210 research outputs found

    Tromboelastografia e correlazione con gli indici di mortalita nel paziente con sepsi grave e shock settico

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    Lo scopo di questo studio è quello di valutare le associazioni tra la tromboelastografia, test di coagulazione standard e la mortalità nei pazienti con sepsi grave e shock settico. Lo studio è stato condotto reclutando circa 20 pazienti presso la Rianimazione dell'Ospedale di Livorno. Sono stati analizzati i profili coagulativi dei pazienti deceduti e dei pazienti sopravvissuti a 28 giorni per valutare una correlazione fra i parametri TEG e la prognosi, osservando un tasso di mortalità marcatamente più elevato fra i pazienti con tromboelastogramma caratterizzato da ipocoagulabilità. In un gruppo ristretto di tali pazienti (13) è stato condotto anche lo studio con fibrinogeno funzionale che ha evidenziato valori della MA minori nel gruppo dei pazienti deceduti. Anche se la nostra casistica è ridotta e necessita di ulteriori conferme sembra convalidare quelle che sono le ipotesi proposte da altri studi sulla capacità della tromboelastografia di valutare il decorso della sepsi e soprattutto l'associazione fra profili ipocoagulabili ed aumento della mortalità a 28 giorni

    PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA ELETTRONICO DI ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DATI IN TEMPO REALE PER APPLICAZIONI ASTROFISICHE

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    Il lavoro, svolto nell’ambito del progetto di ricerca “Cofin-Prin 2002” – “Development of Monolithic Photon-Counter Arrays for Transient High-Energy Phenomena and Adaptive Optics in Astrophysics” – , s’inserisce nel contesto di sviluppo tecnologico rivolto ad applicazioni astronomiche. In particolare il progetto è finalizzato alla realizzazione di un innovativo sistema di acquisizione del segnale luminoso nella lunghezza d’onda del visibile, basato su una matrice di 60 sensori fabbricati su silicio monolitico. Questi sensori sono chiamati SPAD (Single Photon Avalanche Diode ) e sono sensibili all’arrivo di ogni singolo fotone. Gli obiettivi principali che si vogliono conseguire sono: alta sensibilità del sistema anche alle fonti luminose più deboli, la possibilità di effettuare acquisizioni molto veloci, la possibilità di visualizzare i dati raccolti in tempo reale e di svolgere alcuni elaborazioni direttamente in hardware. Il progetto è rivolto essenzialmente a tre applicazioni astronomiche, per le quali sensibilità del sistema e velocità di acquisizione sono parametri critici; esse sono: l’acquisizione di immagini di transitori veloci, o Fast Transient Imaging (FTI), l’ottica adattiva, o Adaptive Optics (AO), e l’analisi degli strati atmosferici, o Layer Sensing (LS). Le unità di ricerca coinvolte nel progetto sono il Politecnico di Milano per quanto concerne la realizzazione della matrice di sensori e la relativa scheda di controllo e individuazione degli eventi . La Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa per ciò che concerne la scheda di acquisizione e processing dei dati rivelati. L’Osservatorio Astrofisico di Catania e l’ESO (European Southern Observatory) per la parte relativa ai telescopi e all’assemblaggio degli esperimenti. Questo lavoro è organizzato in cinque capitoli. Nel primo capitolo vengono presentate le tre applicazioni astronomiche cui si rivolge il progetto e si evidenzierà come il sistema studiato cerchi di rispondere in modo innovativo alle esigenze percepite dagli astronomi. Il secondo capitolo, dopo una più dettagliata descrizione del sistema complessivo con particolare attenzione ai sensori SPAD, illustra le specifiche definitive legate alla sezione di Data-Processing del sistema, affidata all’università di Pisa. Il capitolo tre è dedicato alla descrizione di un’implementazione del sistema. Sarà effettuata e motivata la scelta della piattaforma di sviluppo, saranno brevemente descritte le schede di ausilio ad essa, e sarà infine effettuata la partizione del progetto della Data-Processing Board. Il capitolo quarto, illustra i passi compiuti nella progettazione della scheda di elaborazione, con particolare riferimento al progetto della FPGA e del DSP che la costituiscono, per giungere a una prima versione di scheda funzionante in tempo reale per il testing operativo con i sensori su telescopio per l’applicazione di FTI. Il capitolo successivo, quinto ed ultimo, illustra le conclusioni del lavoro e le modifiche di progetto per la realizzazione di una seconda versione, più funzionale e valida per tutte e tre le applicazioni astronomiche descritte. Verrà effettuata in questo modo un’ultima panoramica delle funzionalità dell’intero sistema

    Wind prediction enhancement by exploiting data non-stationarity

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    The short term forecasting of wind speed and direction has previously been improved by adopting a cyclo-stationary multichannel linear prediction approach which incorporat ed seasonal cycles into the estimation of statistics. This pap er expands previous analysis by also incorporating diurnal va ri- ation and time-dependent window lengths. Based on a large data set from the UK’s Met Office, we demonstrate the impact of this proposed approach

    La tromboelastografia in area critica

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    La tromboelastografia (TEG) è una metodica di indagine della coagulazione che misura i cambiamenti viscoelastici del sangue che avvengono durante la coagulazione. La tromboelastografia fornisce la possibilità di valutare l’inizio del processo coagulativo, la formazione e la stabilizzazione del coagulo e la forza del coagulo stesso. È un test della coagulazione eseguibile vicino al letto del paziente. È facile da usare e fornisce informazioni sullo stato della coagulazione del paziente in 30 minuti. La formazione del coagulo è un processo dinamico. I test usati convenzionalmente, come il tempo di tromboplastina parziale attivata e la conta piastrinica, valutano componenti isolati del processo emostatico e non son in grado di predire il ruolo di questi componenti nell’intero processo. Il vantaggio del TEG è che valuta le interazioni tra tutti i componenti del processo coagulativo incluse le piastrine, la fibrina, i fattori della coagulazione, la trombina così come fornisce informazioni riguardo alla qualità del coagulo. A causa delle limitazioni tecnologiche, l’applicazione clinica della tromboelastografia è stata molto limitata per quasi 60 anni, fino a che a metà degli anni 80 non venne usata dal Dr.Kang et al. per la valutazione e gestione dell’assetto coagulativo nei pazienti sottoposti a trapianto di fegato ed in pazienti sottoposti a interventi di cardiochirurgia con by pass cardiopolmonare. Entrambi questi tipi di interventi sono infatti caratterizzati da una coagulopatia associata alla patologia di base ma anche iatrogenicamente indotta, che aggrava le perdite ematiche. Da quel momento in poi ha acquisito sempre maggiore rilevanza in diversi campi della medicina come nel campo dell’ostetricia, nella valutazione dell’assetto coagulativo del paziente politraumatizzato e nella gestione dei pazienti con coagulopatie critiche. Tutte le specialità chirurgiche descritte possono causare massive perdite ematiche legate all’atto chirurgico, dove la trasfusione di emocomponenti non è scevra da rischi di natura infettiva ed immunologica e l’obiettivo del clinico deve essere quello di ottimizzare e minimizzare l’uso degli emocomponenti. In questo senso il TEG consente un’analisi qualitativa e dinamica di quello che avviene nel processo coagulativo specifico, dalla formazione del coagulo alla lisi, evidenziando le specifiche alterazioni di ogni singola fase dell’intero processo e guidando alla terapia in modo mirato. Con questa metodica è possibile discriminare anche se il sanguinamento è dovuto ad una disfunzione piastrinica, ad anomalie delle proteasi della coagulazione o dei loro inibitori, oppure è associato ad un’eccessiva precoce fibrinolisi. Questa tesi raccoglie casi clinici appartenenti a diversi ambiti dell’area critica, dove si sia fatto uso del TEG per comprendere il difetto del processo coagulativo e guidare la terapia con lo scopo di ottimizzare l’utilizzo di emoderivati ed ottenere quindi un miglior out come

    Short-term forecasting of wind speed and direction exploiting data non-stationarity

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    This paper explores how the accuracy of short-term prediction of wind speed and direction can be enhanced by considering the diurnal variation of the wind. The wind speed and direction are modelled as the magnitude and phase of a complex-valued time series. The prediction is performed by a multichannel filter using the spatio-temporal correlation between measurements at different geographical locations and the past values of the target site. A multichannel complex-valued non-stationary prediction Wiener filter is proposed that takes into account both the seasonal and diurnal variation of the wind. Using hourly wind speed and direction measurements from over 22 Met Office weather stations distributed across the UK, we demonstrate that there can be a benefit for predicting one hour ahead when taking into account the diurnal and seasonal cyclo-stationary nature of the wind

    Pyrido[1,2-a]pyrimidin-4-one Derivatives as a Novel Class of COX Inhibitors Exhibiting Antiatherogenic Activity

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    Pyrido[1,2-a]pyrimidin-4-one Derivatives as a Novel Class of COX Inhibitors Exhibiting Antiatherogenic Activit

    Coincident correlation between vibrational dynamics and primary relaxation of polymers with strong or weak johari-goldstein relaxation

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    The correlation between the vibrational dynamics, as sensed by the Debye-Waller factor, and the primary relaxation in the presence of secondary Johari-Goldstein (JG) relaxation, has been investigated through molecular dynamics simulations. Two melts of polymer chains with different bond length, resulting in rather different strength of the JG relaxation are studied. We focus on the bond-orientation correlation function, exhibiting higher JG sensitivity with respect to alternatives provided by torsional autocorrelation function and intermediate scattering function. We find that, even if changing the bond length alters both the strength and the relaxation time of the JG relaxation, it leaves unaffected the correlation between the vibrational dynamics and the primary relaxation. The finding is in harmony with previous studies reporting that numerical models not showing secondary relaxations exhibit striking agreement with experimental data of polymers also where the presence of JG relaxation is known

    Aqueous Dispersions of Nanostructured Particles Hybridized with Mono- and Multifunctional POSS Methacrylates: Heterophase Polymerization and Material Properties of the Resulting Latex Films

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    The synthesis of aqueous dispersions of hybrid acrylic copolymer particles containing either a monofunctional or a multifunctional oligomeric silsesquioxane as a comonomer has been performed by heterophase free radical polymerization. The miniemulsion process allowed to produce stable latexes, as opposed to the less controlled emulsion route. The thermal, mechanical and surface properties of the nanocomposite latex films have been investigated

    Wind prediction enhancement by supplementing measurements with numerical weather prediction now-casts

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    This paper explores how the accuracy of short-term prediction of wind speed and direction can be enhanced by considering additional spatial measurements. To achieve this, two different data sets have been used: (i) wind speed and direction measurements taken over 23 Met Office weather stations distributed across the UK, and (ii) outputs from the Consortium for Small-scale Modelling (COSMO) numerical weather model on a grid of points covering the UK and the surrounding sea. A multivariate complex valued adaptive prediction filter is applied to these data. The study provides an assessment of how well the proposed model can predict the data one hour ahead and what improvements can be accomplished by using additional data from the COSMO model
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