28 research outputs found

    Long-Range Forces of QCD

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    We consider the scattering of two color dipoles (e.g., heavy quarkonium states) at low energy - a QCD analog of Van der Waals interaction. Even though the couplings of the dipoles to the gluon field can be described in perturbation theory, which leads to the potential proportional to (N_c^2-1)/R^{7}, at large distances R the interaction becomes totally non-perturbative. Low-energy QCD theorems are used to evaluate the leading long-distance contribution \sim (N_f^2-1)/(11N_c - 2N_f)^2 R^{-5/2} exp(-2 \mu R) (\mu is the Goldstone boson mass), which is shown to arise from the correlated two-boson exchange. The sum rule which relates the overall strength of the interaction to the energy density of QCD vacuum is derived. Surprisingly, we find that when the size of the dipoles shrinks to zero (the heavy quark limit in the case of quarkonia), the non-perturbative part of the interaction vanishes more slowly than the perturbative part as a consequence of scale anomaly. As an application, we evaluate elastic \pi J/\psi and \pi J/\psi \to \pi \psi' cross sections.Comment: 16pages, 9 eps figures; discussion extended, 2 new references added, to appear in Phys.Rev.

    Blood pressure and metabolic effects of acetyl-L-carnitine in type 2 diabetes: DIABASI randomized controlled trial

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    Context: Acetyl-L-carnitine (ALC), a mitochondrial carrier involved in lipid oxidation and glucose metabolism, decreased systolic blood pressure (SBP), and ameliorated insulin sensitivity in hypertensive nondiabetic subjects at high cardiovascular risk. Objective: To assess the effects of ALC on SBP and glycemic and lipid control in patients with hypertension, type 2 diabetes mellitus (T2D), and dyslipidemia on background statin therapy. Design: After 4-week run-in period and stratification according to previous statin therapy, patients were randomized to 6-month, double-blind treatment with ALC or placebo added-on simvastatin. Setting: Five diabetology units and one clinical research center in Italy. Patients: Two hundred twenty-nine patients with hypertension and dyslipidemic T2D > 40 years with stable background antihypertensive, hypoglycemic, and statin therapy and serum creatinine < 1.5 mg/ dL. Interventions: Oral ALC 1000 mg or placebo twice daily on top of stable simvastatin therapy. Outcome and Measures: Primary outcome was SBP. Secondary outcomes included lipid and glycemic profiles. Total-body glucose disposal rate and glomerular filtration rate were measured in subgroups by hyperinsulinemic-euglycemic clamp and iohexol plasma clearance, respectively. Results: SBP did not significantly change after 6-month treatment with ALC compared with placebo (-2.09mmHg vs-3.57mmHg, P = 0.9539). Serum cholesterol, triglycerides, and lipoprotein(a), as well as blood glucose, glycated hemoglobin, fasting insulin levels, homeostatic model assessment of insulin resistance index, glucose disposal rate, and glomerular filtration rate did not significantly differ between treatments. Adverse events were comparable between groups. Conclusions: Six-month oral ALC supplementation did not affect blood pressure, lipid and glycemic control, insulin sensitivity and kidney function in hypertensive normoalbuminuric and microalbuminuric T2D patients on background statin therapy

    Il progetto HELI-DEM (Helvetia-Italy Digital Elevation Model): scopi e stato di attuazione

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    The HELI-DEM(Helvetia Italy Digital Elevation Model) project aims to create a unified digital model of heights for the alpine and subalpine zones along the border between Italy and Swizzerland. This model should be properly geo-referenced and produced combining in a single model all the available information. The project is divided into nine Work Packages (WPs), for a total duration of 30 months. The project is now in the ninth month. This paper discusses the purposes of HELI-DEM, presents the different WPs and the present state of the projec

    Il progetto HELI-DEM: risultati di cross-validazione e validazione per i DTM transalpini

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    Il progetto Interreg Italia-Svizzera HELI-DEM (HELvetia-Italy Digital Elevation Model), finanziato dal Programma Comunitario Operativo di Cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013, mira alla creazione di un modello digitale delle altezze unificato per la fascia alpina tra Italia (Piemonte, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano) e Svizzera (Cantoni Ticino e Grigioni). Tale modello, correttamente georeferenziato, verrà prodotto validando e integrando i modelli digitali del terreno e i dati di geoide disponibili. Nell'ambito del progetto sono stati raccolti i seguenti database: DTM a risoluzione 20 m, DSM a risoluzione 2 metri e DTM del lago di Como a risoluzione 2 metri per la Lombardia, DTM a risoluzione 50 m e DTM della zona Est a risoluzione 10 m per il Piemonte, DTM Lidar del Ministero dell'Ambiente a risoluzione 1 m rilevante il reticolo idrografico di Lombardia e Piemonte, DTM della Svizzera a risoluzione 25 m, valori puntuali di quota risultanti da livellazioni o estratti dai DB topografici, infine i Modelli di geoide italiano ITALGEO95, svizzero CHGeo2004 e globale EGM2008. Il progetto (Il progetto HELI-DEM: scopi e stato di attuazione, Biagi et al., SIFET 2011) si articola in nove work packages (WP). Attualmente sono in corso i WP relativi alla validazione interna ed esterna dei DTM disponibili. A tale proposito infatti, allo scopo di generare un DTM unificato multi risoluzione sono stati applicati ai DTM disponibili differenti passi di cross-validazione e di validazione esterna. In particolare per la cross-validazione, i DTM regionali italiani a bassa risoluzione sono stati confrontati tra loro e con il DTM svizzero nelle fasce di sovrapposizione. I DTM regionali italiani sono stati poi confrontati con il DTM Lidar lungo il reticolo idrografico. In particolare è stata effettuata la cross-validazione tra le seguenti coppie di DTM: - DTM lombardo (risoluzione planimetrica 20 m) e DTM svizzero (risoluzione 25 m) - DTM piemontese (risoluzione 50 m) e DTM svizzero (risoluzione 25 m) - DTM piemontese (risoluzione 50 m) e DTM lombardo (risoluzione 20 m) - DTM lombardo (risoluzione 20 m) e DTM Lidar ad alta risoluzione (risoluzione 1 m) - DTM piemontese (risoluzione 50 m) e DTM Lidar ad alta risoluzione (risoluzione 1 m) I nodi delle griglie dei diversi DTM non coincidono mai. Quindi per ogni coppia di DTM a bassa risoluzione, il confronto è stato effettuato su punti estratti casualmente nelle zone di sovrapposizione. Ognuno dei due DTM è quindi stato interpolato mediante interpolazione bicubica esatta su tali punti, ottenendo quindi due differenti quote per ciascun punto considerato. Sono state esempio le differenze di quota ottenute dal confronto tra i DTM piemontese (risoluzione planimetrica 50 m) e svizzero (risoluzione planimetrica 25 m). Maggiori dettagli sono riportati in (DTM cross validation and merging: problems and solutions for a case study within the HELI-DEM project, Biagi et al., ISPRS 2012). Nel caso lombardo le differenze presentano media quasi nulla e deviazione standard confrontabile con le accuratezze altimetriche dei due DTM. Nel caso piemontese la media delle differenze è di circa 1 metro, ma questo valore risulta non significativo se comparato alle accuratezze nominali dei due DTM. In ogni caso tale bias nel DTM piemontese sembra anche confermato dal suo confronto con il DTM lombardo. Il confronto tra i DTM regionali di Piemonte e Lombardia a bassa risoluzione e il DTM Lidar ad alta risoluzione è stato effettuato calcolando le differenze tra ciascun punto del DTM a bassa risoluzione e la media dei nodi del DTM Lidar che cadono nella cella del DTM a bassa risoluzione che lo contiene. Le differenze così calcolate sono risultate in entrambi i casi pressoché nulle e non si è notata la presenza di biases globali; vi sono invece alcuni biases locali. Per verificare quindi la correttezza del DTM Lidar, si è deciso di effettuare la validazione esterna di tale DTM, mediante alcune misure GPS ricavate da un rilievo GNSS RTK appoggiato a una rete permanente transregionale e transnazionale istituita allo scopo del progetto. Tale rete, creata appositamente per la copertura delle aree alpine di Piemonte, Lombardia e parte della Svizzera, costituisce un prototipo, seppur limitato a una piccola area, di servizio di posizionamento transnazionale ottenuto mediante unificazione di reti regionali già installate. Tale rete inoltre nell'ambito del progetto fornirà il sistema di riferimento per rilievi finalizzati all'unificazione dei DTM e del geoide per le aree di progetto. I risultati degli esperimenti fin qui condotti hanno permesso di affermare il buon funzionamento, anche a quote elevate, di tale rete. È inoltre in corso una campagna di livellazione di alta precisione lungo alcune linee di particolare rilevanza, per un totale di 200 km in Lombardia e 105 km in Piemonte. Per adempiere allo scopo del progetto, ovvero ottenere un modello digitale del terreno unificato in quote ortometriche, con un'accuratezza ove possibile migliore del metro, è stato necessario ricalcolare il geoide nella zona di interesse del progetto. Tale zona può essere suddivisa in due parti: la regione svizzera ove è disponibile il modello di geoide CHGeo2004 e la regione italiana descritta invece dal geoide Italgeo05. I due geoidi locali presentano al confine tra Italia e Svizzera un bias di circa 40 cm e differenze minori (qualche centimetro) per le alte frequenze. Per calcolare il nuovo geoide nell'area di interesse è stata implementata una procedura a due passi: dapprima sono stati rimossi i due biases (nella regione italiana e in quella svizzera) stimati ai minimi quadrati con l'uso dei dati della missione satellitare GOCE. A questo punto è stato calcolato il nuovo geoide privo di bias e ad alta risoluzione attraverso una procedura di collocazione a partire dai geoidi locali così ridotti e l'utilizzo dei dati della missione GOC

    Descrizione dei dati disponibili

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    Negli ultimi anni sono stati acquisiti, in Italia e in Svizzera, dati di elevazione del terreno con sistemi di riferimento, tecnologie, risoluzioni e accuratezze differenti. Il presente capitolo vuole fornire una panoramica dettagliata dei vari modelli digitali del terreno (DTM/DEM) raccolti e disponibili nell'ambito del Progetto HELI-DEM, con le relative caratteristich
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