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    Aptamer-based multiplexed proteomic technology for biomarker discovery

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    Interrogation of the human proteome in a highly multiplexed and efficient manner remains a coveted and challenging goal in biology. We present a new aptamer-based proteomic technology for biomarker discovery capable of simultaneously measuring thousands of proteins from small sample volumes (15 [mu]L of serum or plasma). Our current assay allows us to measure ~800 proteins with very low limits of detection (1 pM average), 7 logs of overall dynamic range, and 5% average coefficient of variation. This technology is enabled by a new generation of aptamers that contain chemically modified nucleotides, which greatly expand the physicochemical diversity of the large randomized nucleic acid libraries from which the aptamers are selected. Proteins in complex matrices such as plasma are measured with a process that transforms a signature of protein concentrations into a corresponding DNA aptamer concentration signature, which is then quantified with a DNA microarray. In essence, our assay takes advantage of the dual nature of aptamers as both folded binding entities with defined shapes and unique sequences recognizable by specific hybridization probes. To demonstrate the utility of our proteomics biomarker discovery technology, we applied it to a clinical study of chronic kidney disease (CKD). We identified two well known CKD biomarkers as well as an additional 58 potential CKD biomarkers. These results demonstrate the potential utility of our technology to discover unique protein signatures characteristic of various disease states. More generally, we describe a versatile and powerful tool that allows large-scale comparison of proteome profiles among discrete populations. This unbiased and highly multiplexed search engine will enable the discovery of novel biomarkers in a manner that is unencumbered by our incomplete knowledge of biology, thereby helping to advance the next generation of evidence-based medicine

    Dis-eguaglianza e mercato

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    Il rapporto tra diseguaglianza e mercato pu\uf2 essere affrontato da molteplici punti di vista. Sul piano economico, coinvolge alcune tra le pi\uf9 controverse problematiche relative al conflitto tra efficienza ed equit\ue0 nell\u2019ambito dell\u2019economia di mercato: problematiche che, paradossalmente, hanno finito per assumere toni sempre pi\uf9 polemici con il progressivo arricchirsi delle societ\ue0. Sul piano politico, comprende l\u2019ampio ventaglio delle azioni pubbliche volte a ridurre le diseguaglianze sociali prodotte dalle dinamiche di mercato: azioni che sono il frutto di scelte del legislatore e delle amministrazioni circa i tempi e i modi dell\u2019intervento pubblico nell\u2019economia (a monte, all\u2019interno o a valle del mercato; in forma di regolazione, gestione o perequazione). Sul piano giuridico, riguarda tutto l\u2019insieme delle norme e delle istituzioni che in un determinato ordinamento disciplinano il funzionamento del mercato, cercando di contemperare adeguatamente libert\ue0 individuale ed equit\ue0 sociale. La prospettiva adottata in questa sede \ue8 quella del diritto costituzionale. Dopo avere sinteticamente ricostruito il modello economico delineato dalla Costituzione italiana, nei suoi presupposti teorici e nei suoi sviluppi dottrinali e giurisprudenziali, si cerca di comprendere se esso sia stato effettivamente attuato o sia stato in tutto o in parte disatteso. Partendo dai fondamenti del pensiero economico e di quello politico per arrivare alle loro applicazioni pratiche, si valuta quindi la compatibilit\ue0 con il sistema costituzionale \u2013 e, segnatamente, con il principio di eguaglianza formale e sostanziale di cui all\u2019art. 3 Cost. \u2013 dell\u2019odierno \uabcapitalismo di mercato\ubb
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