59 research outputs found
The driving forces of the biotic processes along an offshore gradient in the Ligurian basin (Portofino Promontory) during 2008
The marine coastal area of the Portofino Promontory, located in the North-East side of the Ligurian basin (Mediterranean Sea), has been studied since 1980’s to identify its main ecological characteristics. The large physical, chemical and biological dataset available for this site (LTER sites) represents a powerful tool for the
reliable reconstruction of seasonal cycles and allow the differentiation of regular and recurrent patterns from occasional and exceptional events. This long-term monitoring reveled an increases in the average monthly temperature along the water column in the last 10 years compare with the previous decade (1985-1995), with a
high inter-annual variability and some specific episodic occurrence of thermal anomalies. The physical features of
the water column seems to have a strict relation with the phytoplankton biomass fluctuations.
A detailed study of 2008 intended to analyze a wider area, in order to compare the driving forces influencing the development of biotic process along an offshore gradient
LTER-AMP-Portofino (Mar Ligure): variabilità stagionale ed interannuale delle forzanti meteo-climatiche, delle variabili fisico-chimiche e biologiche del comparto pelagico
L’area marina costiera antistante il Promontorio di Portofino è stata inserita nella rete ILTER – International Long Term Ecological Research dal 2007, grazie ai numerosi studi ecologici che si susseguono nell’area dagli anni ’80, ed in particolare dal 1999, quando è iniziata la raccolta sistematica delle principali variabili fisiche e chimico-biologiche lungo la colonna d’acqua e delle principali forzanti meteo-climatiche.
L’analisi dei dati ha messo in evidenza un incremento della temperatura media lungo la colonna d’acqua negli ultimi anni rispetto al decennio precedente (1985-1995) ed in particolare un progressivo aumento della temperatura superficiale nelle stagioni primaverili ed autunnali, che ha portato ad un ampliamento del periodo caldo.
L’area di studio è inoltre caratterizzata da una forte variabilità interannuale: sono state registrate importanti anomalie termiche nell’estate 2003 e nei periodi autunnali e primaverili del 2006-2007 con temperature superficiali più elevate rispetto alla media del periodo, dovute a due importanti anomalie termiche atmosferiche. Negli ultimi anni, le precipitazioni annuali sono sempre al di sotto della media climatica, ad eccezione del 2002, con conseguente modificazione della struttura termo-alina dell’area di studio.
Le variabilità riscontrate si riflettono sui popolamenti planctonici, modificando le risposte delle comunità, in particolare nel periodo tardo primaverile. L’area conserva, comunque, le caratteristiche oligotrofiche tipiche del Mar Ligure: infatti, pur mostrando una evidente variabilità interannuale, la biomassa planctonica media nello strato superficiale continua a rimanere bassa, con una tendenza a diminuire negli ultimi anni
Environmental magneto-gradiometric marine survey in high anthropic noisy area
We describe the magneto-gradiometric survey performed in the Mar
Piccolo of Taranto, Italy in May 2005 for environmental
aims. This region, being a noisy harbour environment, provides a challenging
test for magnetic methods. To reduce the spurious noise signals, both
of temporal and spatial origin, we used two Geometrics G880 caesium
magnetometers towed in transverse gradient configuration. We show
how in shallow waters this gradiometric configuration allows one to
distinguish the anomalies due to small metallic bodies near the seafloor
from the induced noise due to anthropic contribution and geomagnetic
field variations. A direct visual inspection confirmed that the peculiarities
highlighted in the gradient anomaly map were due to abandoned metallic
objects founded on the seafloor
“ALLA SCOPERTA dei TESORI del MARE” - Scienza e Tecnologia, Memoria Popolare e Identità Culturale di una città della costa ligure
“Il dovere degli scienziati non è quello di educare il pubblico, ma piuttosto di interagire con esso. Il pubblico è la vera forza trainante dietro decisioni con conseguenze sociali, e deve essere coinvolto su base paritaria nei dibattiti inerenti queste decisioni” .
La comunicazione scientifica e tecnologica fra scienza e società, da anni, non è più un mero scambio di informazioni e risultati (spesso fra determinate élite), ma è diventata il veicolo privilegiato per insegnare, formare ed ispirare un pubblico sempre più ampio.
Ma non si parla solo di trasmissione uni-direzionale: il dibattito fra scienza, tecnologia e società (amministratori locali, politici, imprenditori, giornalisti, studenti e semplici cittadini) sta guadagnando una partecipazione di interlocutori sempre più numerosi e preparati su temi dalle complesse caratteristiche ed implicazioni (etiche, sociali, economiche, politiche). Questo è in parte dovuto ai cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nella scienza (e all’impatto che essa sta avendo in molti ambiti della vita sociale. Tali cambiamenti stanno determinando nuove forme di comunicazione scientifica e cooperazione con la società e l’aumento, nell’ultimo decennio, di iniziative e percorsi di formazione, spesso organizzati dalle stesse istituzioni scientifiche. Uno dei risultati più tangibili della cambiata interazione fra scienza e società è la nuova generazione di ricercatori-comunicatori, dotati di una maggiore abilità nel comunicare la scienza in modo efficace e ad un pubblico più ampio e diversificato.
In questo contesto diventa importante capire l’efficacia di ogni azione di comunicazione scientifica, impostando uno studio che analizzi, volta per volta, i punti di successo e le criticità emerse nei due comparti causa-effetto.
Causa – gli elementi di base della comunicazione scientifica e tecnologica:
i valori sociali e culturali di riferimento (ad es. protezione ambientale, sicurezza, salute);
- i contenuti (formato di presentazione, tematiche scelte);
- i canali usati (web, social networks, stampa cartacea etc.);
- i modelli di relazione con il pubblico (scienza vs pubblico, peer education).
Effetto - la risposta della società:
diretta (affluenza; questionari di gradimento)
indiretta (visualizzazioni web; like se tweet dei social network).
Questo lavoro presenta una relazione illustrativa (per la prima volta sul territorio della Spezia) dell’efficacia di un evento specifico inserito all’interno di una manifestazione di portata locale, la “Festa della Marineria 2013 ”, destinato al grande pubblico e caratterizzato da diverse attività (tra le quali quelle di tipo ludico-educativo) concepite con l’obiettivo di puntare l’attenzione sui ‘tesori’ scientifici e culturali di una ‘Città di Mare’qual'è La Spezia
Some magnetic evidences of the Ist century BC Salapia harbor near the Margherita di Savoia shoreline, SE Italy
This paper highlights some magnetic evidences revealed by a recent marine magnetic survey ran near the Margherita di Savoia shoreline, Puglia (Italy). The survey has been planned to probe one of the expected settlement site not perused yet. The accurate elaboration of high density total magnetic field intensity data shows some features which can be interpreted as
markers of harbor framework, at present time partially uprooted. A model of the bodies which cause the magnetic anomaly is also provided
Rapporto sull’attività 29 Giugno – 6 Luglio 2013
In questo lavoro viene descritta la campagna geofisica e idro-oceanografica ‘GARGANO2013’
effettuata grazie ad una collaborazione tra INGV e Marina Militare Italiana nell’ambito di un accordo di
collaborazione denominato CONAGEM (Coordinamento Nazionale per la Geofisica Marina). Tale accordo, siglato nel 2005 fra i principali enti pubblici di ricerca che operano in mare, prevede infatti la possibilità di attuare congiuntamente campagne di ricerca marine condividendone dati e risultati.
La campagna è stata organizzata con la finalità di raccogliere quanti più possibili elementi utili a
caratterizzare l’area marina del Gargano sotto un profilo ambientale predisponendone un quadro di
riferimento per successive attività di monitoraggio delle fenomenologie presenti nell’area di indagine. In quest’ottica, l’obiettivo prefissato era la mappatura di eventuali affioramenti di acque dolci in mare.
Contestualmente, è stata eseguita la sperimentazione di prototipi strumentali per future applicazioni a bordo nave: in particolare, sono state eseguite misure di tipo accelerometrico al fine di caratterizzare le sollecitazioni dinamiche cui sono sottoposti gli strumenti a bordonave ottenendo così utili informazioni per lo sviluppo di nuove tecnologie quali piattaforme inerziali per uso scientifico e strumentazione per prospezioni gravimetriche da utilizzare su nave
SAS multipass interferometry for monitoring seabed deformation using a high-frequency imaging sonar
Abstract-. This paper presents the results of a two years project led and funded by Eni from 2008 to 2010 with the aim of supporting
the development and experimentation of innovative technology for environmental monitoring. The problem addressed is the precise estimate of possible altimetric variations of the seabed through long-term monitoring. The selected methodology consists in the application of repeat-track interferometry to high-resolution, high-frequency sonar data collected from an AUV during repeated surveys of a seafloor area of interest. The paper describes the experimental measurements conducted at sea, the SAS and interferometry methodologies developed, and the results obtained on artificial objects sitting on the seabed. The quality of the achieved focusing is analyzed. The achieved repeat-pass SAS interferograms are shown and analyzed. The coherence along time of the particular
kind of seabed (silty sand) characterizing the experimental area is presented and the utility of artificial reflectors for long-term SAS interferometry is discussed.Published673-6832.5. Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rilevamento sottomariniN/A or not JCRreserve
Sailing for Science: on board experiences for transferring knowledge on Historical Oceanography for Future Innovation
Smart, sustainable and inclusive Blue Growth means also knowing past technology and the paths followed by
ancients in order to understand and monitor marine environments. In general, history of Science is a matter that is not enough explored and explained or promoted in high schools or university official programmes, and, usually, scientist do not consider it as an important part of their curricula. However, bad or good ideas, abandoned or forgotten beliefs, concepts, opinions, do still have a great potential for inspiring present and future scientists, no matter in which historical period they may have been formulated: they should be always be taken into consideration, critically examined and observed by a very close point of view, not just as part of the intellectual framework of some obsolete ‘Cabinet of Curiosities’ with limited access except for the chosen few. Moreover, history of Science should be transmitted in a more practical way, with hands-on labs showing the limits and challenges that prior generations of ocean explorers, investigators and seafarers had to face in order to answer to crucial questions as self-orientation in open sea, understanding main currents and waves, predicting meteorological conditions for a safe navigation. Oceanography is a relatively young branch of science, and still needs further approvals and knowledge (National Science Foundation, 2000). The Scientific Dissemination Group (SDG) “La Spezia Gulf of Science” – made up by Research Centres, Schools and Cultural associations located in La Spezia (Liguria, Italy) - has a decadal experience in initiatives aimed at people and groups of people of all ages, who are keen on science or who can be guided in any case to take an interest in scientific matters (Locritani et al., 2015). Amongst the SDG activities, the tight relationship with the Historical Oceanography Society, the Italian Navy and the Naval Technical Museum (that collects a rich heritage of civilization, technology and culture witnesses, related to the naval history of seamanship from the origins up to nowadays), allowed the creation of a special educational format based on Historical Oceanography, for university and high school students as an integration for their curriculum. The Historical Oceanography Society has provided the major knowledges included in the ancient volumes of its archive, thanks to the availability of its members that also held theoretical and practical lessons during the course.
The present paper will describe the one-week special course (about 60 hours of theory and practice with technical visits to Research centres and Museums) that has been planned to be carried out on board of the Italian Training Navy Ship (A. Vespucci) and has been organized in order to give the hints about on board life, as well as theoretical lessons on modern and historical oceanography, hands-on labs on oceanographic instruments from public and private collections, physiology of diving techniques and astronomy.
The general aim of this course has been, hence, to give to excellent students all those technological but also
creative and imaginative features of our past.PublishedVienna1TM. Formazion
Rapporto sull’attività 29 Giugno – 6 Luglio 2013
In questo lavoro viene descritta la campagna geofisica e idro-oceanografica ‘GARGANO2013’
effettuata grazie ad una collaborazione tra INGV e Marina Militare Italiana nell’ambito di un accordo di
collaborazione denominato CONAGEM (Coordinamento Nazionale per la Geofisica Marina). Tale accordo, siglato nel 2005 fra i principali enti pubblici di ricerca che operano in mare, prevede infatti la possibilità di attuare congiuntamente campagne di ricerca marine condividendone dati e risultati.
La campagna è stata organizzata con la finalità di raccogliere quanti più possibili elementi utili a
caratterizzare l’area marina del Gargano sotto un profilo ambientale predisponendone un quadro di
riferimento per successive attività di monitoraggio delle fenomenologie presenti nell’area di indagine. In quest’ottica, l’obiettivo prefissato era la mappatura di eventuali affioramenti di acque dolci in mare.
Contestualmente, è stata eseguita la sperimentazione di prototipi strumentali per future applicazioni a bordo nave: in particolare, sono state eseguite misure di tipo accelerometrico al fine di caratterizzare le sollecitazioni dinamiche cui sono sottoposti gli strumenti a bordonave ottenendo così utili informazioni per lo sviluppo di nuove tecnologie quali piattaforme inerziali per uso scientifico e strumentazione per prospezioni gravimetriche da utilizzare su nave.Marina Militare ItalianaPublished1-283A. Ambiente MarinoN/A or not JCRope
RAPPORTO SULLE INDAGINI DI SISMICA A RIFLESSIONE, GRAVIMETRICHE, MAGNETOMETRICHE, MORFOBATIMETRICHE E CAMPIONAMENTO FONDO MARE NELL’ ARCO CALABRO (MAR IONIO) CAMPAGNA CALAMARE08
The study of the Calabrian Arc in the Ionian Sea is key to understanding of the
geological processes in the Mediterranean Sea. We present the technical details and results of
cruise CALAMARE08 with N/O Urania during spring 2008. We acquired a large set of geological
and geophysical data, among them Multichannels Seismic and SBP, magnetometry, gravimetry,
swath bathymetry and coring of sea bottom
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