative al triennio 1968-1970 indagato nei Convegni di studio 2018 e 2019 promossi dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratic

    Giochi di parole nelle storie del cinema: dalle etimologie alle epistemologie

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    La suggestione epistemologica di fondo è che, anche in epoca contemporanea e per quanto riguarda i rapporti delle arti e dei media con le nuove tecnologie, l'importanza delle stratificazioni di senso e concettuali racchiuse nelle radici etimologiche delle parole che denotano i principali fenomeni in oggetto, è ancora - come un tempo - rilevante. Il saggio rilancia questa chiave epistemologica, nel Novecento per la verità dagli illustri progenitori, applicandola alle parole-chiave del linguaggio e delle esperienze relative al cinema e ai media. In particolare si analizzano, a partire dalle radici etimologiche, connessioni teoriche insite nella parola "cinema", intendendo la "cinematografia" una nozione concettualmente e tecnologicamente "estesa" dall'epoca della fotografia a quella dell'immagine numerica e della simulazione digitale. Una particolare sezione del saggio è dedicata alla differenza culturale e concettuale che al "cinema" viene data nel sistema culturale e industriale europeo a differenza di quello hollywoodiano proprio in virtù - probabilmente - della differenza etimologica delle parole che denotano, nei diversi ambiti di pertinenza, tale esperienza
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