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L'io postumo: Autobiografia e narrazione filosofica del sé in Friedrich Nietzsche
La strana coincidenza di autore e personaggio nellâautobiografia costituisce uno strano âparadossoâ che impedisce una definizione precisa di questo genere letterario. Accanto al complesso mondo autobiografico Ăš possibile individuare unâaltra modalitĂ di auto-narrazione, connessa allâautobiografia: la narrazione filosofica del sĂ© di Friedrich Nietzsche (1844-1900) mette in opera una strategia che coinvolge lââioâ in maniera riflessiva, fisiologica e psicologica e costituisce un tratto saliente del suo stesso filosofare. Questa originalitĂ stilistico-narrativa caratterizza giĂ i primi scritti, ma Ăš difficilmente catalogabile come âcostruzioneâ, âritrovamentoâ o âinvenzioneâ del sĂ©, tipici dellâautobiografia, avvicinandosi semmai ad una particolare forma di identitĂ narrativa.
I tentativi autobiografici del giovane Nietzsche si modificano man a mano in testi che, sulla scorta delle riflessioni filologico-filosofiche, giungono con esiti diversi a Ecce Homo. Soprattutto a partire dallo scritto del 1885 Al di lĂ del bene e male lâapproccio stilistico-narrativo evidenzia lâesigenza autoriale di riproporre attraverso nuovi paratesti, le prefazioni del 1886, una filosofia che non Ăš altro che lâ«autoconfessione involontaria» del proprio autore che si Ăš sempre compreso come inattuale. Questi tratti culmineranno in Ecce Homo, un testo narrativamente difficile da definire, in cui tuttavia si ritrovano i motivi tipici dellâautonarrazione filosofica di Nietzsche
Federico Vercellone, Oltre la bellezza
Federico Vercellone, Oltre la bellezza, Il Mulino, Collana Intersezioni, Bologna 2008, 204 S
âFrom Nothing Onwardsâ: Thoughts Following up on Nietzscheâs Understanding of Nihilism
Die Absicht der Autorin ist es, das Nichts des Nihilismus als Antrieb der âMetaphysikâ genannten Geschichte des abendlĂ€ndischen Denkens aufzuzeigen. Um diese These zu erlĂ€utern, werden zwei Nihilismusdeutungen der neueren Fachliteratur, seine Auffassung als âDifferenzâ und als âĂberwindungâ, zum Ausgangspunkt genommen. Die Auffassung des Nihilismus als Ăberwindung gibt Anlass zu einer umfassenderen ErlĂ€uterung von Nietzsches Nihilismusinterpretation. Sie stĂŒtzt sich einerseits auf Heideggers Nihilismusund Metaphysikauffassung, wonach der Nihilismus nicht von der Metaphysik abgetrennt werden kann. Andererseits versucht sie die Frage nach dem Nichts neu zu formulieren: Inwiefern kann das Nichts phĂ€nomenologisch als derjenige Destruktionsprozess verstanden werden, der die Metaphysik in ihren immer wechselnden Masken als Metaphysik, d. h. als in der Geschichte stets zum Zuge kommende Interpretationsstruktur erweist? Das Nichts zeigt sich dabei als metaphysische âVoraussetzungâ der Schöpferkraft des Menschen und der Wirklichkeit ĂŒberhaupt.Namjera autorice je pokazati ono niĆĄta nihilizma kao pokretaÄku silu âmetafizikomâ nazvane povijesti zapadnjaÄkog miĆĄljenja. U svrhu razjaĆĄnjenja te teze za polaziĆĄne toÄke uzimaju se dva tumaÄenja nihilizma u novijoj struÄnoj literaturi: shvaÄanje nihilizma kao âdiferencijeâ i kao âprevladavanjaâ. ShvaÄanje nihilizma kao prevladavanja daje povoda za obuhvatnije razjaĆĄnjenje Nietzscheove interpretacije nihilizma. Autorica se oslanja s jedne strane na Heideggerovo shvaÄanje nihilizma i metafizike, prema kojemu se nihilizam ne moĆŸe odijeliti od metafizike. Ujedno pokuĆĄava iznova formulirati pitanje o niÄemu: u kojoj mjeri se niĆĄta moĆŸe fenomenoloĆĄki razumjeti kao onaj destruktivni proces, koji metafiziku u njezinim stalno se izmjenjujuÄim maskama oÄituje kao metafiziku, tj. kao interpretativnu strukturu koja stalno izlazi na vidjelo u povijesti. NiĆĄta se pritom pokazuje kao metafiziÄka âpretpostavkaâ stvaralaÄke snage Äovjeka i stvarnosti uopÄe.The author sets out to present the Nothing of nihilism as the driving force behind the history of Western thought referred to as âmetaphysicsâ. The starting points for clarifying the thesis are found in two interpretations of nihilism in the more recent scholarly literature: the understanding of nihilism as âdifferentiationâ and as âovercomingâ. The understanding of nihilism as overcoming calls for a broader examination of Nietzscheâs interpretation of nihilism. On the one hand, the author relies on Heideggerâs understanding of nihilism and metaphysics, according to which nihilism cannot be separated from metaphysics. At the same time, she seeks to re-formulate the question about Nothing: to what extent can Nothing be phenomenologically understood as the destructive process that reflects metaphysics in its continuously changing guises as metaphysics, i.e. as the interpretative structure that continues to emerge throughout history. The Nothing thereby shows itself as a metaphysical âprerequisiteâ for manâs creative power and reality as such
Federico Vercellone, Oltre la bellezza
Federico Vercellone, Oltre la bellezza, Il Mulino, Collana Intersezioni, Bologna 2008, 204 S
Drew Hyland, Plato and the Question of Beauty
Che cosâĂš il bello in Platone? Questa Ăš la domanda da cui partono la riflessione e lâanalisi che Drew Hyland espone nel suo testo. Tale domanda apre nuovi orizzonti interpretativi, dato che, da un lato, il bello in Platone non si lascia indagare come oggetto privilegiato di una teoria estetica platonica, giacchĂ© lâestetica nasce come disciplina solo nella ModernitĂ con Baumgarten; nĂ©, dallâaltro, tale domanda trova facilmente risposta in una sorta di âmetafisica del belloâ. Come Hyland dichia..
Martin Puchner, The Drama of Ideas. Platonic Provocations in Theater and Philosophy
La filosofia nasce dalla distanza dalla rappresentazione teatrale. Platone Ăš stato considerato lâiniziatore di questa separazione via via sempre piĂč marcata, divenuta scontata storicamente, teoricamente ritenuta ovvia. PiĂč che di due universi che hanno la potenzialitĂ di compenetrarsi, filosofia e teatro sono stati considerati due mondi che vivono parallelamente lâuno rispetto allâaltro: da un lato la concretezza della scena, delle azioni teatrali, dallâaltro lâastrazione dei concetti, delle ..
Martin Puchner, The Drama of Ideas. Platonic Provocations in Theater and Philosophy
La filosofia nasce dalla distanza dalla rappresentazione teatrale. Platone Ăš stato considerato lâiniziatore di questa separazione via via sempre piĂč marcata, divenuta scontata storicamente, teoricamente ritenuta ovvia. PiĂč che di due universi che hanno la potenzialitĂ di compenetrarsi, filosofia e teatro sono stati considerati due mondi che vivono parallelamente lâuno rispetto allâaltro: da un lato la concretezza della scena, delle azioni teatrali, dallâaltro lâastrazione dei concetti, delle ..