435 research outputs found

    La misurazione dei risultati aziendali. La valorizzazione dell'utilit\ue0 prodotta in assenza di corrispettivo

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    La misurazione dei risultati aziendali rappresenta un momento costituti-vo dell\u2019amministrazione di ogni azienda. Essa consente di conoscere e valu-tare la capacit\ue0 di creare, attraverso la gestione, un\u2019utilit\ue0 superiore alla sommatoria delle utilit\ue0 inserite nel processo produttivo. Il presente lavoro si propone di indagare il problema della misurazione dei risultati con riferimento alle aziende che collocano beni e servizi presso i destinatari senza che questo comporti obbligo alcuno di remunerazione delle utilit\ue0 ricevute. Vi \ue8 la convinzione che a fronte di una crescente enfasi sulla performance di tali aziende \u2013 si pensi alle amministrazioni pubbliche- non si possa prescindere da una riflessione sul concetto di risultato preso a riferimento e sulle modalit\ue0 di sua determinazione. La riflessione si incentra, pertanto, sulla azienda di erogazione quale ti-pologia di azienda che si distingue sul piano operativo dall\u2019azienda di pro-duzione proprio per il collocamento presso i destinatari in assenza di corri-spettivo. Il riferimento all\u2019 azienda di erogazione ha permesso di delineare le criticit\ue0 comuni ai processi ed agli strumenti di misurazione dei risultati propri delle aziende pubbliche e delle aziende non profit, mettendo in luce come le difficolt\ue0 di determinazione dell\u2019utilit\ue0 creata, hanno in concreto contenuto la portata di innovazioni in ambito pubblico, quali l\u2019amministrazione di risultato e la responsabilit\ue0 di risultato e non hanno permesso in ambito non profit alle aziende di conoscere, comunicare e valu-tare i risultati ottenuti dai propri amministratori. L\u2019esigenza di impostare il problema conoscitivo della misura dei risultati delle aziende di erogazione ha richiesto, cos\uec, di soffermarsi innanzitutto sul concetto stesso di \uabmisura\ubb e sul concetto di \uabrisultato\ubb della gestione. De-finito l\u2019oggetto, il risultato della gestione aziendale, e lo scopo primario dell\u2019attivit\ue0 di misurazione economica, cio\ue8 la verifica in modo sistematico e continuativo del grado di perseguimento dei fini istituzionali dell\u2019azienda, si \ue8 intrapreso un percorso teso a far emergere e codificare mediante una convenzione sul parametro di misura l\u2019utilit\ue0 ottenuta dall\u2019azienda di ero-gazione nella fase di collocamento/erogazione dei beni e servizi prodotti. La misurazione della utilit\ue0 prodotta ed erogata (ricavo di utilit\ue0) ai de-stinatari dell\u2019attivit\ue0 dell\u2019azienda di erogazione \ue8 funzionale sia alla sua va-lorizzazione sia alla contrapposizione della stessa con l\u2019utilit\ue0 impiegata per ottenerla (costo di utilit\ue0) al fine di determinare un risultato di sintesi che abbiamo definito risultato di utilit\ue0. Tale risultato potrebbe divenire uno strumento in grado di orientare fat-tivamente il comportamento dei decisori aziendali verso il raggiungimento di risultati che tengano conto della capacit\ue0 della gestione di perseguire gli obiettivi strategici assegnati e permettano un controllo e una valutazione sull\u2019operato degli amministratori in termini di efficienza, efficacia ed eco-nomicit\ue0

    L'amministrazione della fondazione bancaria

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    Amministrare una fondazione di origine bancaria non significa risolvere questioni di natura morale, sociale, religiosa o politica bens\uec problemi prettamente a carattere economico dove i bisogni possono essere determinati da esigenze sociali, religiose, morali della collettivit\ue0 di riferimento. La valutazione dell\u2019operato degli amministratori delle fondazioni da parte della collettivit\ue0 richiede la presenza di un sistema di rilevazione dei risultati capace di evidenziare in termini quantitativi, accanto al rendimento del patrimonio, anche l\u2019ammontare dell\u2019utilit\ue0 sociale realizzata attraverso le erogazioni effettuate. L\u2019individuazione di due cicli di gestione, quello erogativo e quello di gestione del patrimonio, differenti strutture e processi organizzativi, nonch\ue9 di differenti problematiche di misurazione dei risultati, ha portato con riferimento all\u2019attivit\ue0 istituzionale alla determinazione di un risultato distinto da quello patrimoniale: il risultato di utilit\ue0 prodotta. Il bilancio di utilit\ue0 diviene cos\uec il documento di sintesi delle conseguenze delle azioni degli amministratori in ambito istituzionale e il punto di partenza per l\u2019elaborazione di indicatori utili ad un\u2019attivit\ue0 di controllo sulla gestione propriamente erogativa. Si delinea cos\uec una via differente per il perseguimento di fatto dell\u2019autonomia dai pubblici poteri: adottare strumenti di programmazione e di rendicontazione delle le decisioni assunte che permettano di riportare i risultati ottenuti sempre agli interessi facenti capo alla collettivit\ue0 di riferimento

    Organizational Factors Affecting Charitable Giving in the Environmental Nonprofit Context

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    Nonprofit organizations operating in the environmental protection and conservation sector face challenging fundraising issues in collecting from individual donors the money needed to accomplish their goals. The purpose of this study was to investigate which organizational factors can play a role in influencing the ability of these organizations to collect charitable contributions. By applying an extended version of the economic model of giving to a sample of 142 environmental nonprofits from the United States, the results of the regression analyses show that the following factors allow these organizations to attract more donations: devoting a high percentage of donations to programs, promoting the organization\u2019s image through fundraising activities, having a large amount of assets that ensures a sustainable financial structure, and providing online information that demonstrates how the organization has dealt with its mission. Moreover, the study reveals that providing high amounts of disclosure on the organization\u2019s website can have a conditional effect on fundraising expenses by boosting the positive effect of these expenses on donations. The results of this study contribute to the debate on the effectiveness of organizational factors in attracting funds from donors willing to support environmental nonprofits

    Economia della quotazione in borsa \u2013 Profili economico-aziendali

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    Lo sviluppo degli studi specialistici sulla scelta di quotazione in borsa ha portato a focalizzre l'attenzione sui singoli fattori causali attribuendo agli stessi una valenza autonoma. All'interno di un approccio economico aziendale i differenti fattori determinanti una scelta di quotazione in borsa possono trovare un significato nel loro insieme quale parte di una situazione aziendale che caratterizza le societ\ue0 quotande. Lo scopo del lavoro \ue8 di pervenire all'individuazione dell'insieme delle dinamiche gestionali, organizative e rilevative che devono essere prese in considerazione dal soggetto economico in relazione ad una volont\ue0 di accedere al mercato di borsa. In tal senso il lavoro si propone di pervenire ad uno schema di analisi dove trovano sistematizzazione logica le differenti tensioni aziendali che influiscono sulla scelta del soggetto economico d'impresa. Lo scopo del lavor

    Mandatory or Not Mandatory Reporting? Insights From Italian Bank Foundations

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    3In the Italian nonprofit field, bank foundations face an increasing demand to account for their grant activity in forms that go beyond traditional financial statements. Consequently, bank foundations have developed specific reports in accordance with a 2001 Italian law that requires a mission report to be included within financial statements. This study investigates the peculiarities of social reporting documents in terms of standards used and formal characteristics, revealing different adoption levels. Contributing to an ongoing debate, the analysis of the reporting practices underlines how the due by law on social accounting could hamper the disclosure in nonprofit organizations.partially_openopenMoggi, Sara; Leardini, Chiara; Rossi, GinaMoggi, Sara; Leardini, Chiara; Rossi, Gin

    The New Era of Stakeholder Engagement: Gaining, Maintaining, and Repairing Legitimacy in Nonprofit Organizations

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    The need for nonprofits to foster legitimacy within their communities has led to growing calls for mechanisms of sound governance based on the engagement of stakeholders in organizational activities. Previous studies have investigated the mix of governance mechanisms used by nonprofits to manage legitimacy, without paying attention to the different challenges of legitimacy these organizations face. Aiming to fill this gap, this article employs a multiple case study methodology to explore how mechanisms for engaging stakeholders in governance can be shaped by the need to gain, maintain, or repair legitimacy. The findings show that formal mechanisms based on the direct designation of board members by local stakeholders play a pivotal role in repairing legitimacy. Gaining legitimacy requires actual participation of stakeholders, while maintaining legitimacy calls for formal mechanisms that balance representativeness and competencies of the leadership

    The dynamic use of a balanced scorecard in an Italian public hospital

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    Purpose: This paper aims to analyse the dynamic use of the balanced scorecard (BSC) in an Italian public hospital. Design/methodology/approach: A longitudinal case study was conducted at an Italian public teaching hospital over a period of 5 years. The emergence of dynamic use of BSC was traced over a different combination of social, political, economic and organizational realities. A deeper understanding of these realities requires the adoption of a holistic approach to BSC use. Henri's types of system use (i.e., monitoring, attention focussing, strategic decision-making and legitimizing) frame this approach in a more concrete manner. Findings: This study adds to the debate on whether BSC is used for aspects other than monitoring in public contexts. The case study offers the first example of a legitimizing use of the system and a first longitudinal case study that traces a dynamic use of BSC: the use evolves from monitoring and attention focussing to monitoring and legitimization. Norms, political parties and top managers play a determining role in this process. Originality/value: Through a longitudinal approach, this study presents how BSC can be a dynamic tool steered by legitimacy pressures. The longitudinal study explores how social, political, economic and organizational context shape the implementation and the revision of BSC affecting the use of the tool by top managers. The browse of this dynamism is supported by Henri's type of use along with an in-depth analysis of the BSC literature evolution in terms of its 'static, dynamic and expected' use

    When the Law Shapes Nonprofit Boards: The Key Role of Local Stakeholders

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    The study investigates how governance mechanisms can affect community representation within nonprofit organizations, focusing on Italian Bank Foundations where the community is on board by law. To investigate what governance arrangements increase substantive and symbolic representation, the study adjusts Guo and Musso\u2019s framework by considering several formal mechanisms for appointing board members and the residence of board members as a new aspect of descriptive representation. A content analysis of the statutes and an email survey show that formal mechanisms contribute to substantive representation, whereas descriptive and participatory arrangements enhance symbolic representation. In addition, this study explores the moderating influence of local stakeholders in appointing board members, offering a wider point of view on the relationships among the five dimensions of representation

    Go beyond financial and performance information to reach donors: Designing‐effective online disclosure in the perception of European Community foundations

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    Building perceptions of trustworthiness that encourage donors to give is critical for no.nprofit organizations that depend on charitable giving. Several studies focused on the disclosure of financial and performance information to foster public trust and help donors to make giving decisions. Drawing from stewardship theory, this study explores how additional content dimensions of a more relational nature—including appreciation for the support received and willingness to dialog with donors—might be combined with financial and performance dimensions to design effective online disclosure in the view of nonprofits. By focusing on the viewpoint of European community foundations and using the configurational approach of qualitative comparative analysis, we found that information about fundraising campaigns is deemed must-have content to discharge online. However, this information alone is not considered to be enough; to retain current donors or attract new ones, it must be combined properly with disclosures demonstrating gratitude to and engagement with donors alongside organizational finances and performance
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