CULTURA E SALUTE MENTALE: UNO STUDIO TEORICO ED EMPIRICO SULLE ORIGINI PSICO-SOCIALI DELL'ATTACCO DI PANICO

L\u2019obiettivo principale del presente studio \ue8 quello di indagare la relazione che intercorre tra alcune variabili psico-sociali e lo sviluppo di una specifica forma di disagio psicologico individuale quale l\u2019attacco di panico. Nello specifico, la domanda di ricerca che ci si \ue8 posti \ue8: l\u2019attacco di panico pu\uf2 essere considerato un sintomo etnico? A seguito di una ampia analisi della letteratura di stampo transdisciplinare riguardante il ruolo della cultura nello sviluppo di sintomi clinici, l\u2019ipotesi \ue8 stata strutturata al fine di tenere il conto di tre conflitti socio-culturali ritenuti di particolare rilevanza nella manifestazione dell\u2019attacco di panico: \u201cil paradosso dell\u2019autonomia\u201d, \u201cil paradosso della scelta\u201d e il ruolo dell\u2019incertezza. Al fine di testare l\u2019ipotesi \ue8 stato strutturato uno studio empirico basato sulla somministrazione di un questionario self-report. I dati raccolti suggeriscono che pi\uf9 di 3 studenti su 5 hanno vissuto questa drammatica esperienza clinica almeno una volta nella vita, il che sottolinea la rilevanza del tema in esame. Inoltre, coloro che hanno avuto almeno un attacco di panico nella vita si distinguono in modo significativo rispetto a coloro che non hanno mai sperimentato questo sintomo in quanto presentano livelli di benessere sociale pi\uf9 bassi, ed in particolare percepiscono un livello di integrazione sociale e contributo sociale percepiti inferiore, hanno una maggior paura di perdere il controllo della propria ansia, ed una maggiore tendenza al rimpianto. I risultati ottenuti tratteggiano l\u2019immagine di un soggetto che si percepisce come isolato ed impotente, coerentemente con l\u2019interpretazione fornita da alcune teorie psicanalitiche sul tema che suggeriscono la connessione tra attacco di panico e vissuti di solitudine. In questo contesto l\u2019interpretazione che sembra meglio adattarsi all\u2019attacco di panico non \ue8 quella di sintomo come adattamento o mera incorporazione di determinate tendenze culturali da parte dell\u2019individuo, quanto piuttosto una richiesta di relazione volta alla ricostruzione dei legami di appartenenza necessari alla costituzione di un\u2019identit\ue0 solida: un tentativo di riorganizzazione, di risoluzione di un una problematica che si \ue8 andata a creare tra il S\ue9 e la societ\ue0.The main aim of the present study is to examine the relationship between psycho-social variables and the L\u2019obiettivo principale del presente studio \ue8 quello di indagare la relazione che intercorre tra alcune variabili psico-sociali and the development of a specific form of individual psychological distress such as panic attack. Specifically, the main research question can be formulate as follow: can panic attack be considered an ethnic symptom? Following a broad analysis on the transdisciplinary literature concerning the role of culture in the development of clinical symptoms, the hypothesis was structured in order to keep track of three socio-cultural conflicts considered of particular relevance in the rise of attack of panic: "the paradox of autonomy", "the paradox of choice" and the role of uncertainty. In order to test the hypothesis, an empirical study based on the administration of a self-report questionnaire has been set up. The collected data suggest that more than 3 out of 5 students have experienced this dramatic clinical experience at least once in their life, which underlines the relevance of the topic under consideration. Furthermore, those who have had at least one panic attack in life differ significantly from those who have never experienced this symptom because they have lower levels of social well-being, and in particular they have lower level of perceived social integration and social contribution; they are more afraid of losing control of their anxiety, and have a greater tendency to regret. The results obtained outline the image of a subject feeling as isolated and impotent, coherently with the interpretation provided by some psychoanalytic theories on this topic, by which the connection between panic attack and solitude experiences is suggested. In this context, the interpretation that best suited to attack of panic is not the image of an adaptation symptom or just an incorporation of certain cultural tendencies, but rather a request for a relationship aimed to reconstructing the bonds of belonging, important for the building of a solid identity: an attempt by the individual to reorganize itself and to find a way to solve a problem that is between the Self and society

Sustainable Co-Design with Older People: The case of a Public Restorative Garden in Milan (Italy)

The demographic aging and the evolution of lifestyles require new strategies to promote the well-being and active aging of elderly. Active aging depends on many factors: some of these are related to objective data such as physical environment, others are personal elements; it is important to improve environmental physical factors to encourage personal attitudes to the green spaces in use. To design a small sustainable restorative green space in Milan, Italy, restorative garden design criteria are summarized in the first section of the paper and both social and environmental sustainability are considered. The methodology section describes the co-design process and how it was applied to include dierent older user groups in the design of the area. In the results section authors apply a taxonomy based on the four properties of restorative settings according to the Attention Restoration Theory by Kaplan (compatibility, being away, extent, fascination): this provides a unified system to classify users\u2019 expectations and to describe the final project. The proposed co-design process combines social and environmental sustainability, as it provides designers an insight about the user\u2019s experience in nature. Such information can be fruitfully integrated with professional competences about comfort aspects and environmental protection in order to improve the whole design project

Benessere sociale e flow: evidenze quali-quantitative su un campione di giovani adulti

Il contributo si inserisce nel dibattito esistente su giovani adulti e benessere. Infatti, per quanto la maggior parte degli autori dediti al tema siano concordi nell\u2019affermare che le condizioni attuali non favoriscano il traghettamento dei giovani nell\u2019et\ue0 adulta, gli studi mostrano una forte eterogeneit\ue0 di opinioni riguardo alle risposte dei giovani adulti a queste condizioni e all\u2019impatto che ci\uf2 pu\uf2 avere sul loro benessere (Arnett, 2006; Twenge et al., 2010; Eckersley, 2011; Manzi et al., 2012). Per indagare questo tema si \ue8 proceduto alla somministrazione a 250 studenti dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Milano del questionario di Keyes (1998) sul benessere sociale, nella sua versione italiana (Cicognani, 2001) e del Dispositional Flow Questionnaire-versione a 9 item (Jackson et al.1998). All\u2019analisi quantitativa dei dati \ue8 stata affiancata un\u2019analisi di tipo qualitativo del contenuto avente come materiale 18 testimonianze di studenti riguardo a che cosa vogliano dire per loro benessere e malessere. Da una lettura quali-quantitativa dei risultati emerge come il malessere dei giovani adulti sia maggiormente legato ad una dimensione sociale e come la ricerca del benessere si strutturi perlopi\uf9 come ricerca soggettiva di esperienze ottimali (Csikszentmihalyi, 1990; Inghilleri, Riva, & Riva, 2014) nella propria vita quotidiana