17 research outputs found

    Acceleration waves and oscillating gas bubbles modelled by rational extended thermodynamics

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    The study of acceleration waves for a rarefied polyatomic gas is carried out in planar, cylindrical and spherical geometry referring to the rational extended thermodynamics theory with 14 moments. The case of a rarefied monatomic gas is determined as a limit case, and the role of geometry and molecular degrees of freedom is investigated. In addition, the behaviour of an acceleration wave travelling inside an oscillating gas bubble is modelled by the 14-moment PDE system under adiabatic condition. We show that dissipation combined with hyperbolicity tends to inhibit shock formation, and that the dynamic pressure cannot be zero inside the oscillating bubble. This fact can produce observable effects even in the Navier–Stokes approximation, if the gas exhibits high bulk viscosity

    Dupilumab in the treatment of severe uncontrolled chronic rhinosinusitis with nasal polyps (CRSwNP): A multicentric observational Phase IV real-life study (DUPIREAL)

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    Background Chronic rhinosinusitis with nasal polyps (CRSwNP) is associated with significant morbidity and reduced health-related quality of life. Findings from clinical trials have demonstrated the effectiveness of dupilumab in CRSwNP, although real-world evidence is still limited. Methods This Phase IV real-life, observational, multicenter study assessed the effectiveness and safety of dupilumab in patients with severe uncontrolled CRSwNP (n = 648) over the first year of treatment. We collected data at baseline and after 1, 3, 6, 9, and 12 months of follow-up. We focused on nasal polyps score (NPS), symptoms, and olfactory function. We stratified outcomes by comorbidities, previous surgery, and adherence to intranasal corticosteroids, and examined the success rates based on current guidelines, as well as potential predictors of response at each timepoint. Results We observed a significant decrease in NPS from a median value of 6 (IQR 5–6) at baseline to 1.0 (IQR 0.0–2.0) at 12 months (p < .001), and a significant decrease in Sino-Nasal Outcomes Test-22 (SNOT-22) from a median score of 58 (IQR 49–70) at baseline to 11 (IQR 6–21; p < .001) at 12 months. Sniffin' Sticks scores showed a significant increase over 12 months (p < .001) compared to baseline. The results were unaffected by concomitant diseases, number of previous surgeries, and adherence to topical steroids, except for minor differences in rapidity of action. An excellent-moderate response was observed in 96.9% of patients at 12 months based on EPOS 2020 criteria. Conclusions Our findings from this large-scale real-life study support the effectiveness of dupilumab as an add-on therapy in patients with severe uncontrolled CRSwNP in reducing polyp size and improving the quality of life, severity of symptoms, nasal congestion, and smell

    Esercizio a due gradi di libertĂ 

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    Esercizio ad un grado di libertĂ 

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    L'attivitĂ  del laboratorio di Archeoingegneria CAILAB

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    La proposta di restauro del Castello di Cusercoli è rivolta alla necessità di non perdere l'insieme di valori che il manufatto rappresenta e che costituisce “testimonianza materiale avente valore di civiltà”. Dalla sua posizione privilegiata sullo sperone roccioso che restringe la vallata bidentina - la “Chiusa d’Ercole” - il castello medievale dei Malatesti, poi ampliato e trasformato nel settecentesco palazzo baronale dai conti Guidi di Bagno, annuncia ancora oggi al visitatore proveniente da Forlì l’ingresso nel piccolo paese di Cusercoli. Nonostante l’incuria e i catastrofici eventi cui è stato soggetto il castello, la sua imponente volumetria ha contribuito a tenere viva la sua presenza sul territorio; oggi, però, le critiche condizioni di degrado, anche strutturale, non permettono di operarne una corretta lettura. Occorre pertanto ricucire il legame castello-paese-territorio, riaffermando il complesso monumentale come perno nella vallata sia visivamente che funzionalmente, riassegnandogli un ruolo che, per secoli, ha posseduto. Dall'individuazione delle condizioni di criticità discende la reale necessità dell’intervento, operazione che ha lo scopo di valorizzare il monumento e che si esplicita attraverso la sua rifunzionalizzazione la quale si configura come strumento indispensabile a tenere in vita il complesso. A questo scopo la fase di analisi costituisce un momento necessario al raggiungimento della conoscenza globale del monumento, condizione indispensabile per poter formulare un intervento coerente e rispettoso della natura, della storia e del valore del monumento stesso. Nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti e in accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini, il progetto si sviluppa di concerto con la committenza, l’Amministrazione del Comune di Civitella di Romagna (FC), e si costruisce sul dialogo e interazione fra e con gli altri “attori” coinvolti: la II Facoltà di Ingegneria di Forlì, che ha trovato la sede per il proprio Laboratorio di Archeoingegneria a Cusercoli, e l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, che già da due anni organizza con successo, proprio nel castello, attività di cantiere-scuola per gli studenti di Architettura e per gli specializzandi in Restauro dei Monumenti; entrambi intendono proseguire le convenzioni avviate con l’Amministrazione Comunale e “ritagliarsi” uno spazio nella previsione della fruizione del castello. Il Castello di Cusercoli costituisce, inoltre, un raro caso di compresenza di tecniche costruttive di differenti periodi, la cui anatomia risulta di facile lettura per lo stato di conservazione in cui il manufatto verte oggi. Proprio in virtù di questa caratteristica, il monumento si qualifica per lo sviluppo della funzione museale, in relazione a quanto il complesso ha da raccontare, come caso esemplificativo dell’architettura della tradizione territoriale; questo tipo di fruizione può essere integrato e potenziato proprio con la presenza dell’Università, sfruttando i rapporti già instaurati ed offrendo così agli studenti l’occasione di apprendere esercitandosi in prima persona sul campo, contribuendo attivamente al progetto del Museo dell’Anatomia dell’Architettura

    Il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del castello di Cusercoli

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    Nel piccolo borgo medievale di Cusercoli, all’interno dell’antica rocca, e stato costituito il 17 giugno 2006 il Laboratorio di Archeoingegneria CAILab, che afferisce al Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIN) dell’Alma Mater Studiorum - Universita di Bologna e che fa parte della sede di Forli della Scuola di Ingegneria e Architettura. Il Castello di Cusercoli costituisce, un raro caso di compresenza di tecniche costruttive di differenti periodi, la cui anatomia risulta di facile lettura per lo stato di conservazione in cui il manufatto verte oggi. Proprio in virtù di questa caratteristica, il monumento si qualifica per lo sviluppo della funzione museale, in relazione a quanto il complesso ha da raccontare, come caso esemplificativo dell’architettura della tradizione territoriale; questo tipo di fruizione può essere integrato e potenziato proprio con la presenza dell’Università, sfruttando i rapporti già instaurati ed offrendo così agli studenti l’occasione di apprendere esercitandosi in prima persona sul campo, contribuendo attivamente al progetto del Museo dell’Anatomia dell’Architettura. Il castello di Cusercoli rappresenta un caso emblematico di tentativi di messa in sicurezza di un sito storico con gravi problematiche geologico-strutturali in cui gli interventi che sono stati realizzati nel tempo risultano privi di un’adeguata pianificazione. L’attenzione per il castello di Cusercoli è motivata dalla necessita di non perdere quel complesso di valori di cui si evidenzia la testimonianza delle tradizionali tecniche costruttive locali, delle quali si va perdendo la memoria storica

    Conoscere per conservare l'identitĂ . Ricerche e studi sul castello di Cusercoli

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    Nel piccolo borgo medievale di Cusercoli, all’interno dell’antica rocca, e stato costituito il 17 giugno 2006 il Laboratorio di Archeoingegneria CAILab, che afferisce al Dipartimento di Ingegneria Industriale (DIN) dell’Alma Mater Studiorum - Universita di Bologna e che fa parte della sede di Forli della Scuola di Ingegneria e Architettura. Fin dal principio e stata attivata una stretta collaborazione tra l’Universita di Bologna e la Sapienza Universita di Roma (Facolta di Architettura e Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio) stabilendo un naturale fil rouge con l’Amministrazione Comunale di Civitella di Romagna. All’interno del castello sono state attivate molteplici iniziative fra cui, nel 2007, un progetto di ricerca finalizzato al restauro e alla rifunzionalizzazione del complesso monumentale del castello di Cusercoli. Numerose sono le attivita sviluppate, fra cui cantieri-scuola, campagne di studi, rilievi, indagini e sperimentazioni sui materiali e sulle metodologie d’intervento conservativo, tesi di laurea e di specializzazione in restauro. . Il Castello di Cusercoli costituisce, un raro caso di compresenza di tecniche costruttive di differenti periodi, la cui anatomia risulta di facile lettura per lo stato di conservazione in cui il manufatto verte oggi. Proprio in virtù di questa caratteristica, il monumento si qualifica per lo sviluppo della funzione museale, in relazione a quanto il complesso ha da raccontare, come caso esemplificativo dell’architettura della tradizione territoriale; questo tipo di fruizione può essere integrato e potenziato proprio con la presenza dell’Università, sfruttando i rapporti già instaurati ed offrendo così agli studenti l’occasione di apprendere esercitandosi in prima persona sul campo, contribuendo attivamente al progetto del Museo dell’Anatomia dell’Architettura

    Conoscere per conservare l'identit\ue0. Ricerche e studi sul castello di Cusercoli

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    Descrizione delle attivit\ue0 scientifiche e didattiche svolte presso il laboratorio di archeoingegneria CAILab con sede a Cusercoli e trattazione sintetica delle problematiche geologico-strutturali connesse con il castello di Cusercoli

    CFD modeling of indoor ventilation and temperature distribution in the Nativity Church in Bethlehem

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    The work presented in this paper is part of an international project about the Basilica of Nativity in Bethlehem, famous and ancient Church dating back to the late 6th century and added in 2012 to the UNESCO world heritage list. Here we present a preliminary Computational Fluid Dynamics (CFD) study of indoor ow and temperature elds in this still well-preserved building. In particular, the aim of the numerical simulation is to examine the impact of windows opening on indoor thermal equilibrium of the church, characterized by a complex geometry. The computed air temperature in the steady-state regime and the time-history of air speed suggest that this simple but effective strategy can improve both the thermal comfort during visiting hours and the conservation conditions for mosaics and mural paintings

    Investigation on the interaction between the outdoor environment and the indoor microclimate of a historical library

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    In recent years, the study of the indoor microclimate has assumed increasing importance, both in relation to the health of people living in confined environments for a considerable part of their time, both for the problems associated with the conservation of works of art and cultural heritage housed in museums, galleries and libraries. In this paper, we present the results of a measurement campaign carried out in two periods of the year, which can be considered "extreme" from the meteo-climatic point of view, in the Classense Library located in the city of Ravenna (Italy). This is a famous Italian historical library that houses many books of great value. The campaigns took place one in the summer period (from July 22nd to August 6th 2014) and another one in winter (from 15th December to 30th December 2014). During these measurements campaigns, we have characterized different and heterogeneous indoor environments. The internal pollutants concentrations and thermo-hygrometric data have been compared with the external ones, obtained from nearby measuring points. In this way, we have been able to determine the Indoor/Outdoor ratio (I/O ratio) of the pollutants concentrations. From these data and from the estimated air exchange rate, the pollutants deposition velocities have been calculated, too. The building has no air conditioning systems and our experimental data show that it is characterized by a relatively low rate of air exchange and a high thermal inertia. We have also compared the analysed microclimatic data with the specific values recommended by different norms and standards, in order to verify the conditions of preservation of the precious texts. Finally, we have applied a mathematical model to study the indoor pollutants concentrations, in order to confirm that the correlations between the outdoor and the indoor pollutants levels can be explained in terms of the building characteristics. The results of the model application fit well the experimental data and the consequent theoretical estimates made in this work; in fact, they are consistent with very low values of air exchange ratio of the building. These results can be used to define a specific "Performance Index" (PI) of the building, expressed as the percentage of time in which the microclimatic parameters of the library (i.e. the thermo-hygrometric values) do not match the recommended values. Furthermore, they can also provide a first step, based on experimental data, for the development, in close collaboration with the conservation scientists, of a methodology for risk assessment, specifically to be used for cultural heritage housed in museums, galleries and archives
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